chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Verolavecchia Brescia chiesa parrocchiale Santi Pietro e Paolo apostoli Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo Apostoli Altare maggiore; Pavimenti e pavimentazioni presbiterio - aggiunta arredo (1989); balaustre - intervento strutturale (1989) XV - XVI(preesistenze intero bene); XVII - XVII(preesistenze intero bene); XVIII - XVIII(preesistenze intero bene); XVIII - XVIII(riedificazione intero bene); XVIII - XVIII(completamento nucleo centrale); XVIII - XVIII(completamento intero bene); XVIII - XVIII(completamento sagrato); XVIII - XVIII(completamento nucleo centrale); XVIII - XVIII(completamento campanile); XIX - XIX(completamento nucleo cenrtrale); XX - XX(restauro nucleo centrale); XX - XX(restauro copertura); XX - XX(riedificazione campanile); XXI - XXI(restauro copertura); XXI - XXI(restauro campanile); XXI - XXI(completamento sagrato)
Chiesa dei Santi Pietro e Paolo Apostoli
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa dei Santi Pietro e Paolo Apostoli <Verolavecchia>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lombarde (costruzione chiesa)
Notizie Storiche
XV - XVI (preesistenze intero bene)
Documenti di archivio testimoniano che la vecchia parrocchiale, una costruzione della fine del Quattrocento sorgeva nella zona del presbiterio della chiesa attuale e aveva la facciata verso meridione.
Nel settembre 1563, in occasione della visita pastorale di monsignor Bollani, la chiesa parrocchiale risultava non ancora completata e il visitatore ordinava opere edilizie di un certo rilievo (“siano costruite in muratura con volte a crociera le due altre campate che non lo sono, […], sia fatto il pavimento della chiesa”).
XVII (preesistenze intero bene)
La sagrestia della vecchia chiesa veniva costruita nel 1698.
XVIII (preesistenze intero bene)
Il necrologio di G.B. Pancheri, riportato nel libro dei morti alla data del 2 febbraio 1737, parla di un legato di 1200 scudi da lui fatto “pro edificanda nova parochiali”. La vecchia parrocchiale veniva valutata non più adatta alle nuove esigenze della popolazione in crescita, per la capienza limitata e lo stato precario della stessa.
XVIII (riedificazione intero bene)
La scelta dell’area su cui erigere le nuova chiesa cadde sul luogo della vecchia parrocchiale, con l’aggiunta delle zone adiacenti, fino ad allora utilizzate come cimitero. La data di inizio dei lavori è il 1753, testimoniata dalla epigrafe posta sul portale di ingresso. “DEO UNI TRINO MDCLIII TEMPLUM HOC INCEPTUM SIMULQUE ABSOLUTUM OBLATIONIBUS IN ANNO VIGINTI. DICATUM AB EPISCOPIO NAVA MDCCCXVIII DIE TERTIA MENSIS MAIJ ARCHIPRESBITERO RACCAGNI”.Il 5 ottobre 1753 il parroco don Butturini riceveva delega per benedire la prima pietra, che fece dieci giorni dopo. Su disegno di Domenico Prandini di Calvisano, sotto la direzione del capomastro G. Battista Mosca di Pontevico, nel 1753 iniziavano i lavori della nuova fabbrica. La nuova chiesa veniva orientata in modo opposto rispetto alla consuetudine di porre l’altare verso oriente, per mettere in collegamento diretto la canonica con la sagrestia e per ovviare alla presenza di un dislivello nel terreno adiacente all'abside che avrebbe nece
XVIII (completamento nucleo centrale)
I lavori all'interno videro l’erezione degli altari laterali a cominciare dall'altare dei Morti, per passare a quello della Madonna del Rosario, del Corpo di Cristo, della S. Croce e della allora Beata Angela Merici. A partire dal 1776 veniva realizzato l’altare maggiore dallo scultore Lorandi su disegno di Bernardino Carboni e veniva completato nel 1787. Al 1773 risale la soasa in gesso, opera di G. Battista Rusca di Pralboino (probabilmente su disegno del Carboni), decorata alla sommità da due angioletti eseguiti da Beniamino Simoni. Nel 1773 venivano posti i marmi alle lesene della controfacciata. Nel 1774 si provvedeva alla pavimentazione della navata e nel 1779 alla collocazione dei gradini del presbiterio. Nel giugno del 1781 veniva commissionato il pavimento del presbiterio a G. Maria Moladore di Virle. Nel 1776 il pittore Pietro Ferrari dipingeva la nuova sagrestia, il cui pavimento veniva realizzato nel 1777.
XVIII (completamento intero bene)
Nel 1778 venivano avviati i lavori di sistemazione della facciata con la collocazione del portale in pietra di Botticino. Nell'aprile 1780 veniva realizzato lo zoccolo di base sempre in Botticino. Gli stucchi e le diverse rifiniture della facciata si devono a Giuseppe Rossi; le due statue dei patroni Pietro e Paolo, le balaustrine, gli acroteri e i capitelli delle lesene al marmoraio Moladore. Nel 1783 si avviava la costruzione del porticato a ridosso del lato destro della chiesa.
XVIII (completamento sagrato)
Nel 1783 veniva eseguita la pavimentazione della piazzetta del sagrato delimitata da una ringhiera di ferro.
XVIII (completamento nucleo centrale)
I lavori sulle finiture continuarono fino al 1790. Nel 1781 veniva effettuata la posa delle pietre allo zoccolo delle lesene. Si avviavano le sistemazioni definitive di alcuni altari laterali (S. Carlo e S. Angela) e completavano l’opera gli indoratori Domenico Facente e Ottavio Peluzzi.
XVIII (completamento campanile)
Nel 1782 ebbero inizio i lavori del nuovo campaniletto, costruito su disegno del capomastro Mosca. Nell’agosto dello stesso anno veniva demolito il campanile della vecchia parrocchiale.
XIX (completamento nucleo cenrtrale)
Alla fine del 1800, il parroco don Andrea Mombelli (parroco a Verolavecchia dal 1896 al 1928) fece eseguire a Luigi Tagliaferri gli affreschi, a Bianchini gli stucchi della volta e della navata del presbiterio e a Zimbelli diverse opere di indoratura.
XX (restauro nucleo centrale)
Intorno al 1989 sono state eseguite lavorazioni per il restauro delle superfici interne della chiesa.
XX (restauro copertura)
Intorno al 1990 state eseguite lavorazioni per il rifacimento del manto di copertura.
XX (riedificazione campanile)
nel 1904 veniva avviata la costruzione del campanile di 65 metri su progetto dell’architetto Muzio in stile Neogotico. Il 30 novembre 1905 vennero poste le prime quattro pietre della nuova costruzione. Il 25 agosto 1907, alla presenza del Vescovo M. Corna Pellegrini, veniva inaugurato con la benedizione delle cinque nuove campane fuse a Verona dal signore Luigi Cavandini.
XXI (restauro copertura)
Intorno al 2000 state eseguite lavorazioni per il rifacimento del manto di copertura.
XXI (restauro campanile)
Intorno al 2012, dopo il terremoto dell'Emilia, Lombardia e Veneto, il campanile è stato rimesso nella sua posizione originaria e inglobato da una struttura metallica.
XXI (completamento sagrato)
Intorno al 2000 state eseguite lavorazioni nel sagrato per il superamento delle barriere architettoniche.
Descrizione
La chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo Apostoli si trova nel centro abitato di Verolavecchia, nella Bassa Centrale Ovest bresciana. Il fabbricato, a pianta rettangolare con copertura a doppio spiovente e a padiglione nella zona presbiterale, è orientato verso est. La facciata, avente frontone triangolare completo di acroteri in corrispondenza delle linee di colmo e di gronda, è composta da doppio registro scandito da lesene stilizzate singole e doppie: sei nell'ordine inferiore inquadrano in mezzeria il portale lapideo di accesso all'aula completo di stipiti, architrave e coronamento mistilineo; quattro nel registro superiore delimitano, ai lati, due nicchie contenenti le statue raffiguranti i Santi Pietro e Paolo, e fiancheggiano il finestrone arcuato, avente cornicione ad andamento curvo, collocato in corrispondenza del portale sottostante. Oltre a questa apertura, i prospetti laterali alloggiano finestre, rettangolari ad arco ribassato, che consentono l'illuminazione naturale nell'aula e nel presbiterio. Il campanile a pianta quadrata, collocato sul lato sud dell'edificio, presenta in sommità quattro aperture ad arco a tutto sesto e cuspide con base circolare. L'interno, avente superfici ornate a rilievo e pitture murali, è a navata unica accompagnata da cappelle laterali e presbiterio a pianta rettangolare culminante absidata. Lo spazio è scandito de da lesene composite. Un cornicione, leggermente aggettante, segna il punto di innesto delle strutture di copertura, a volte a botte lunettata ritmata da membrature nella navata, a volte a botte semplici nelle cappelle, a volta a botte lunettata e a semi cupola nel presbiterio.
Altare maggiore
Il centro del presbiterio è dominato dal monumentale altare marmoreo. Le decorazioni sono in bronzo dorato, marmo di Carrara e Verde antico. Sul retro del tabernacolo a tempietto, su di una placca bronzea, si legge: "RESTITUTIO ARCHIPRESB: DATORI SUO F.S.". Nell'adeguare il presbiterio alle nuove esigenze della riforma liturgica, si aggiunse un nuovo altare composto da gruppo scultoreo, come appoggio, e da due grandi lastre di marmo di Carrara, come mensa e basamento. La soasa che incornicia il quadro Il Martirio dei Santi Pietro e Paolo, di fattura settecentesca, è arricchita nella cimasa da due angeli.
Pavimenti e pavimentazioni
L'attuale pavimentazione, dell'aula e del presbiterio, è costituita da lastre in marmo di Botticino con un dadino disposto a diagonale, in nero di Paragone.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1989)
Il presbiterio presenta l'altare maggiore nella sua posizione originaria. E' stata aggiunta, nel 1989, una mensa eucaristica rivolta al popolo.
balaustre - intervento strutturale (1989)
Nel 1989 sono state rimosse le balaustre. Successivamente sono state ricollocate negli altari laterali.