chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Borgo Angeli Mantova Mantova chiesa parrocchiale S. Maria degli Angeli Parrocchia di S. Maria degli Angeli Pianta; Struttura; Coperture; Facciata; Interno; Volte e soffittature; Pavimenti e pavimentazioni; Sistemi di allontanamento acque meteoriche sede - aggiunta arredo (2006); ambone - aggiunta arredo (2006); altare - intervento strutturale (2006); fonte battesimale - intervento strutturale (2006) 1429 - 1440(Costruzione chiesa e convento intero bene); 1652 - 1652(soppressione convento intero bene); 1675 - 1675(restauro intero bene); 1769 - 1769(soppressione convento intero bene); 1770 - 1770(restauro intero bene); 1798 - 1798(parrocchia intero bene)
Chiesa di Santa Maria degli Angeli
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Santa Maria degli Angeli <Borgo Angeli, Mantova>
Altre denominazioni
Chiesa di S. Maria degli Angeli S. Maria degli Angeli
Ambito culturale (ruolo)
maestranze mantovane (costruzione chiesa e convento)
maestranze mantovane (restauro chiesa)
maestranze mantovane (restauro chiesa)
Notizie Storiche
1429 - 1440 (Costruzione chiesa e convento intero bene)
Venne costruito il convento detto degli Angeli, che fu consacrato nel 1475.
1652 (soppressione convento intero bene)
Venne soppresso il convento.
1675 (restauro intero bene)
Il complesso venne donato ai francescani e subì un restauro in stile barocco.
1769 (soppressione convento intero bene)
Il convento venne soppresso dall'Impero Austriaco.
1770 (restauro intero bene)
Restauro di tutta la chiesa.
1798 (parrocchia intero bene)
La chiesa venne riconosciuta come chiesa parrocchiale.
Descrizione
La parrocchiale di Santa Maria degli Angeli è un esempio tra i migliori dell’architettura gotica mantovana. Collocata nella Frazione degli Angeli, al centro di un gruppo di case collocate in riva al lago superiore di Mantova, faceva parte di un convento, che si estendeva con due chiostri lungo il lato settentrionale della chiesa, di questo resta l'ingresso.
Quest'ultimo presenta prodigiosamente intatte le belle forme gotiche, interessanti anche perché, riprendendo quelle del santuario citato, consentono di percepire quale ne fosse l'aspetto originario. La facciata si orna di oculo e portale profilati di cornici a motivi floreali, nonché di pinnacoli che continuano lungo il fianco destro sino alla nitida abside, affiancata da campanile cuspidato. L'interno è a tre campate, più una minore costituente l'abside, coperta da volte a crociera dalle chiavi di volta scolpite, raffiguranti la margherita (fiore araldico dei Gonzaga), due angeli e il mistico Agnello. Altro richiamo agli antichi signori è il grande stemma nella forma dell'ultimo periodo ducale, affrescato sulla controfacciata.
Pianta
L'interno è a navata unica è a tre campate, più una minore costituente l'abside, coperta da volte a crociera dalle chiavi di volta scolpite e illuminano le tre campate le slanciate finestre laterali.
Struttura
La chiesa è edificata con muratura in laterizi pieni.
Coperture
Il tetto della copertura è a doppia falda con manto di copertura in coppi di laterizio.
Facciata
La facciata si sviluppa in altezza, gli archi ogivali, i pinnacoli e lo slanciato campanile denunciano inequivocabilmente l’epoca dell’edificio, uno dei primo eretti a Mantova prima che irrompessero dalla Toscana i modi del Rinascimento, le traversie dei secoli non hanno alterato il suo spirito gotico lombardo. Il semplice ma caldo paramento rosato in laterizi è mosso sulla fronte dall’intenso rilievo delle cornici: quella superiore ad architetti, quella dell’oculo centrale modellata (il fiore araldico dei Gonzaga) e quella dell’ingresso, racchiudendo, con la lunetta accennata, un elegante portale scolpito in marmo rosa. La cornice ad archetti prosegue lungo il fianco destr, ritmato da contrafforti conclusi da altri pinnacoli e alternati ad alte monofore. Non meno suggestive sono le rigorose geometrie della parte absidale, sovrastate dalla bella torre con cella campanaria a bifore e la cuspide, in cui pare riassumersi ed esaltarsi la successione delle guglie.
Interno
L’interno consente di cogliere l’aspetto originale, poi alterato da profonde modifiche. Incantevole la dicronia dei chiari spazi profilati dalle cordolature rosse, l’aula è scompartita in tre campate e prolungata da una quarta di minor volume, destinata al presbiterio.
Nel presbiterio l’altare poggia su due bei capitelli gotici tra loro simili.
Volte e soffittature
La copertura presenta solenni volte a crociera, i cui costoloni si slanciano da pilastri pensili e sono chiusi da chiavi di volta scolpite a figure.
Pavimenti e pavimentazioni
Tutta la superficie calpestabile della chiesa è pavimentata in cotto, posato in diagonale.
Sistemi di allontanamento acque meteoriche
La chiesa è dotata di gronde e pluviali in rame per lo scarico delle acque meteoriche sulle pareti laterali e dell’abside, che entrano nella muratura a circa tre metri da terra. Le cornici e gli aggetti della facciata sono protetti da scossaline in lamiera.
Adeguamento liturgico
sede - aggiunta arredo (2006)
Al centro del presbiterio, davanti all'antico altare maggiore, è presente la sede in legno.
ambone - aggiunta arredo (2006)
E' stato posizionato sulla balaustra un nuovo ambone, costituito da un leggio in legno con predella.
altare - intervento strutturale (2006)
L'altare celebrativo è costituito da una predella in marmo, un antico capitello in marmo scolpito e da una ampia mensa in pietra naturale rettangolare.
fonte battesimale - intervento strutturale (2006)
L'antico fonte battesimale è stato collocato nello spazio del presbiterio, a destra dell'altare.