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Pergola
Fano - Fossombrone - Cagli - Pergola
chiesa
sussidiaria
Sant'Andrea al Corso
Parrocchia di Sant'Andrea
Struttura; Elementi decorativi
penitenziera - aggiunta arredo (1970)
XIII - XIII(costruzione intero bene); XVI - XVI(restauro intero bene); 1927 - 1927(rifacimento campanile)
Chiesa di Sant'Andrea al Corso
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Sant'Andrea al Corso <Pergola>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (costruzione)
Notizie Storiche

XIII  (costruzione intero bene)

contemporanea all'edificazione della città, la Collegiata di Sant'Andrea Apostolo fu costruita dai monaci di Fonte Avellana nel XIII.

XVI  (restauro intero bene)

la chiesa è stata restaurata e sopraelevata nel corso del secolo XVI.

1927  (rifacimento campanile)

il campanile originario, attuale Torre Civica, è stato completamente stravolto nel 1927 conferendogli un aspetto falsamente gotico.
Descrizione

la chiesa si affaccia sul corso principale della città, affiancata dalla torre che in origine fungeva da campanile. Si dispone ad angolo, col fianco sinistro libero, lasciando a vista la struttura muraria continua realizzata con materiali e in tempi differenti: in pietra è il piano terra duecentesco, in laterizio la sopraelevazione cinquecentesca. Sui due registri, individuati da una semplice e sottile cornice marcapiano, si aprono il bel portale d'ingresso, in pietra arenaria con disegni geometrici ormai consunti, e una finestra con piattabanda in mattoni leggermente arcuata. In alto il fronte si conclude con andamento orizzontale; l'orditura lignea della copertura sporge dalla muratura, sorreggendo il breve sporto del tetto. Contrastano con l'aspetto rustico dell'esterno gli stucchi e gli altari dorati dell'interno. L'aula consta di una navata unica coperta da una volta a botte unghiata; semplici finestre con infisso in legno si aprono nelle lunette illuminando naturalmente la chiesa. Un ordine di lesene con capitello composito scompartisce le pareti laterali in settori di varia larghezza, in cui si inseriscono arcate ridotte complete di altari in legno dorato e di dipinti su tela di vario formato. Una trabeazione con fregio istoriato e cornice dentellata percorre l'aula interrompendosi sulla parete di fondo dell'abside e in controfacciata. Questa è dominata dal complesso ligneo della cantoria e della bussola. In alto il vuoto lasciato dall'organo è colmato dalla presenza di un dipinto con fastosa cornice lignea a volute. Lo spazio interno si conclude con l'abside rettangolare coperta da volta a crociera. Caratterizzano lo sfarzoso apparato decorativo absidale le elaborate cornici in stucco della volta e il grandioso dossale in legno dorato, inserito nell'arcata della parete di fondo, che incornicia la pala della Vergine col Bambino in gloria.
Struttura
la chiesa ha struttura muraria continua in pietra, per quanto riguarda la parte più antica originaria del Duecento, in laterizio per ciò che concerne la sopraelevazione cinquecentesca.
Elementi decorativi
l'interno conserva numerose decorazioni lignee, opere forse di maestranze locali, e alcuni importanti capolavori su tela: la pala dell'altare maggiore con la Madonna col Bambino in gloria di Jacopo Palma il Giovane (1616 ca.) e lo splendido Sposalizio di Santa Caterina d'Alessandria di Claudio Ridolfi (1570-1644). Notevole anche l'antico fonte battesimale completato nel 1690 dallo stuccatore bolognese Giuseppe Grossi.
Adeguamento liturgico

penitenziera - aggiunta arredo (1970)
di fronte all'antico altare maggiore è stato collocato un nuovo altare a cofano in legno marmorizzato, rivolto verso l'assemblea e rialzato su pedana in modo da evidenziarne la centralità sacramentale e da rendere agevole la celebrazione liturgica. L'ambone in legno intagliato e dipinto si trova sulla sinistra della mensa, in prossimità dell'assemblea in modo da costituire una cerniera tra presbiterio e navata.
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