chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Azzanello Cremona chiesa parrocchiale S. Andrea Apostolo Parrocchia di Sant'Andrea Apostolo Struttura; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi altare - intervento strutturale (1975); ambone - intervento strutturale (1975); cattedra - aggiunta arredo (1975) XI - XI(preesistenze carattere generale); 1601 - 1601(preesistenze carattere generale); 1786 - 1786(preesistenze carattere generale); 1836 - 1840(prolungamento intero bene); 1858 - 1858(restauro campanile); 1864 - 1864(organo controfacciata); 1953 - 1953(rivestimento facciata); 2014 - 2017(restauro campanile)
Chiesa di Sant'Andrea Apostolo
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Sant'Andrea Apostolo <Azzanello>
Altre denominazioni
Chiesa parrocchiale di Sant' Andrea Apostolo S. Andrea Apostolo
Autore (ruolo)
Voghera, Luigi (rivestimento facciata)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze cremonesi (primitiva chiesa)
maestranze cremonesi (allungamento chiesa)
maestranze cremonesi (realizzazione facciata)
maestranze cremonesi (rivestimento facciata)
Notizie Storiche
XI (preesistenze carattere generale)
Il primo documento che testimonia la presenza ad Azzanello di un luogo di culto intitolato a Sant’Andrea apostolo, unitamente ad un'altra chiesa intitolata a San Quirico, risale al 19 agosto 1052: un atto notarile relativo ad investiture di possedimenti, diritti e terre tra Azzanello e Genivolta. Le informazioni molto sintetiche ci offrono un’idea di come in quell’epoca il villaggio di Azzanello fosse provvisto ad ogni modo di due edifici sacri, con ogni probabilità ipotizzabili come due chiesette di campagna.
1601 (preesistenze carattere generale)
Entro i confini della Parrocchia di Sant’Andrea apostolo, la chiesa sussidiaria dei Santi Quirico e Giovita risulta retta dai Disciplinati. Oggi l'edificio è riscontrabile a pochi passi da S. Andrea e risulta una sussidiaria della parrocchiale.
1786 (preesistenze carattere generale)
Viene segnalato un oratorio in località Mirabello.
1836 - 1840 (prolungamento intero bene)
In alcuni documenti si ritrovano alcuni cenni relativi al prolungamento del corpo di fabbrica della chiesa. Da un’analisi stilistico costruttiva è ipotizzabile un prolungamento verso l’odierna facciata di via Cairoli, essendo la zona absidale con la torre campanaria la parte più antica dell’edificio. Alcuni storici dell’architettura sostengono che il progetto del rivestimento del prospetto principale sia attribuito all’architetto Luigi Voghera, anche se i lavori risultano essere successivi alla sua morte.
1858 (restauro campanile)
La lapide nei rustici, ora fatiscenti, indica alcuni lavori eseguiti presso la chiesa ed alcune “riparazioni” del campanile
1864 (organo controfacciata)
Il Parroco Fusari, economo, ed il Parroco Duroni acquistano il magnifico organo situato in controfacciata, realizzato dalla storica ditta Lingiardi.
1953 (rivestimento facciata)
Don Carlo Scaglioni provvede a presentare il progetto per il rivestimento della facciata in travertino, conferendole così l’aspetto attuale. La lunetta centrale con il bassorilievo in marmo bianco è opera di Leone Lodi, scultore di Soresina. Il rivestimento in travertino non modifica sostanzialmente il disegno della facciata.
2014 - 2017 (restauro campanile)
La torre campanaria attorno al 2000 inizia a manifestare uno stato di generale ed avanzato ammaloramento. I lavori, finanziati dal contributo CEI, hanno riportato il campanile all’originario splendore.
Descrizione
La chiesa inizia ad avere il suo aspetto attuale a partire dal 1953, quando viene realizzato il rivestimento della facciata in travertino. Il progetto è completato con il bellissimo bassorilievo per la lunetta centrale, opera del famoso artista Leone Lodi. Tale intervento non snatura il disegno della facciata, che mantiene uno stile neoclassico, tipico della prima metà dell’Ottocento ed imposto dall’architetto Luigi Voghera. Il timpano sottolinea la presenza della navata centrale, mentre le navate laterali sono coperte da due spioventi di tetto di minore altezza, proprio come nelle facciate di tipo basilicale a salienti. Due semicolonne sostengono la trabeazione del timpano conferendo monumentalità alla chiesa. Internamente vi sono quattro colonne per lato che separano la navata centrale dalle laterali, caratterizzate da volte a crociera. In controfacciata si trova l’organo Lingiardi.
Struttura
La struttura è dominata dalla presenza di una navata centrale delimitata da quattro colonne per lato e da due navate laterali. Quest’ultime sono caratterizzate da volte a crociera e dalla presenza di tre cappelle laterali. Altre due piccole cappelle di dimensioni piuttosto ridotte sono ricavate ai lati del nartece. La sacrestia si trova a sinistra dell’abside mentre la poderosa torre campanaria si eleva nell’angolo Nord-Est.
Coperture
In coppi tradizionali, in cattivo stato di conservazione. La struttura in legno è a capriate con travi, travetti ed assito. Al di sotto del manto di copertura lastre in fibrocemento.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è in graniglia e risale agli anni Trenta o Quaranta del Novecento. Ha una fascia decorativa che delimita lo spazio riservato ai banchi. Una riquadratura con la medesima decorazione era presente anche nel presbiterio; ora è ricoperta da marmo di Verona. Le navate laterali presentano marmette di colore verde ed ocra disposte a creare un disegno geometrico. La pavimentazione antica a palladiana ed ormai in cattivo stato di conservazione è presente nella prima cappella di sinistra entrando.
Elementi decorativi
All’interno dei beni parrocchiali si distinguono due tele: una viene attribuita a Giacomo Trecourt, l’altra a Cesare Cugini. Anche il coro ligneo che riveste l’abside è di pregevole fattura.
Adeguamento liturgico
altare - intervento strutturale (1975)
La mensa è stata collocata dietro le balaustre e mostra un disegno barocco che richiama l’altare retrostante. Questa infatti è stata staccata dal postergale ed è stata spostata nella posizione attuale. Al di sotto del tabernacolo è stata posta una mensa sostitutiva, realizzata dal marmista Ferraroni di Cremona.
ambone - intervento strutturale (1975)
Ai due lati del presbiterio si trovano due balaustre di circa un metro e mezzo di larghezza, in marmo policromo. Su entrambe è fissato un leggio in botticino che funge da ambone.
cattedra - aggiunta arredo (1975)
E’ costituita da una semplice seduta lignea con schienale intagliato. E’ posta dietro la mensa dell’altare. Ai lati sono collocate la sedute dei ministranti, anch’esse di semplice fattura.