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Cappella della Natività di Maria
Tipologia e qualificazione
cappella sussidiaria
Denominazione
Cappella della Natività di Maria <Cantoira>
Altre denominazioni
Cappella della Madonna di Campi Cappella della Natività di Maria (o della Madonna di Campi)
Ambito culturale (ruolo)
architettura alpina (costruzione)
Notizie Storiche
1629 (preesistenza intero bene)
Sul luogo dell'attuale edificio sorgeva in epoca anteriore la cappella del lazzaretto, presente al tempo della seconda peste tra le capanne degli appestati, con un ossario in cui vi erano molti cadaveri di morti per peste tra cui il parroco Michele Rochietto.
1653 (visita pastorale intero bene)
Nella visita fatta il 5 settembre dall'arcivescovo Giulio Cesare Bergera, l'attuale cappella viene menzionata per la prima volta ed è descritta come ricostruita da poco tempo, e chiusa con cancelli su due parti, cioè davanti e dal lato del Vangelo. I cancelli sostituivano i muri, e la duplice apertura è un particolare che avvalora l'ipotesi che sia stata costruita proprio per gli appestati che potevano così assistere alla messa stando all'aperto a una certa distanza dal sacerdote celebrante. La cappella era provvista del necessario grazie alle elemosine lasciate dagli abitanti di Villa Boeri e della Losa. L'arcivescovo Bergera ordinò che l'altare con baldacchino fosse provvisto di una pietra consacrata e che vi fosse l'icona della Beata Vergine delle Grazie, titolare della cappella.
metà XVIII (ampliamento intero bene)
La cappella venne ampliata. Nella parte dell'ampliamento il soffitto fu realizzato in muratura, a differenza della zona sopra l'altare che presentava ancora il solaio in legno ordinato dall'arcivescovo Beggiano nel 1674.
1769 (visita pastorale intero bene)
Nella visita fatta il 9 settembre dall'Arcivescovo Francesco Luserna Rorengo di Rorà la cappella figurava già dedicata alla Natività della Beata Vergine. L'edificio era in buono stato con porta ben chiusa da una serratura dotata di chiave, con varie finestre protette da grate in ferro. Le pareti esteriori erano però allo stato grezzo e con molti fori da otturare. La pietra dell'altare era rotta. Sopra l'altare c'era l'icona della Natività della Vergine Maria con un tabernacolo da ornamento all'altare.
1770 (riparazioni intero bene)
Riparazioni e intonacatura delle pareti; collocazione di una nuova pietra, così come ordinato nei decreti successivi alla visita pastorale del Rorà.
1784 - 1843 (costruzione presbiterio)
La copertura in assi di legno del presbiterio venne sostituita da soffitto in muratura in continuazione ed uguaglianza di quanto già fatto nella restante cappella, così come ordinato dal cardinale Costa d'Arignano nella sua visita pastorale del 22 luglio 1784 e successivamente riportato nella relazione sullo stato del bene dal parroco don Bottino, che specifica trattarsi di una "volta in pietra".
1920 - 1930 (rifacimento interno)
Rifacimento di pavimentazione in mattonelle di cemento colorate in pasta.
Descrizione
La cappella è situata in mezzo ai campi, nella regione delle borgate Villa Boeri e Losa, raggiungibile da via che diparte dalla strada provinciale, poco prima di giungere al centro di Cantoira. Per la sua collocazione è comunemente invocata come Madonna dei Campi. L'edificio è in posizione isolata rispetto agli altri edifici, con piazzale antistante. L'edificio è impostato secondo una pianta a base rettangolare a navata unica. La struttura portante è in muratura di pietra, con superfici intonacate sia sul lato interno che all'esterno. Sul lato a sud-est è addossata un'abside con copertura a semicatino, probabilmente l'antica cappella all'epoca della peste del XVII secolo. Il tetto della restante parte dell'edificio è a doppia falda, con orditura in legno e manto in lastre di pietra. Il fronte principale sul lato a nord-est è a capanna, ai lati del portone di ingresso sono collocate aperture rettangolari. Sulla sommità è riportata l'intitolazione a "Nativitas Beatae Mariae Virginis". Lo stato di conservazione è discreto, con alcuni fenomeni di degrado causati da umidità nella zona del presbiterio e nell'abside laterale. Sul lato a sud è collocato campanile che emerge dalla falda del tetto. La cappella è officiata in occasione delle festa della Natività di Maria o in ricorrenze particolari.
pianta
L'edificio è impostato secondo una pianta a base rettangolare a navata unica.
facciata principale
Il fronte principale sul lato a nord-est è a capanna, ai lati del portone di ingresso sono collocate aperture rettangolari. La superficie è liscia, intonacata e dipinta in tonalità beige con decorazioni a cornici neoclassiche. Nella parte inferiore è presente zoccolatura in pietra a spacco. Sulla sommità è riportata l'intitolazione a "Nativitas Beatae Mariae Virginis"
facciate laterali
I prospetti laterali, così come quelli dell'abside semicircolare, presentano finitura ad intonaco al civile. Nella parte inferiore è presente zoccolatura in pietra a spacco.
copertura
Il tetto dell'edificio è a doppia falda, con orditura in legno e manto in lastre di pietra locale, "lose". La copertura dell'abside è a semicatino, anch'essa con manto in lose.
Impianto strutturale
La struttura portante è in muratura di pietra La navata unica è sovrastata da una volta a crociera, mentre la zona del presbiterio è coperto da volta del tipo a vela. L'abside è coperto da volta a botte.
Interni
Sia le pareti che le volte hanno superfici intonacate e dipinte di bianco. Le pareti della navata hanno rivestimento in perline di legno al di sotto della cornice di imposta. Il pavimento è in mattonelle di cemento colorate in pasta con sistema di posa a motivi geometrici.
presbiterio
La zona del presbiterio ospita l'altare maggiore in marmi policromi su basamento, anch'esso in lastre di marmo. Al di sopra è collocata la tela con l'icona della Natività della Vergine Maria, con i santi Anna e Gioacchino. Ai lati sono posizionati quadri votivi. al centro della volta è dipinta la colomba dello Spirito Santo.
apparato liturgico
L'assemblea è ordinata in panche a battaglione conformemente al volume dell'aula e al suo orientamento.
Campanile
Il campanile si eleva per circa 3,50 metri dalla falda del tetto sul lato a sud-est. Ha base quadrata e presenta alla sommità cella campanaria con aperture ad arco su ogni lato. La copertura a falde ha manto in lastre di pietra, "lose".
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1980-1990)
Aggiunta di nuovo arredo posizionato in corrispondenza del presbiterio storico, di fronte all'altare originario. L'arredo si colloca su predella in legno ed è composto da base, piedistallo centrale e piano anch'essi in legno.
presbiterio - aggiunta arredo (1980-1990)
Aggiunta di ambone in corrispondenza del presbiterio storico. L'arredo si colloca a destra della mensa ed è costituito da treppiede, asta e leggio in legno.