chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Macerata
Macerata
chiesa
confraternale
S. Filippo
Parrocchia di San Giuliano
Pianta
presbiterio - aggiunta arredo (2012)
1697 - 1894(inizio lavori carattere generale); 1730 - XIX(apertura al culto carattere generale); 1732 - 1732(costruzione lanterna ); 1774 - 1894(inizio lavori sagrestia); 1785 - 1894(completamento sagrestia); 1856 - 1856(completamento portale); 1903 - 1903(restauro cupola); 1929 - 1929(restauro cupola); 1966 - 1966(restauro cupola); 2012 - 2012(restauro carattere generale)
Chiesa di San Filippo
Tipologia e qualificazione chiesa confraternale
Denominazione Chiesa di San Filippo <Macerata>
Altre denominazioni S. Filippo
Autore (ruolo)
Contini, Giovanni Battista 
Ambito culturale (ruolo)
Tardo barocco (Edificazione ab imis)
Notizie Storiche

1697 - 1894 (inizio lavori carattere generale)

La prima pietra fu posta il 17 dicembre 1697, alla presenza dell'arcidiacono Alessandro Compagnoni, il tesoriere generale della Marca Giovan Battista Baldinucci e monsignor Giovan Battista Anghisciola, chierico di Camera presidente della Zecca e governatore della Provincia della Marca, i rappresentanti del Magistrato e, soprattutto, una gran folla di popolo.

1730 - XIX (apertura al culto carattere generale)

La chiesa venne aperta al culto l'8 settembre 1739, giorno della natività di Maria Vergine. Fu benedetta, non consacrata.

1732  (costruzione lanterna )

La lanterna che sovrasta la cupola ellittica fu costruita dal mastro Antonio Pucciarini da Perugia per il prezzo di 400 scudi, nell'anno 1732.

1774 - 1894 (inizio lavori sagrestia)

La costruzione della sagrestia fu deliberata dai Padri dell'Oratorio di Macerata il 23 luglio 1774.

1785 - 1894 (completamento sagrestia)

Il 26 maggio 1785, festa liturgica di San Filippo Neri, venne aperta la sagrestia.

1856  (completamento portale)

Nel 1856 venne portato a compimento l'ornato estero del portale d'ingresso alla chiesa, per un totale di 80 scudi.

1903  (restauro cupola)

Nel 1903 vennero eseguiti dei lavori di restauro alla cupola, in corrispondenza della quale si erano aperte delle lesioni. Il progetto venne prodotto dall'ingegner Arnaldo Canaletti.

1929  (restauro cupola)

Nel 1929 vennero eseguiti dei lavori di restauro alla cupola, in corrispondenza della quale si erano aperte delle lesioni. Il progetto venne prodotto dall'ingegner Giuseppe Bonci.

1966  (restauro cupola)

Il 10 febbraio del 1966 iniziarono i lavori di restauro della cupola, sull'intradosso della quale si erano venute a formare delle grandi macchie, a causa dell'infiltrazione delle acque meteoriche.

2012  (restauro carattere generale)

Nel dicembre del 2012 sono stati portati a termine i lavori di restauro che hanno interessato l'intera chiesa ed i locali annessi. Il progetto per il recupero dell'edificio sacro è stato redatto dall'architetto Massimo Fiori, mentre per gli annessi dall'architetto Stefano Pasquali.
Descrizione

Pianta ellittica con asse maggiore disposto logitudinalmente. Quattro cappelle radiali, a croce di Sant'Andrea. Presbiterio con terminazione absidale. Volta a cupola, ellittica, con lanterna sommitale.
Pianta
La pianta si compone intorno all'aula ellittica, con l'asse maggiore orinentato in direzione ovest (ingresso) - est (presbiterio). Ad essa si accede per mezzo di un ampio ingresso, sopra il quale sta la cantoria lignea con l'organo, e sul quale si aprono due cappelline, quella e cornu epistolae dedicata alla Madonna della Provvidenza, quella e cornu evangelii dedicata a San Francesco d'Assisi. Sull'aula si aprono poi quattro cappelle radiali, disposte a croce di Sant'Andrea, quelle a destra dedicate rispettivamente a Sant'Anna e a San Giuseppe, mentre le rimanenti a San Gaetano da Thiene ed al Crocefisso. Oltre la balaustra si giunge dunque nel presbiterio, con teminazione absidata. Assente il transetto: a marcare un lieve contro asse stanno due corridoi, posti tra l'aula ed il presbiterio medesimo, l'uno rivolto a mezzogiorno, che conduce in sagrestia, l'altro a settentrione, con sbocco sul cordo della Repubblica, per mezzo dell'accesso di servizio.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (2012)
I poli sono collocati al di fuori del presbiterio. Il nuovo altare, così come la pedana, la sede e l'ambone sono in legno.
Contatta la diocesi