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Mantova
Mantova
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santi Gervasio e Protasio
Parrocchia di Santi Gervasio e Protasio
Pianta; Fondazioni; Struttura; Coperture; Facciata; Interni; Volte e soffittature; Serramenti e infissi; Sistemi di allontanamento acque meteoriche
sede - aggiunta arredo (2008); altare - aggiunta arredo (2008); ambone - aggiunta arredo (2008)
829 - 850(preesistenze intero bene); 1022 - 1022(ampliamento intero bene); 1135 - 1140(costruzione campanile); 1395 - 1395(restauro intero bene); 1607 - 1607(rifacimento interno); 1796 - 1796(restauro interno ); 1836 - 1836(nuova costruzione facciata); 1945 - 1948(ricostruzione parti danneggiate intero bene)
Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio <Mantova>
Altre denominazioni Chiesa dei S. Gervasio e Protasio martiri
Autore (ruolo)
Vergani, Giovanni Battista (facciata)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze mantovane (costruzione chiesa)
maestranze mantovane (restauro chiesa)
maestranze mantovane (costruzione facciata)
Notizie Storiche

829 - 850 (preesistenze intero bene)

Prima costruzione periodo pre-romanico.

1022  (ampliamento intero bene)

Ampliamento della chiesa che prima era solo una cappella della Famiglia Donesmondi, poi diventa sussidiaria del Duomo.

1135 - 1140 (costruzione campanile)

Costruzione del campanile romanico.

1395  (restauro intero bene)

Restauro dell'intero complesso; la chiesa diventa parrocchiale.

1607  (rifacimento interno)

Rifacimento dell'interno con sopraelevazione della navata.

1796  (restauro interno )

Ulteriore restauro dell'interno in stile neoclassico.

1836  (nuova costruzione facciata)

Costruzione della nuova facciata in stile neoclassico a firma dell'Architetto Giovan Battista Vergani.

1945 - 1948 (ricostruzione parti danneggiate intero bene)

Ricostruzione a seguito dei bombardamenti subiti durante la II guerra mondiale del Ponte dei Mulini.
Descrizione

L’attuale chiesa è stata eretta nel 1385, ma la chiesa parrocchiale risale all'anno 829-100. Prima di essere parrocchia, la chiesa era adibita a cappella del Lazzaretto (ospedale). Il campanile e un intero lato esterno della parrocchiale con la sequenza di archetti pensili alternati a residue paraste, con tre monofore senza motivi ornamentali, sono un documento di pietra ascrivibile a tale importante periodo cittadino. La chiesa fu eretta su una pianta rettangolare. L’aula mononavata, molto sviluppata in lunghezza, si conclude con abside semicircolare e un campanile a base quadrata integrato nell’area absidale. La facciata è a capanna e un probabile portale d’ingresso, con motivo ornamentale in cotto, completavano l’essenzialità dell’edificio sacro. Davanti e a lato della chiesa era collocata un’area adibita a cimitero. Una serie di «domunculae», di piccole case, si appoggiarono allora al muro che delimitava l’area destinata alle sepolture. L’edificio sacro fu poi decisamente rinnovato nel 1395 e poi ancora nel 1607 e infine, nel 1796, il suo interno si rimodellò su un gusto neoclassico. La facciata realizzata da Giovan Battista Vergani completò, nel 1836, l’opera di aggiornamento dell’antico edificio.
Pianta
L’aula mononavata, molto sviluppata in lunghezza con due cappelle laterali, si conclude con abside semicircolare e un campanile a base quadrata integrato nell’area absidale.
Fondazioni
Le fondazioni sono verosimilmente in laterizio, poste in corrispondenza dei muri portanti e ne ricalcano il disegno.
Struttura
La chiesa è edificata con muratura continua in laterizi pieni.
Coperture
Il tetto della copertura è a doppia falda. Il manto di copertura è in coppi.
Facciata
La facciata principale è rivolta a Ovest, è del 1836 su disegno dell’Architetto Giovan Battista Vergani, in stile neoclassico. Bipartita con la parte inferiore con 4 semicolonne con capitello composito su basamento, che sostengono il cornicione e con due aperture. La parte superiore ha una apertura semicircolare e un timpano.
Interni
L’interno è a unica navata sviluppato in lunghezza, con 2 cappelle laterali e abside semicircolare. L’alzato è scandito da parate ioniche che sostengono un cornicione e la volta a botte.
Volte e soffittature
La navata, le cappelle laterali e il presbiterio sono voltati a botte.
Serramenti e infissi
Sono presenti tre aperture di forma rettangolare nell’abside, e tre in facciata, con infissi in metallo e vetro.
Sistemi di allontanamento acque meteoriche
La chiesa è dotata di gronde e pluviali in rame per lo scarico delle acque meteoriche sulle pareti laterali e dell’abside, che entrano nella muratura a circa tre metri da terra. Le cornici e gli aggetti della facciata sono protetti da scossaline in lamiera.
Adeguamento liturgico

sede - aggiunta arredo (2008)
Spostamento della sede su un lato del presbiterio, realizzata in legno e pellame.
altare - aggiunta arredo (2008)
Realizzazione di una pedana in legno all'interno del presbiterio. La mensa in legno è sostenuta da una struttura in ferro, collocata esattamente nello spazio tra le due balaustre.
ambone - aggiunta arredo (2008)
Inserimento di un nuovo ambone in ferro all'interno del presbiterio, a ridosso della balaustra.
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