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Matino
Nardo' - Gallipoli
chiesa
sussidiaria
B.V. del Rosario
Parrocchia di San Giorgio Martire
Facciata; Interno
altare - intervento strutturale (1972)
sec. XVI - sec. XVI(costruzione carattere generale); 1750 - 1809( rifacimenti carattere generale); 1865 - 1968(restauri carattere generale)
Chiesa della Beata Vergine Maria del Rosario
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa della Beata Vergine Maria del Rosario <Matino>
Altre denominazioni Santa Maria del Soccorso
B.V. del Rosario
Ambito culturale (ruolo)
barocco leccese (costruzione)
Notizie Storiche

sec. XVI  (costruzione carattere generale)

La chiesa, originariamente intitolata a S.Maria del Soccorso, fu edificata nel corso del sec. XVI dai Domenicani, che si erano insediati allora in Matino costruendovi un proprio convento.

1750 - 1809 ( rifacimenti carattere generale)

Fu interessata da una radicale rifacimento intorno al 1750, quando assunse un aspetto tipicamente barocco. In seguito alla soppressione murattiana degli ordini religiosi, la facciata rimase incompiuta.

1865 - 1968 (restauri carattere generale)

Dopo l'assegnazione della chiesa al Comune di Matino, avvenuta dopo il 1865, lo stesso curò degli interventi di restauro, fino a che la chiesa non fu per legge retrocessa alla proprietà ecclesiastica a seguito dei Patti Lateranensi. Un altro intervento di restauro avvenne tra il 1962 e il 1968, quando furono rifatti il pavimento e gli intonaci interni, fu abbattuto l'antico altare in pietra leccese e fu sostituito con una nuova mensa in marmo.
Descrizione

La chiesa è collocata nel centro storico della città, accanto all'ex-convento, ora sede del Municipio. A pianta rettangolare, ha la facciata incompiuta.
Facciata
Incompleta, presenta due ordini, definiti da due paraste laterali e da altre due paraste composite che suddividono in tre parti la facciata, con una spessa cornice marcapiano che separa i due ordini. Al centro dell'ordine inferiore si apre il portale costituito da due plinti sui quali si elevano due volute, che rimandano ai leoni stilofori di uso medievale; sulle volute poggiano due paraste decorate, coronate da capitelli corinzi, sui quali poggia la spessa architrave costituita da più cornici sovrapposte; al di sopra dell'architrave due volute curvilinee formano un geison brisé. Al centro dell'ordine superiore vi è un ampio finestrone con cornice e frontone circolare.
Interno
L'interno, ad unica navata, si sviluppa attraverso quattro campate, coperte con volte a stella. Le prime tre campate ospitano tre cappelle con altare per lato. La quarta campata è occupata dal presbiterio.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1972)
Nel 1972 è stato abbattuto l'antico altare in pietra e al suo posto è stata realizzata una nuova mensa in marmo, con alle spalle una quinta in pietra contro la quale è stata sistemata la sede. Al posto dell'ambone vi è provvisoriamente un leggio.
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