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beni culturali della Chiesa cattolica
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adeguamento liturgico
Castiglione di Sicilia
Acireale
basilica
rettoria
San Giacomo Apostolo
Parrocchia di Santi Pietro e Paolo
Coperture; Elementi decorativi; Fondazioni; Impianto strutturale; Pavimenti e pavimentazioni; Pianta; Preesistenze; Scale; Struttura
altare - intervento strutturale (2000); ambone - intervento strutturale (2000)
1655 - 1750(fondazione della chiesa nucleo originario ); XVIII - XVIII(progetto e inizio lavori Monumentale facciata Barocca); 1860 - 1880(ampliamento ed abbellimento intero bene); 2020 - 2021(lavori di restauro intero bene)
Basilica di San Giacomo Apostolo
Tipologia e qualificazione basilica rettoria
Denominazione Basilica di San Giacomo Apostolo <Castiglione di Sicilia>
Altre denominazioni Chiesa di San Giacomo Apostolo e Maria Santissima della Catena
Autore (ruolo)
Greco Baldassarre (monumentale facciata barocca)
Greco Baldassarre (facciata, statua di san Filippo)
Amato Tommaso (facciata, statua di san Giacomo)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze siciliane (edificazione chiesa)
Notizie Storiche

1655 - 1750 (fondazione della chiesa nucleo originario )

La basilica minore Pontificia della "Madonna della Catena" è in effetti la chiesa di San Giacomo apostolo in quanto rifacimento di un antica chiesa dedicata proprio a questo Santo e collocata lungo le sponde dell'omonimo torrente che provocò una frana che la distrusse. La sua costruzione ebbe inizio nel 1655 e proseguì nel tempo fino alla conclusione (metà del sec. XVIII). Fin dal XI secolo, nell'antica chiesa di San Giacomo, era fiorita la devozione della Madonna della Catena, giunta a Castiglione quasi subito dopo il miracolo avvenuto a Palermo nel 1392. Ma fu solo a partire dal 1612, in seguito al miracoloso sudore della statua, verificatosi mentre i cittadini si prodigavano per il riscatto del mero e misto impero, che la sua devozione si consolidò.

XVIII  (progetto e inizio lavori Monumentale facciata Barocca)

La sua piccola costruzione, tra la fine del XVII secolo e la metà di quello successivo, venne ampliata ed abbellita con una monumentale facciata barocca, realizzata da Baldassarre Greco, cui si deve anche la statua di San Filippo del 1744, collocata nella nicchia destra. La statua di San Giacomo invece, sulla sinistra, è dovuta a Tommaso Amato, che la realizzò nel 1709 poco prima dei mosaici di S. Antonio Abate.

1860 - 1880 (ampliamento ed abbellimento intero bene)

Tra il 1860 e il 1880 l'unica navata della chiesa fu trasformata a croce latina e coronata da un'ampia ed imponente cupola. Agli inizi di questo secolo, però, fu ancora modificata e ingrandita, assumendo l'attuale forma a croce greca.

2020 - 2021 (lavori di restauro intero bene)

In data 29/05/2020 hanno avuto inizio i Lavori di manutenzione straordinaria, risanamento conservativo e adeguamento normativo funzionale della Basilica San Giacomo e Madonna della Catena. Il progetto è stato redatto dai seguenti tecnici: geom. Davide Arcidiacono, ing. Maria Bombara, ing. Carmelo Antonio Giannetto, arch. Franco Puglisi, arch. Salvatore Puglisi. Detti lavori sono stati eseguiti dall’impresa Sciuto Costruzioni srl, con sede in Nicolosi via C. Colombo 72, e sono stati diretti dall’ing. Carmelo Antonio Giannetto e dall’arch. Salvatore Puglisi. Gli interventi previsti in progetto e realizzati si riassumono come segue: È stata eseguita la manutenzione straordinaria del manto di copertura delle varie falde (abside, cupola, navata centrale, navate laterali, coperture sagrestia e locali deposito). È stata collocata nelle varie falde la linea vita; Sono stati inseriti dei tiranti in acciaio localizzati in diversi punti della chiesa, necessari per garantire una maggiore efficacia
Descrizione

L'interno della chiesa è caratterizzato dalla presenza di pregevoli opere d'arte. La parte centrale della chiesa è sormontata da una bella cupola dalla quale pende un artistico lampadario dell'inizio del XX secolo. Altri due lampadari più piccoli adornano ed illuminano la chiesa, ma di epoca più recente in sostituzione degli originali. Le due cappelle laterali mostrano due altari in marmo istoriato (probabilmente del XVII sec.) mentre l'altare centrale risale al 1929. Sulla parete di sinistra una tela dipinta nel 1890 da P. Vanni, rappresenta l'apparizione di Gesù, a santa Margherita Alacoque e sulla parete destra il Crocifisso ligneo del XVIII secolo. Sopra gli altari di Baldassare Greco sono esposti due tele: una Pentecoste realizzata nel 1779 attribuita a Francesco Gramignani, e una nuova tela commissionata dall’arciprete don Orazio Greco nel 2021, raffigurante la Madonna della Catena con San Giacomo e San Giovanni Paolo II ad opera dell’artista Salvatore Seme di Torre del Greco. Sopra l'altare centrale spicca la statua della Madonna della Catena, in marmo bianco, del peso di circa sette quintali. Incerto è l'autore, ma appartiene con sicurezza alla scuola dei Gagini. Tra le tele merita attenzione anche quella della Madonna del Lume attribuita alla scuola del D'Anna (XVIII sec.). Da non dimenticare l'organo, realizzato nel 1863 dal Platania di Acireale, recentemente restaurato, che conserva ancora strutture e componenti originari. L'interno della chiesa è altresì abbellito da pregevoli stucchi dorati a corredo dei singoli arredi architettonici oltre ad originali arredi lignei di interesse storico che adornano la sagrestia.
Coperture
La Chiesa è costituita da diverse falde poste a quote diverse: Le coperture che formano la croce greca sono tutte a due falde; la cupola centrale la forma ottagonale ed è posta a quota più alta; la copertura dell’abside ovviamente ha forma semicircolare ed è costituita da sette spicchi; le coperture della sagrestia e dei vari locali deposito hanno tutti andamento ad una falda; i due transetti hanno copertura piana. La struttura portante delle varie coperture a falde è in legno mentre il manto di copertura e costituito da coppi alla siciliana. La struttura delle due coperture piane è composta da solai realizzati con profilati in acciaio e tavelloni.
Elementi decorativi
Oltre ai vari dipinti, e altari, l'interno della chiesa è altresì abbellito da pregevoli stucchi dorati a corredo dei singoli arredi architettonici oltre ad originali arredi lignei di interesse storico che adornano la sagrestia. La parte centrale della chiesa è sormontata da una bella cupola dalla quale pende un artistico lampadario dell'inizio del XX secolo. Altri due lampadari più piccoli adornano ed illuminano la chiesa
Fondazioni
Le fondazioni sono costituite da un ingrossamento della muratura portante e sono anch’essi in muratura
Impianto strutturale
La struttura è in muratura portante costituita da conci di pietra ben squadrati. Vi sono altresì due colonne a pianta quadrata in muratura portante avente dimensioni 2.40 mt x 2.40 mt
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione della Chiesa è costituita da mattonelle in marmo di colore bianco e grigio scuro; entrambi i tipi presentano delle striature. Le mattonelle hanno forma quadrata e rettangolare
Pianta
Pianta a Croce greca (navata centrale e due transetti dx e sx). In aggiunta vi è la sagrestia che comprende i servizi igienici e due locali deposito. Vi è altresi il campanile ed un locale ove è collocato il carro della Madonna.
Preesistenze
La costruzione ebbe inizio nel 1655 ed è proseguita fino agli inizi del XX secolo. È stata costruita sui dirupi di una parte del castello ma non ci sono testimonianze dei resti. La facciata principale con le due statue è uno dei primi elementi che sono stati realizzati
Scale
Nella Chiesa vi sono due scale: quella che conduce alla Cantoria è in cemento (non si conosce l’epoca di realizzazione); quella del campanile, ad andamento circolare è in pietra e cemento di remota realizzazione
Struttura
Come descritto al punto b), La struttura è in muratura portante costituita da conci di pietra ben squadrati. Vi sono altresì due colonne a pianta quadrata in muratura portante avente dimensioni 2.40 mt x 2.40 mt. Le volte, l’abside e la cupola centrale sono realizzati sia con struttura in muratura autoportante che con struttura lignea e canne gesso e pomice. Le due parti piane dei transetti sono costituite da solai piani calpestabili realizzati con profilati in acciaio e tavelloni.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (2000)
Nell’anno 2000 si attua l’adeguamento liturgico secondo le indicazioni e le norme liturgiche stabilite dal concilio Vaticano II. Il progetto approvato dalla Curia ha previsto il rifacimento dell’altare in marmo bianco realizzati a cura della Ditta “Artemarmi di Giacomo e Lucio Alberghina” di Caltagirone.
ambone - intervento strutturale (2000)
Nell’anno 2000 si attua l’adeguamento liturgico secondo le indicazioni e le norme liturgiche stabilite dal concilio Vaticano II. Il progetto approvato dalla Curia ha previsto il rifacimento dell’ambone in marmo bianco realizzati a cura della Ditta “Artemarmi di Giacomo e Lucio Alberghina” di Caltagirone.
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