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San Michele al Fiume
Mondavio
Fano - Fossombrone - Cagli - Pergola
chiesa
parrocchiale
Regina della Pace
Parrocchia di Regina della Pace
Interno; Facciata
presbiterio - aggiunta arredo (1970); fonte battesimale - aggiunta arredo (1970); custodia eucaristica - aggiunta arredo (1970); confessionale - aggiunta arredo (1970)
XII - 1610(preesistenze intero bene); 1920 - 1930(preesistenze intorno); 1930 - 1933(costruzione intero bene); 1967 - 1967(intitolazione intero bene)
Chiesa della Regina della Pace
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa della Regina della Pace <San Michele al Fiume, Mondavio>
Autore (ruolo)
Chiappetta Spirito Maria (progetto)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze romane (costruzione)
Notizie Storiche

XII - 1610 (preesistenze intero bene)

beneficio semplice goduto da don Federico Falcucci di Gubbio, il Sella nomina la chiesa nelle Rationes Decimarum del XII secolo e attesta che si trova tra i possedimenti dell'abbazia fanese di San Paterniano. Negli atti della Visita Pastorale del 1610 presenta un unico altare. Già in quest'occasione viene descritta fatiscente e priva di arredi. Fu riedificata in seguito più volte, sempre con modeste dimensioni.

1920 - 1930 (preesistenze intorno)

la frazione di San Michele al Fiume è un piccolo centro sviluppatosi nel secondo decennio del XX secolo attorno ad un'antica chiesetta dedicata a San Michele che nel 1922 passò da periferica a parrocchiale.

1930 - 1933 (costruzione intero bene)

la nuova chiesa di San Michele venne inaugurata l’8 giugno 1933. Nel 1925 era stato elaborato un progetto di massima dall'architetto Gramolini di Fano, rimasto irrealizzato. La chiesa così come ci appare oggi si deve a monsignor Spirito Maria Chiappetta (1868-1948), ingegnere e architetto di fiducia di papa Pio XI (1857-1939), sotto la cui direzione questa e altre chiese del circondario fanese (del Carmine, di San Liberio, di San Cesareo e di San Pasquale) vennero realizzate in uno stile neogotico tipico dei primi decenni del Novecento. La posa della prima pietra avvenne l’11 maggio 1930 con rito solenne del vescovo Giustino Sanchini.

1967  (intitolazione intero bene)

nel 1967 il Vescovo Costanzo Micci, nativo del luogo, eresse la chiesa di San Michele al Fiume a Santuario mariano della diocesi, sotto il titolo di Madonna della Pace. All'interno si conserva un prezioso dipinto raffigurante la Vergine con ai lati San Michele Arcangelo e San Tommaso Apostolo, opera di B. Biagetti del 1947.
Descrizione

la chiesa si affaccia, con un ampio sagrato circondato da un parcheggio, sulla strada principale della frazione di San Michele al Fiume. Costruita in stile neogotico, ha struttura muraria in mattoni faccia a vista e tetto a capanna. La facciata è tripartita da contrafforti a sezione decrescente verso l'alto; vi leggiamo chiaramente la tripartizione interna in navate di differente altezza e larghezza. Rimanda certamente allo stile gotico l'uso dell'arco ogivale che caratterizza tutte le aperture della facciata: il portale, la trifora e le nicchie cuspidate nel settore centrale; le finestre strombate con vetrate istoriate dei comparti laterali; la merlatura ad archetti ciechi su colonnine sotto gli spioventi della copertura. I contrafforti e le vetrate istoriate scandiscono verticalmente anche la superficie muraria delle fiancate laterali e dell'abside. Un campanile cuspidato con pianta triangolare si erge sul retro del tetto. A sinistra, in posizione arretrata rispetto alla facciata, è annesso alla chiesa il fabbricato che ospita la casa parrocchiale e la sacrestia. L'interno è suddiviso da snelle colonne lisce in tre navate voltate con crociere ogivali; tre campate si susseguono nella navata centrale fino all'abside con pianta poligonale, coperta con catino a spicchi; sei campate più piccole ritmano lo spazio delle navate laterali che si concludono in spazi allestiti per accogliere i luoghi simbolici dell'Eucarestia e del Battesimo, col tabernacolo del Ss. Sacramento esposto nella navata di sinistra e col fonte battesimale al centro di una sorta di recinto sacro nella navata di destra. In fondo alla navata centrale, l'area presbiteriale è sopraelevata di due gradini rispetto al piano delle navate e si pone in comunicazione visiva con l'assemblea dei fedeli attraverso i luoghi eminenti della mensa d'altare e del pulpito. Sul fondo dell'abside domina il grande trittico della Madonna con Bambino tra i Santi Michele Arcangelo e Tommaso Apostolo.
Interno
l'interno, ampio e profondo, è arredato con quattro file di banchi che occupano le tre navate voltate con crociere ogivali; tre campate si susseguono nella navata centrale fino all'abside con pianta poligonale, coperta con catino a spicchi e affrescata con motivi iconografici mariani; sei campate più piccole ritmano lo spazio delle navate laterali da cui proviene la luminosità calda e soffusa delle numerose vetrate istoriate. La tripartizione interna è ottenuta con snelle colonne lisce coronate da capitelli scolpiti con motivi fitomorfi che ritroviamo anche nell'ordine delle lesene delle pareti perimetrali. Le navate laterali si concludono in spazi allestiti per accogliere i luoghi simbolici dell'Eucarestia e del Battesimo, col tabernacolo del Ss. Sacramento esposto nella navata di sinistra e col fonte battesimale al centro di una sorta di recinto sacro nella navata di destra. In fondo alla navata centrale, l'area presbiteriale è ampia e articolata; sopraelevata di due gradini rispetto al piano delle navate, si pone in comunicazione visiva con l'assemblea dei fedeli attraverso i luoghi eminenti della mensa d'altare e del pulpito. L'unitarietà stilistica dell'arredo liturgico è stata ottenuta col ricorso a bassorilievi ceramici di rivestimento raffiguranti scene e immagini sacre pertinenti alla liturgia quali l'Ultima Cena e i simboli iconografici dei Quattro Evangelisti. Sul fondo dell'abside domina il grande trittico della Madonna con Bambino tra i Santi Michele Arcangelo e Tommaso Apostolo; l'opera si eleva su un tramezzo murario a cui si appoggia anche la sede lignea del presidente dell'assemblea. Alla controfacciata sono addossati la bussola al centro e due confessionali ai lati.
Facciata
la facciata è tripartita da contrafforti a sezione decrescente verso l'alto; vi leggiamo chiaramente la tripartizione interna in navate di differente altezza e larghezza. Rimanda certamente allo stile gotico l'uso dell'arco ogivale che caratterizza tutte le aperture della facciata: il portale, la trifora e le nicchie cuspidate nel settore centrale; le finestre strombate con vetrate istoriate dei comparti laterali; la merlatura ad archetti ciechi su colonnine sotto gli spioventi della copertura. I contrafforti e le vetrate istoriate scandiscono verticalmente anche la superficie muraria delle fiancate laterali e dell'abside. Raffigurazioni della Madonna con Bambino e di Angeli guerrieri sono scolpite rispettivamente nella lunetta sotto l'archivolto strombato del portale e nelle nicchie sovrastanti.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970)
l'adeguamento della chiesa secondo la riforma liturgica del Concilio Vaticano II ha mirato a garantire: l'unità e la partecipazione attiva dell'assemblea; la salvaguardia dell'unicità e centralità dell'altare; la valorizzazione del luogo celebrativo dell'Eucarestia. Il presbiterio consente un agevole svolgimento dei riti e mette opportunamente in evidenza i suoi tre luoghi eminenti: la sede in legno intagliato del presidente dell'assemblea e dei ministri concelebranti; la mensa d'altare e l'ambone, rivestiti con bassorilievi ceramici isotoriati. Il crocefisso è parte eminente del complesso iconografico del presbiterio dominato dal trittico, sul fondo dell'abside, raffigurante la Vergine con Bambino, San Michele Arcangelo e San Tommaso Apostolo.
fonte battesimale - aggiunta arredo (1970)
l'imponente fonte battesimale in marmo non più in uso è esposto nella navata sinistra, all'ingresso della chiesa, per valorizzarne il valore memoriale e il messaggio spirituale. E' stato previsto un nuovo fonte con vasca quadrangolare collocato al centro di una sorta di recinto sacro, ricavato in fondo alla navata destra; si trova dunque in prossimità del presbiterio ma funzionalmente ben distinto da questo. Il battistero, anche se per la sua conformazione non risulta visibile da tutta l'assemblea, è in comunicazione spaziale ed acustica con l'assemblea riunita.
custodia eucaristica - aggiunta arredo (1970)
per la collocazione della custodia eucaristica, in fondo alla navata sinistra, il progetto di adeguamento liturgico ha tenuto conto di una sua facile individuazione, di un accesso diretto e di un ambiente raccolto e favorevole all'adorazione personale.
confessionale - aggiunta arredo (1970)
i confessionali sono ben visibili ai lati della bussola d'ingresso, addossati alla controfacciata.
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