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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Borgo Salsasio
Carmagnola
Torino
chiesa
sussidiaria
Santa Maria della Neve
Parrocchia di Santa Maria di Salsasio
pianta; facciata principale; facciate laterali; copertura
presbiterio - aggiunta arredo (1970-80)
1648 - 1650(costruzione intero bene); 1762 - 1762(ampliamento pianta); 1799 - 1799(incendio intero bene); 1825 - 1825(realizzazione cappella); 1829 - 1829(prolungamento abside); 1857 - 1857(realizzazione cappella); 1858 - 1858(realizzazione sacrestia); 1875 - 1875(realizzazione organo e cantoria); 1882 - 1882(decorazioni interno); fine 1800 - fine 1800(rifacimento facciata); fine 1800 - fine 1800(ampliamento presbiterio); 1909 - 1909(sopraelevazione campanile); 1909 - 1930(realizzazione vetrate); 2013 - 2014(restauro copertura)
Chiesa di Santa Maria della Neve
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Santa Maria della Neve <Borgo Salsasio, Carmagnola>
Ambito culturale (ruolo)
tardobarocco (costruzione)
Notizie Storiche

1648 - 1650 (costruzione intero bene)

Fondata nel 1648, la chiesa fu edificata nel giro di due anni. La struttura originaria era presumibilmente a pianta rettangolare con navata unica, priva di cappelle laterali, la fonte battesimale si trova a a nord est a lato dell'attuale ingresso della chiesa. L'ingresso era presumibilmente posto su Vicolo Asilo.

1762  (ampliamento pianta)

Nel 1762 il Parroco Canonico Simone Chicco fece eseguire opere di ampliamento sulla Chiesa che ne stravolsero la struttura. La facciata principale venne posta a nord-est con affaccio sulla Via Torino; la pianta dell'edificio venne ingrandita fino all'attuale balaustra con una piccola abside per l'altare maggiore, costruito nello stesso anno in muratura. La pianta venne divisa da grossi pilastri di ordine ionico, andando a creare tre navate, di cui la centrale, più ampia, caratterizzata da volte a vela e terminante con un piccolo abside, mentre le due laterali con volte a botte.

1799  (incendio intero bene)

Nel 1799 un incendio procurò numerosi danni all'edificio: gli altari, i banchi, i suppellettili e parte del tetto finirono bruciati.

1825  (realizzazione cappella)

Grazie alle donazioni dei Sig.ri Bosco Nicola, Mosso Matteo e Milanesio Domenico, venne realizzata una cappella laterale, dedicata alla Madonna della Mercede.

1829  (prolungamento abside)

Nel 1829 l'abside venne prolungato per volontà di D. Ignazio Casalis e venne creato anche il coro retrostante all'altare.

1857  (realizzazione cappella)

Nel 1857 fu realizzata, sotto la guida del curato D.Antonio Albertino, la cappella della B.V. della Neve, completando così la simmetria che era venuta a mancare con la realizzazione della precedente cappella.

1858  (realizzazione sacrestia)

Sempre sotto la guida del curato D.Antonio Albertino, nel 1858, venne realizzata la Sacrestia, posta dietro la cappella della Madonna della Neve.

1875  (realizzazione organo e cantoria)

Sotto la guida del curato Stuardi, nel 1875, venne installato l'organo e la cantoria, posti sopra l'ingresso.

1882  (decorazioni interno)

Nel 1882, sempre il curato Don Giovanni Stuardi, diede l'incarico al pittore carmagnolese Giuseppe Turietti di dipingere un nuovo quadro della B.V. della Neve (quello originario andò distrutto durante l'incendio del 1799) e di realizzare le decorazioni parietali attualmente ancora visibili all'interno dell'edificio.

fine 1800  (rifacimento facciata)

Divenuto parroco il canonico teologo Giovanni Dominici, diede incarico di abbellire ulteriormente l'interno dell'edificio con l'inserimento di marmi e opere pittoriche, nonchè dedicò svariati fondi per il rifacimento della facciata, su progetto dell'ing. Giuseppe Gallo, caratterizzata dall'affresco della Beata Vergine del pittore Calosso, databile 1896.

fine 1800  (ampliamento presbiterio)

Negli stessi anni venne retrocesso l'altare maggiore per ampliare il presbiterio, che venne ulteriormente arricchito con due tele dedicate a San Giuseppe e a San Francesco d'Assisi, completandolo con un pavimento in marmo. I quattro altari minori vennero rivestiti con marmo bianco Carrara e rosso Verona.

1909  (sopraelevazione campanile)

La realizzazione del campanile non ha datazione certa, presumibilmente risale alla stessa epoca della Chiesa. Nel 1763 fu installato l'orologio e nel 1909 i borghigiani, per festeggiare il giubileo parrocchiale e rendere omaggio all'allora parroco Dominici, fecero innalzare la struttura di nove metri, come da progetto dell'ing. Gallo.

1909 - 1930 (realizzazione vetrate)

Nel 1909 vennero aperte le grandi finestrature a ponente che equilibrarono l'ingresso della luce all'interno dell'edificio. Nel 1930 vennero realizzate le attuali vetrate a cattedrale che caratterizzano tutte le aperture.

2013 - 2014 (restauro copertura)

Nel 2013 si rende necessaria una manutenzione straordinaria della copertura. Viene anche prevista la realizzazione di un cordolo di coronamento per la ripartizione dei carichi e una corretta trasmissione lungo le pareti verticali.
Descrizione

La Chiesa si colloca nel borgo di Salsasio, a nord del centro cittadino. L'edificio sorge su pianta rettangolare divisa da grossi pilastri di ordine ionico in tre navate, di cui quella centrale più ampia. La navata centrale termina nell'abside ed è caratterizzata da due volte a vela, mentre le due navate laterali, con volte a botte, concludono rispettivamente nella cappella della Madonna della Mercede e in quella della B.V. della Neve. Esternamente l'edificio presenta finitura ad intonaco, tinteggiato di colorazione giallo paglierino chiaro, con elementi decorativi in rilievo di colore biancastro. La fronte principale presenta un alto basamento che sostiene coppie di semicolonne di ordine gigante del tipo tuscanico, cui fanno da riscontro delle paraste; esse sorreggono una trabeazione che segue la scansione degli elementi verticali sottostanti con dei leggeri rilievi. I restanti prospetti sono in laterizio faccia a vista. Il tetto è a falde, con struttura lignea e manto di copertura in coppi. Il campanile, posto a sinistra dell'edificio, mantiene lo stesso stile della facciata principale e termina con cella campanaria con serliane inquadrate da paraste tuscaniche.
pianta
Lo spazio di culto, di pianta rettangolare, è scandito in una spaziosa navata centrale, delimitata da grossi pilastri di ordine ionico e conclusa prospetticamente dall'altare maggiore e dal catino absidale con volta ad ombrello, e in due navate laterali che terminano in altrettante cappelle.
facciata principale
La facciata principale è caratterizzata da un alto basamento a pareti lisce in rilievo rispetto al piano di facciata. La fronte principale presenta un alto basamento che sostiene coppie di semicolonne di ordine gigante del tipo tuscanico, cui fanno da riscontro delle paraste; esse sorreggono una trabeazione che segue la scansione degli elementi verticali sottostanti con dei leggeri rilievi. Al di sopra si innesta un frontone triangolare con rampanti aggettanti: alle estremità laterali, su basamenti parallelepipedi, sono poste coppie di urne con fiaccole; alla sommità, su un altro basamento, si staglia una croce metallica su globo.
facciate laterali
I restanti prospetti sono in laterizio faccia a vista, caratterizzati da finestre a lunetta o a serliana.
copertura
L'edificio presenta una copertura a falde di tipo tradizionale "alla piemontese" con struttura lignea portante e manto di copertura in coppi di laterizio.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970-80)
Posa dell'altare secondo la riforma di adeguamento liturgico. Nei primi anni del Novecento, la balaustra in legno che delimitava la zona presbiteriale venne sostituita con una in marmo finemente lavorato. L'altare maggiore venne rifatto e retrocesso, per ampliare il presbiterio, e venne ulteriormente arricchito con due grandi tele dedicate a San Giuseppe e a San Francesco d'Assisi. Con la riforma liturgica è stato aggiunta una nuova mensa realizzata con lastra orizzontale posta su importante piede centrale, lavorato ad intarsi, dipinto color oro, con putto centrale in rilievo.
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