chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Mantova
Mantova
chiesa
sussidiaria
S. Martino
Parrocchia di S. Maria della Carità
Pianta; Struttura; Coperture; Facciata; Interno; Volte e soffittature; Pavimenti e pavimentazioni; Serramenti e infissi; Sistemi di allontanamento acque meteoriche
sede - aggiunta arredo (2008); altare - aggiunta arredo (2008)
828 - 828(costruzione chiesa benedettina preesistenze); 1680 - 1694(ricostruzione chiesa intero bene); 1702 - 1702(finitura interno); 1839 - 1839(restauro facciata); 1860 - 1860(restauro facciata); 1959 - 1959(restauro facciata e copertura); 2015 - 2017(restauro facciata)
Chiesa di San Martino
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Martino <Mantova>
Altre denominazioni Chiesa di S. Martino
S. Martino
Ambito culturale (ruolo)
maestranze mantovane (Costruzione della chiesa)
maestranze mantovane (restauro facciata)
impresa edile mantovana (restauro facciata)
Notizie Storiche

828  (costruzione chiesa benedettina preesistenze)

Costruzione chiesa che pare facesse parte della giurisdizione del monastero di San Benedetto Po in Polirone.

1680 - 1694 (ricostruzione chiesa intero bene)

Ricostruzione completa dell'attuale chiesa.

1702  (finitura interno)

Completamento delle opere di finitura degli interni.

1839  (restauro facciata)

Opere di restauro e coloritura della facciata principale di quella laterale.

1860  (restauro facciata)

Restauro e tinteggiatura della facciata laterale.

1959  (restauro facciata e copertura)

Interventi urgenti per incolumità pubblica sulla faccia principale per distacco intonaco, sui canali di gronda e sulla copertura.

2015 - 2017 (restauro facciata)

Restauro del prospetto principale, del manto di copertura, degli infissi e del portone ligneo su Via Pomponazzo.
Descrizione

Sorge all’angolo tra Via Bertazzoni e Via Corridoni la sussidiaria di San Martino. La chiesa fu edificata in epoca medievale subendo nel corso dei secoli successivi, continue ristrutturazioni. La tradizione vuole che abbia avuto origine nell'anno 827, ma la prima datazione certa risale comunque al 1127. La sussidiaria fu ricostruita su progetto dell’Architetto fiammingo Geffels sulla chiesa medioevale benedettina, in questi anni vengono realizzate le strutture murarie e gli ornamenti a stucco degli interni, eseguiti da Giacomo Aliprandi su ideazione di Giovanni Battista Barberini d’Intelvi. La chiesa presenta un’unica navata scandita da paraste che sostengono gli archi a tutto sesto sui quali poggiano le volte a botte; si alternano volte cieche a volte con unghie in corrispondenza delle finestrature a lunetta soprastanti i tre altari per lato. L’apparato decorativo interno presenta caratteristiche di disomogeneità: ogni altare è isolato dagli altri e l’unico elemento di raccordo è l’elegante trabeazione.
Pianta
La chiesa presenta un’unica navata scandita da paraste con imponente trabeazione. La chiesa è a una navata, con tre altari laterali per parte. L’altare maggiore ha un gradino e la balaustra in marmo con un cancello. Tutte le cappelle hanno un gradino, non hanno la balaustra, l’ultimo l’altare a sinistra, rispetto al presbiterio.
Struttura
La chiesa è stata edificata con muratura in laterizi pieni.
Coperture
Il tetto della copertura è a doppia falda con struttura in legno e manto di copertura in coppi. Con il recente intervento di restauro si è proceduto alla ripassatura del manto di copertura in doppio coppo con integrazione di elementi nuovi fino al 30%
Facciata
La facciata di San Martino è classica e scandita da quattro paraste, ad un unico ordine gigante, con alto basamento di gusto manieristico e capitelli compositi. Sopra lo sporgente cornicione vi è un piccolo frontone a lunetta che in origine conteneva un cartiglio in stucco con decori mistilinei similare a quello sopra il portone di ingresso. Gli stilemi barocchi si riconoscono tuttavia proprio nelle decorazioni per la presenza di grandi conchiglie sia nella nicchia centrale, dove si colloca la statua di San Martino fatta scolpire nel 1697 dal parroco Cesare Luglio, che in corrispondenza di quelle laterali dove troviamo le statue di San Pietro e San Paolo; inoltre a sottolineare lo stile barocco della facciata è l’assenza della proporzione aurea tra basamenti, lesene, architrave e fregio.
Interno
L’interno della chiesa si presenta con un’unica navata scandita da paraste che sostengono gli archi a tutto sesto sui quali poggiano le volte a botte, sono presenti stucchi in maniera barocca di Michele Costa e una preziosa serie di dipinti, tra i quali spicca una tela di Gian Francesco Tura “Madonna col Bambino e santi”. Sono conservate in San Martino numerose altre tele anche provenienti dalle soppressioni napoleoniche di chiese, monasteri e ordini religiosi.
Volte e soffittature
All’interno si alternano volte a botte e a volte con unghie in corrispondenza delle finestrature a lunetta soprastanti i tre altari per lato.
Pavimenti e pavimentazioni
Tutta la superficie calpestabile della chiesa è pavimentata in cotto, posato in diagonale.
Serramenti e infissi
Sul fronte principale si trova il portone in legno, oggetto anch’esso di recente restauro. Sui lati ci sono tre finestre ad arco, suddivise in 3 parti, nel presbiterio ci sono due finestre rettangolari e due in facciata. Le finestre hanno telaio in ferro con vetri colorati e piombature.
Sistemi di allontanamento acque meteoriche
La chiesa è dotata di gronde e pluviali in rame per lo scarico delle acque meteoriche sulle pareti laterali che entrano nella muratura a circa tre metri di altezza rispetto il marciapiede. Le cornici e gli aggetti della facciata sono protetti da scossaline in lamiera.
Adeguamento liturgico

sede - aggiunta arredo (2008)
Spostamento della sede su un lato del presbiterio, con posizionamento di tre sedute per lato in legno imbottite.
altare - aggiunta arredo (2008)
Aggiunta di un nuovo altare in legno davanti all'altare maggiore, dopo le balaustre, posato su predella in legno rettangolare nello spazio della navata.
Contatta la diocesi