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Chiesa di San Silvestro Papa
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Silvestro Papa <Monticelli d'Oglio, Verolavecchia>
Altre denominazioni
S. Silvestro Papa
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lombarde (costruzione chiesa)
Notizie Storiche
XVI (preesistenze intero bene)
Nel 1540 il nobile Annibale Grisonio (luogotenente vicario generale dei vescovi di Brescia Francesco e Andrea Corner, dal 1532 al 1550 e canonico di Capodistria dal 1540 al 1545) compì la sua visita pastorale in parte della diocesi bresciana. Il 10 ottobre, proveniente da Verolavecchia, era a Monticelli. Nel paese vi erano 350 anime, 200 delle quali in età da comunione. Egli visitò la chiesa parrocchiale di nuova costruzione ("noviter constructa") che era priva del cimitero e non soggetta ad alcuna pieve ma che si recava a Brescia per ricevere il sacro crisma. La chiesa no risultava ancora consacrata. Il Grisoni vede il battistero custodito decentemente, con calice, paramenti e purificatorio.
XVI (preesistenze intero bene)
Il 18 settembre 1572 vi fu una visita pastorale ad opera di Cristoforo Pilati. Visitò la chiesa di Santa Croce e la parrocchiale campestre di San Silvestro. Per comodità di popolo, pur essendo parrocchiale la chiesa del cimitero, i Sacramenti venivano amministrati nella chiesa del borgo facente funzioni, praticamente, di effettiva parrocchiale.
XVII (preesistenze intero bene)
Il 26 febbraio 1657, a Monticelli d’Oglio vi fu la visita del canonico Gerolamo Chinelli per conto del cardinale Piero Ottoboni, vescovo di Brescia. Il Chinelli visitò la chiesa di San Silvestro al cui altar maggiore era annessa la Scuola del Santissimo Sacramento, senza redditi né obblighi e che non veniva governata secondo prescrizioni. Oltre detto altare vi erano quelli di Sant’Antonio di Padova e della Madonna del Rosario.
XVII (preesistenze intero bene)
Bernardino Faino nel suo “Coelum Sanctae Brixianae Ecclesiae cuius preclara Lumina Catalogis Quator Comprendiarijs Pandit Bernardinus Faynus” annoverava le cinque chiese monticellesi: la parrocchiale sotto il titolo di San Silvestro con due altari e un parroco amovibile, la vecchia chiesa del cimitero; dedicata allo stesso santo e antica parrocchiale; l’oratorio della visitazione della Beata Vergine Maria a Santa Elisabetta nella contrada campestre di Torbiato; l’oratorio di San Giovanni Battista e l’oratorio di Santa Barbara nel castello.
XVII (preesistenze intero bene)
Il vescovo Marino Giorgi o Zorzi, l’8 ottobre 1669 partì da Pontevico a Monticelli d’Oglio. Nella relazione del curato don Francesco Fausti, precedentemente fatta pervenire al vescovo, risulta che la chiesa parrocchiale era sotto il titolo di Santa Croce ed aveva tre altari. Al maggiore di essi era eretta la Scuola del Santissimo Sacramento; gli altri due riportavano dediche al Santissimo Rosario e Sant’Antonio di Padova. Nel 1677 il parroco di Monticelli d’Oglio, G. paolo Seniga, stese la sua relazione per il vescovo. In parrocchia vi erano i tre altari: del Santissimo Sacramento, del rosario e di Sant’Antonio proprietà di Giulio Provaglio con l’obbligo di far celebrare una messa la settimana.
XVIII (rifacimento intero bene)
Nel 1703 a Monticelli d’Oglio vi fu la visita pastorale del cardinale Marco Dolfin vescovo di Brescia. Il 2 novembre di quell’anno, il parroco Pietro Paolo Pavia, stese la propria relazione. In essa egli scriveva che, presso al chiesa parrocchiale, vi erano due altari non ancora consacrati: quello del Rosario e di Sant’Antonio di Padova. L’altare del Rosario aveva annessa l’omonima confraternita con le indulgenze solite a concedersi ai confratelli; non aveva beni stabili ed era mantenuta con le sole elemosine. Non vi erano sacerdoti o chierici che abitassero in paese. Nello stesso secolo venne restaurata la chiesa parrocchiale rifatta la facciata.
XX (restauro intero bene)
Nel giugno 1937 si fece riparare l’ostensorio e, a novembre, si raccolsero le offerte per i restauri necessari alla chiesa parrocchiale. Verso la fine dello stesso mese fervevano pure i preparativi per accogliere la visita pastorale. Il vescovo Giacinto Tredici, il 6 e 7 dicembre, era a Monticelli dove decretò alcuni provvedimenti di poco conto per le tre chiese. L’unico, di un certo peso, fu quello riguardante la rimozione dell’”altare di Sant’Antonio di Padova, lasciando solo il quadro con la propria cornice; si rimuovano dalla chiesa tutti i quadri di carta, eccetto la Via Crucis, che dovrà essere eretta canonicamente per avere le indulgenze, perché ha perso quasi tutte le croci”. Nel 1938 si fece una nuova porticina per il tabernacolo ed è forse l’anno successivo che, nella chiesa e nella canonica di Monticelli, giunse per la prima volta la corrente elettrica.
XX (sopraelevazione campanile)
Nel 1949 il parroco don Casa concepì l’idea di mettere un concerto di campane sulla torre parrocchiale. E fu cos’ che pensò anche all’innalzamento del campanile. I lavori vennero affidati all’impresa quinzanese di costruzioni edili “Calzoni Tommaso e figli” che gli compì in dodici giorni con un compenso di L. 107.237. Incaricata di fondere le campane per Monticelli fu la ditta “D’Adda Luigi fu Francesco” di Crema mentre gli inceppa tori furono i fratelli Bertoli di Castelli Calepio (Bergamo). Questo intervento, nel tempo, si rivelò dannoso per la struttura. Alle 8.15 del 20 marzo 1971 un boato scosse Monticelli d’Oglio. Il campanile appesantito dal intervento della prima metà del XX secolo, l’innalzamento della torre e l’aggiunta delle campane, crollò.
XX (manutenzione copertura)
La copertura della chiesa di Monticelli d’Oglio venne riparata nel 1950 dal muratore Anni Giacomo.
XX (manutenzione nucleo centrale)
Gli anni compresi tra il 1951 e il 1953 videro nuove opere alle vetrate della chiesa parrocchiale di San Silvestro.
XX (restauro intero bene)
L’11 ottobre 1958 il parroco di Monticelli d’Oglio don Federico Bertolà ricevette la visita pastorale da parte del vescovo Giacinto Tredici (?). La chiesa di San Silvestro si presentava “in un pessimo stato ed è per merito suo se oggi si mostra così com’è: vestita a nuovo e di nuovo e arricchito misticismo. I marmi dello zoccolo perimetrale e la nuova pavimentazione donano un aspetto più salubre all’edificio così come la decorazione e la nuova colorazione della chiesa. Si devono a questo meritevole parroco la statua della madonna del Rosario e del Sacro Cuore di Gesù. Queste opere, in legno pregiato rivestito in oro zecchino, provengono dalla bottega dei fratelli Poisa di Brescia. Sempre ad opera degli stessi sono le artistiche eccellenti stazioni della Via Crucis e l’apparato delle Quarant’ore consistenti in due Angeli e due Candelabri, con relativa impalcatura: intagliati a mano in legno pregiato e dorati. E’ stato acquistato un nuovo harmonium e sistemato, con la dovuta decorazione
Descrizione
La chiesa parrocchiale di San Silvestro Papa si trova nel centro abitato di Monticelli d'Oglio, frazione del comune di Verolavecchia, nella Bassa Centrale Ovest bresciana. Il fabbricato, a pianta rettangolare, è orientato verso nord. La facciata, avente frontone mistilineo completo di acroteri in corrispondenza delle linee di colmo e di gronda, è composta da doppio registro scandito da lesene doriche: nell'ordine inferiore inquadrano in mezzeria il portale di accesso all'aula sormontato da architrave e coronamento mistilineo; nel registro superiore fiancheggiano il finestrone, avente in sommità cornicione triangolare, collocato in corrispondenza del portale sottostante. Oltre a questa apertura, i prospetti laterali alloggiano finestre rettangolari che consentono l'illuminazione naturale dell'aula e del presbiterio. L'interno, avente superfici ornate a rilievo e pitture murali, è a navata unica culminante nel presbiterio a pianta rettangolare. Lo spazio è scandito da lesene composite. Un cornicione, leggermente aggettante, segna il punto di innesto delle volte di copertura, a botte ritmata da membrature nella navata, botte semplice nel presbiterio.
Coperture
Le coperture si presentano: all'estradosso, a doppia falda nell'aula e nel presbiterio; all'intradosso, a volta a botte ritmata da membrature nella navata, a volta a botte semplice nella zona presbiterale.
Adeguamento liturgico
altare - intervento strutturale (Anni '80 (?))
Probabilmente negli anni '80 del XX secolo è stata rimossa la soasa lignea dell'altare maggiore.
balaustre - intervento strutturale (Anni '80 (?))
Probabilmente negli anni '80 del XX secolo sono state rimosse le balaustre lapidee.