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restauro
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Fratta
Cortona
Arezzo - Cortona - Sansepolcro
chiesa
parrocchiale
SS. Agata e Caterina
Parrocchia delle Sante Agata e Caterina
Coperture; Pianta; Struttura
altare - aggiunta arredo (1980/1990)
X - XI(preesistenze intero bene); XIV - XVIII(Visite Pastorali intero bene ); 1583 - 1583(Visita Apostolica carattere generale); 1759 - 1759(rifacimento intero bene); 1928 - 1930(restauro intero bene); 1931 - 1942(completamento campanile); 1955 - 1955(sopraelevazione chiesa); 1990 - 1990(manutenzione chiesa); 2001 - 2001(restauro copertura delle chiesa); 2015 - 2016(restauro copertura della chiesa)
Chiesa delle Sante Agata e Caterina
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa delle Sante Agata e Caterina <Fratta, Cortona>
Altre denominazioni Chiesa di Sant'Agata
SS. Agata e Caterina
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

X - XI (preesistenze intero bene)

Sul testamento del 1049, di tale Raniero Petroni, si trova per la prima volta citata la chiesa, anche se il riferimento è alla prima chiesa di Sant’Agata che si trovava probabilmente in località “Gnacquatina”, nei pressi del sito attuale.

XIV - XVIII (Visite Pastorali intero bene )

Le visite pastorali che si succedono in questo arco temporale evidenziano la povertà della chiesa, la mancanza di suppellettili ed arredi sacri, nonché la problematica ricorrente dell’allagamento della chiesa.

1583  (Visita Apostolica carattere generale)

Il sopralluogo compiuto il 26 febbraio del 1583 da monsignor Angelo Peruzzi, visitatore apostolico vescovo di Sarsina, c'informa che la chiesa di Sant'Agata era di patronato della famiglia Tommasi di Cortona. Il rettore, Plinio Tommasi non risiedeva alla Fratta perché la chiesa non aveva una canonica.

1759  (rifacimento intero bene)

la data di costruzione della chiesa così come la vediamo oggi è probabilmente quella citata in alcuni documenti che segnalano il 1759 quale data di fondazione; in effetti lo stile dell’edificio, la tipologia della muratura ed i materiali utilizzati (in parte recuperati dalla demolizione della vecchia chiesa) sembrerebbero avvalorare questa tesi.

1928 - 1930 (restauro intero bene)

nel 1928 il nuovo parroco, Don Davide Calbini, dette inizio a lavori di restauro della chiesa. Nello stesso periodo le piccole finestre sui lati vennero dotate di vetri colorati; quindi fu ampliato l’edificio allungandolo sul fondo di circa 5 metri, praticamente dal primo arco di mattoni all’altro creando il nuovo presbiterio. La chiesa così rinnovata venne riconsacrata il 25 settembre del 1930.

1931 - 1942 (completamento campanile)

lo stesso parroco, nel 1931 avvia la costruzione del campanile col basamento ed il primo ordine in pietra isodoma bugnata e la parte superiore in mattoni facciavista. La targa affissa in fianco al campanile, lungo la strada vicinale, riporta per il completamento la data del 1937, anche se tale data si riferisce alla fornitura delle campane che in effetti furono poste nel campanile solamente nel 1942.

1955  (sopraelevazione chiesa)

Don Davide Calbini nel 1955 fa rialzare l’intera chiesa di circa un metro, come peraltro chiaramente visibile guardando le facciate; si ignora invece a quali lavori faccia riferimento la data 1952 incisa sulla pietra posta in facciata al di sotto del rosone.

1990  (manutenzione chiesa)

Il nuovo parroco, don Fulgenzio Lazzeri, esegue lavori di manutenzione degli interni, riportando alla luce i vecchi archi in mattoni e liberando dall’intonaco il primo metro delle pareti per diminuire i problemi di umidità di risalita.

2001  (restauro copertura delle chiesa)

Nel 2001 viene eseguita la manutenzione straordinaria della copertura della canonica; i tetti vengono scoperti, ripuliti, controllate le parti strutturali, impermeabilizzati e ricoperti con manto di recupero.

2015 - 2016 (restauro copertura della chiesa)

L’ultimo intervento appena concluso sulla chiesa è stato possibile grazie al contributo della CEI. I lavori hanno riguardato la manutenzione straordinaria della copertura per eliminare i gravi problemi di infiltrazioni di acqua piovana; come per la canonica i tetti vengono scoperti, ripuliti, controllate le parti strutturali, impermeabilizzati e ricoperti con manto di recupero. Vengono inoltre poste in essere (perché precedentemente non presenti) gronde e pluviali per la raccolta e canalizzazione delle acque piovane.
Descrizione

La Chiesa di Sant’Agata è situata lungo la via di Mezzafratta, la strada che congiunge il centro abitato di Camucia e la frazione della Fratta. E’ a navata unica, con dimensioni di circa ml. 8 x 15,50 a cui si sommano ml. 5 di presbiterio e il piccolo spazio absidale (di forma rettangolare, largo quanto l’intera navata) dietro all’altare, collegato sul fondo alla canonica. La copertura è a due falde. Su ogni lato lungo si trovano 3 finestre con forma allungata e con arco superiore, mentre sul fronte si trova un rosone circolare con vetrate colorate. L’accesso principale è a sud-ovest con semplice portale rettangolare riquadrato da elementi in pietra, sopraelevato di tre gradini rispetto all’esterno. Altro accesso, secondario, si trova sul fianco lungo strada in prossimità della torre campanaria. Questa è di forma quadrata, con un primo ordine pieno in muratura faccia vista e altri due livelli superiori in mattoni che alloggiano le campane, su ciascuno dei quali per ogni lato si apre un’arcata.
Coperture
L’intero edificio è coperto da tetto a doppia falda; la navata presenta capriate in legno, mentre nel presbiterio le travi sono direttamente incastrate nelle murature. La parte absidale è invece coperta con un controsoffitto intonacato. Le parti lignee sono di varie essenze ma tutte trattate con impregnanti di colore scuro; lo scempiato è in parte costituito da mezzane, in parte da campigiane, comunque di colori e toni uniformi. Il manto è in tegole e coppi.
Pianta
navata unica rettangolare, divisa dal presbiterio tramite arcata in mattoni; allo stesso modo il presbiterio è diviso dalla parte absidale. La navata si trova un gradino al di sotto della quota di presbiterio e porzione absidale.
Struttura
murature in pietrame e mattoni faccia vista all’esterno ed intonacate internamente, fatti salvi la balza delle pareti perimetrali e gli archi in mattoni.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1980/1990)
Di fronte all'altare preconciliare è stata aggiunta una mensa in pietra serena.
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