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San Bassano
Cremona
chiesa
sussidiaria
Beata Vergine del Rosario
Parrocchia di San Martino vescovo
Pianta; Struttura; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture; Campanile; Elementi decorativi
altare - aggiunta arredo (1980); ambone - aggiunta arredo (1980); cattedra - aggiunta arredo (1980)
XI - XII(citazione località carattere generale); 1420 - 1441(costruzione intero bene); XVI - XVI(sede parrocchiale carattere generale); 1561 - 1561(trasferimento SS. Sacramento carattere generale); 1612 - 1646(rinnovo intero bene); 1650 - 1700(decorazione intero bene); 1975 - 1975(rinnovo copertura); 1975 - 1975(intonacatura facciata); 1992 - 1992(manutenzione straordinaria copertura); 1992 - 1992(manutenzione straordinaria pavimentazioni esterne); 2001 - 2001(rifacimento campanile); 2017 - 2017(restauro intorno)
Chiesa della Beata Vergine del Rosario
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa della Beata Vergine del Rosario <San Bassano>
Altre denominazioni Chiesa di Santa Maria del Rosario
Oratorio della Beata Vergine del Rosario
Ambito culturale (ruolo)
maestranze cremonesi (edificazione chiesa)
maestranze cremonesi (rinnovo chiesa)
Notizie Storiche

XI - XII (citazione località carattere generale)

La località di San Bassano è citata in documenti dell'XI e del XII secolo. Non abbiamo nessuna attestazione documentaria per la chiesa nei secoli medievali.

1420 - 1441 (costruzione intero bene)

La chiesa venne costruita durante le lotte fra il ducato di Milano e la Serenissima, presumibilmente tra il 1420 ed il 1441, presso il “castello” in cui soggiornò Beatrice di Borgogna, moglie di Federico Barbarossa. Il luogo di culto era stato voluto per consentire la partecipazione degli abitanti del fortilizio, troppo distante dalla chiesa di San Martino, posta al di là del Serio.

XVI  (sede parrocchiale carattere generale)

Nata come sussidiaria e intitolata a S. Maria della Natività nel corso del XVI sec. assurse a rango di parrocchiale, a causa della preminenza di questa porzione del borgo.

1561  (trasferimento SS. Sacramento carattere generale)

Dopo la costruzione della nuova chiesa di San Bassano, nel 1561 il SS. Sacramento venne solennemente trasferito da questa nella nuova sede. La Confraternita presente, secondo il costume dell’epoca, del SS. Rosario ne ebbe cura nel corso degli anni: l’edificio era a tre navate con presbiterio voltato in muratura, campanile, casa del parroco e cimitero. Numerosi legati, tra cui quello insigne del Vescovo Marco Gerolamo Vida sambassanese, contribuirono al suo mantenimento.

1612 - 1646 (rinnovo intero bene)

Con il passare degli anni lo stato di trascuratezza venne documentato nelle visite episcopali. Tra il 1612 e il 1646 la chiesa venne quasi completamente rifatta passando dalle tre navate originarie ad una sola con due cappelle laterali; vennero mantenuti intatti solo il campanile e la sagrestia con la piccola casa parrocchiale. In seguito mutò la sua intitolazione venendo ufficialmente dedicata a S. Maria del Rosario.

1650 - 1700 (decorazione intero bene)

Nella seconda metà del XVII sec., periodo di relativo benessere per la comunità, la chiesa venne arricchita di opere e dotazioni che la portarono ad assumere il volto che conserva ancora oggi.

1975  (rinnovo copertura)

Si rinnova la copertura in legno e coppi del corpo centrale, aggiungendo la correa perimetrale in cemento armato.

1975  (intonacatura facciata)

In occasione di interventi di rinnovo sull'edificio viene intonaca la facciata.

1992  (manutenzione straordinaria copertura)

Vengono eseguiti interventi di manutenzione straordinaria per completare il ripasso della copertura in legno e coppi dell’abside e delle cappelle laterali.

1992  (manutenzione straordinaria pavimentazioni esterne)

Vengono realizzati alcuni consolidamenti ed aggiunto un marciapiede perimetrale per proteggere i muri dall’umidità.

2001  (rifacimento campanile)

Si procede al rifacimento del castello ligneo del concerto delle campane.

2017  (restauro intorno)

Si restaurano la copertura del portico e l’ex casa parrocchiale annessa alla chiesa, che per anni era stata l’alloggio del sagrista.
Descrizione

La facciata della chiesa è classicheggiante tripartita da paraste doriche, chiusa in sommità da un timpano decussato. Vi sono due nicchie vuote, destinate sicuramente ad effigi di santi. Il portone ligneo bugnato centrale è parte della bussola d’ingresso protetta da un cancello in ferro battuto. Il campanile mostra tracce medievali alla base, databili tra la fine del XII e il principio del XIII secolo. Lo spazio interno è rettangolare semplice con volta a botte piuttosto alta con zona presbiterale chiusa da una volta a vela. Sono presenti due cappelle laterali voltate anch’esse a botte sui lati longitudinali.
Pianta
La pianta dell’edificio è semplice di forma rettangolare, senza transetto, con parte absidale parallelepipeda provvista di due finestre laterali in alabastro piombato. Il presbiterio e le cappelle laterali sono rialzati di un gradino. La navata centrale è illuminata da due oculi sommitali alle cappelle e da un finestrone posto in facciata sopra l’ingresso. Antica ed originaria è la piccola sagrestia, dall’interessante copertura quattrocentesca con due volte ad ombrello spezzate. Un’ulteriore porta si apre sul fianco della strada ed una verso il cortile interno.
Struttura
Dall’esterno la chiesa si presenta come un volume compatto con l’aula, la sagrestia e la torre campanaria con le sue adiacenze. La struttura è realizzata interamente in mattoni, comprese le fondamenta. Alcuni brani murari della torre campanaria e del settore absidale sono riconducibili ai decenni tra la fine del XII e il principio del XIII secolo.
Pavimenti e pavimentazioni
Il presbiterio e le cappelle laterali sono rialzati di un gradino. Il pavimento è generale formato da riquadri bianchi e blu posati a scacchiera.
Coperture
Le coperture sono a falde con struttura in legno. Il manto è in coppi con lastre di fibrocemento sottocoppo.
Campanile
Il campanile è a pianta quadrata e reca tracce di interventi tesi a rimetterlo in piombatura.
Elementi decorativi
La parte più preziosa è costituita dall’imponente ancona lignea nell’abside, risalente al 1669, decorata con 15 tavolette relative ai Misteri del Rosario, siglata A. M. B. Al centro dell’ancona è collocata la statua della Madonna col Bambino in gesso, acquistata nel 1924, in sostituzione della statua originale fatta soprattutto di vesti preziose. Sotto è collocato il coro ligneo e poco più avanti l’altare maggiore sempre in legno, come la balaustra. Un quadro di pregio raffigura S. Antonio da Padova con Bambino, risalente al sec. XVII, situato sopra l’altare omonimo nella cappella laterale di sinistra. L’autore ignoto ha reso protagonista il paesaggio ai lati del santo, con case, castello e chiese di evidente richiamo locale. Il quadro è stato malamente restaurato nel 1927 e successivamente negli anni Novanta. Del sec. XVI è il quadro che si trova nella cappella laterale di destra, che raffigura la Madonna che porge il rosario a S. Domenico; un tempo fungeva da pala d’altare. La dedicazione fu scelta dai committenti, in quanto la Confraternita era stata fondata da un domenicano, ed era viva la suggestione del trionfo della crociata contro gli Albigesi. Anche in questo caso il restauro della tela è stato prima maldestro, poi più accurato negli anni Novanta. Particolare rilievo rivestono 5 quadri raffiguranti episodi della vita di S. Teresa d’Avila, che per anni hanno adornato le pareti della chiesa. Sono di provenienza ignota ed appartengono agli apparati trionfali tipici del Seicento, forse commissionati dalla Confraternita del Carmelo in occasione di qualche celebrazione particolare, essendo il culto della Santa molto sentito localmente. La volta è dipinta a tempera con 4 titoli delle litanie del Rosario, in parte oggi perduti con il rifacimento degli intonaci.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1980)
L’adeguamento liturgico per le celebrazioni risale al periodo post-conciliare. Quando l’edificio apre al culto, una mensa in legno è collocata tra la balaustra e l’altare maggiore, a sua volta rimasto sopraelevato sul presbiterio da ulteriori due gradini.
ambone - aggiunta arredo (1980)
Il leggio mobile in ferro battuto è posto sul lato sinistro dell’altare.
cattedra - aggiunta arredo (1980)
La sede è collocata lateralmente rispetto all’altare maggiore ed è costituita da semplice seduta in legno.
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