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Alpignano
Torino
chiesa
parrocchiale
San Martino Vescovo
Parrocchia di San Martino Vescovo
pianta; facciata; prospetti laterali; Impianto strutturale; interni; presbiterio; apparato pittorico; pavimentazione; apparato liturgico; campanile
presbiterio - intervento strutturale (1980 ca.); presbiterio - aggiunta arredo (1980 ca.)
1584 - 1584(citazione preesistenze); 1686 - 1689(ampliamento antica chiesa); 1702 - 1702(celebrazioni carattere generale); 1807 - 1807(spostamento sede parrocchiale carattere generale); 1807 - 1807(adattamento campanile); 1807 - 1809(ampliamento e restauro intero bene); 1813 - 1813(ampliamento intero bene); 1841 - 1841(visita pastorale carattere generale); 1845 - 1866(stanziamenti comunali carattere generale); 1846 - 1897(manuntenzione e ampliamento intero bene); 1857 - 1857(apparato decorativo interno); 1897 - 1897(consacrazione carattere generale); 1903 - 1903(realizzazione organo); 1934 - 1934(rifacimento tetto); 1941 - 1945(realizzazione e consacrazione altare cappella della Madonna); 1951 - 1955(restauro intero bene); 1976 - 1978(realizzazione tela cappella Sacro Cuore di Gesù); 2008 - 2010(restauro organo); 2010 - 2010(restauro interno); 2011 - 2011(restauro organo e cantoria); 2012 - 2013(restauro navata centrale); 2013 - 2013(restauro portoni e bussole); 2015 - 2015(restauro facciata)
Chiesa di San Martino Vescovo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Martino Vescovo <Alpignano>
Autore (ruolo)
Gallo, Bartolomeo (realizzazione altare)
Ambito culturale (ruolo)
barocco (costruzione)
neoclassico (rifacimento facciata)
Notizie Storiche

1584  (citazione preesistenze)

Sul luogo dell'attuale Chiesa di San Martino, è citata l'esistenza di una cappella, di modeste dimensioni, dedicata a San Rocco, sede della Confraternita di Santa Croce.

1686 - 1689 (ampliamento antica chiesa)

Nel 1686 hanno inizio gli scavi delle fondazioni nuove per l'allargamento dell'edificio esistente. I lavori terminano nel 1689, con la costruzione di una navata di mt. 24x9.

1702  (celebrazioni carattere generale)

Viene celebrata la prima messa nella chiesa di San Rocco.

1807  (spostamento sede parrocchiale carattere generale)

Poiché la Parrocchia di Alpignano era in un luogo che, nel tempo, era diventato lontano dal centro dell’abitato (l'attuale Cappella dei Caduti) e poiché l’antico edificio era in cattive condizioni e necessitava di costose riparazioni, si decise di spostare la parrocchiale e di portarla nella piazza allora detta “del ballo”, nel luogo della chiesa di San Rocco. Con ordine arcivescovile dell'Arcivescovo Giacinto Della Torre, la chiesa di San Rocco diviene la nuova parrocchia con il titolo di San Martino.

1807  (adattamento campanile)

L'antica torre d'entrata del castello, risalente al XIV secolo, viene adattata per diventare la torre campanaria della nuova parrocchiale.

1807 - 1809 (ampliamento e restauro intero bene)

Vengono eseguiti lavori di ampliamento e restauro: la navata esistente viene prolungata con avanzamento della facciata, costruzione del coro, formazione dell'abside sulla navata centrale, parte della navata laterale di sinistra, sacrestia e presbiterio.

1813  (ampliamento intero bene)

Completamento della navata laterale a filo facciata, costruzione della sacrestia sul lato destro, aggiunta di quattro porte "ben solide".

1841  (visita pastorale carattere generale)

Visita pastorale di Mons. Fransoni: la chiesa si presenta a due navate di 10 trabucchi per 5.

1845 - 1866 (stanziamenti comunali carattere generale)

Vengono effettuati tre stanziamenti comunali per ingrandimento e riparazioni alla chiesa, per un totale di Lire 4.300.

1846 - 1897 (manuntenzione e ampliamento intero bene)

Sotto il rettorato del Teol. Lorenzo Mussino (che resse la parrocchia dal 1835 al 1899), si susseguono lavori per la sacrestia, navata laterale, porta grande, organo, frontone, bussola, coro, grondaie, coperture. Al Prevosto si deve l'ampliamento della chiesa, la canonica quasi triplicata di ampiezza, l'acquisto dell'immobile, sede attuale dell'oratorio parrocchiale, la biblioteca.

1857  (apparato decorativo interno)

Per volontà del Prevosto Lorenzo Mussino vengono eseguiti lavori di "miglioramento e di artistiche decorazioni". Le decorazioni si devono a Giovanni Enea Coda, allievo del Revelli, e a Pietro Spinzi, pittore lombardo.

1897  (consacrazione carattere generale)

Il 17 giugno 1897 il Vescovo di Pinerolo Mons.Rossi consacra la chiesa. A ricordo della consacrazione è posta una lapide sopra una delle porte laterali.

1903  (realizzazione organo)

Viene realizzato l'organo a canne ad opera di Achille Baldi di Torino.

1934  (rifacimento tetto)

Il parroco dichiara che il tetto versa in pessimo stato e che le infiltrazioni di acqua hanno notevolmente danneggiata la decorazione del soffitto. A spese della parrocchia vengono eseguiti i lavori di rifacimento del tetto, iniziati a luglio e conclusi nel mese di ottobre.

1941 - 1945 (realizzazione e consacrazione altare cappella della Madonna)

Come si legge nell'iscrizione sulla parete laterale, "questo altare promesso con voto alla vergine il 2 febbraio 1936 veniva innalzato nel settembre 1941 e consacrato dal card. Maurilio Fossati il 19 settembre 1945". L'altare è stato realizzato su progetto dell'ing. Bartolomeo Gallo.

1951 - 1955 (restauro intero bene)

Vengono eseguiti lavori di restauro all'interno e sulla facciata: decorazioni del cappellone, del coro, della Cappella della Madonna, graffiti e pitture, marmi, utilizzando il verde-alpi alla base dei pilastri e botticino alle lesene; la facciata viene restaurata e arricchita di quadri in mosaico.

1976 - 1978 (realizzazione tela cappella Sacro Cuore di Gesù)

Presso i locali della parrocchia viene realizzato il dipinto raffigurante l'Ultima Cena, ad opera di Adriano Trovato, collocato nella cappella del Sacro Cuore di Gesù, sul lato sinistro del presbiterio.

2008 - 2010 (restauro organo)

Dal 25 marzo 2008 al 28 novembre 2010 l'organo viene restaurato dagli organari Bartolomeo Brondino ed Enrico Vegezzi Bossi di Centallo.

2010  (restauro interno)

Restauro dei portoni e delle bussole d'ingresso; restauro apparato decorativo parietale.

2011  (restauro organo e cantoria)

Restauro dell'organo e della cantoria: la cassa dell'organo viene restaurata dal Laboratorio Arterestauro di Ugo Macerata e dal restauratore falegname Carlo Carloni; la tenda dell'organo è opera del Centro Restauro Tessile di Simona Morales; la volta e la lunetta centrale sono opera del Laboratorio Carla Galli e del Laboratorio Artistico di Valentina Mauro e Simona Vottero di Caselle Torinese.

2012 - 2013 (restauro navata centrale)

Restauro apparato pittorico della volta centrale.

2013  (restauro portoni e bussole)

Restauro del portone centrale, dei due portoni laterali e delle relative bussole d'ingresso.

2015  (restauro facciata)

Restauro conservativo della facciata.
Descrizione

La chiesa parrocchiale è sita nel centro storico di Alpignano, a sud del fiume Dora Riparia. L'edificio è libero su tutti i fronti, collegato a nord con i locali parrocchiali, nonché prospiciente il cortile interno; la facciata è rivolta ad ovest. La chiesa ha pianta rettangolare a tre navate: la navata centrale è suddivisa in sei campate, coperte da volte a botte unghiate, e conclusa con abside semicircolare, coperta da semicupola a tre spicchi; le navate laterali si compongono di sette campate, di cui le prime quattro voltate a vela, le ultime tre coperte da volte a botte, a destra, e botte unghiate a sinistra. Il presbiterio è collocato nella quinta campata della navata centrale, con altare storico in marmo e crocifisso ligneo settecentesco. Il presbiterio è affiancato da cappelle, poste nelle ultime campate delle navate laterali: a sinistra si trova la cappella feriale, intitolata al Sacro Cuore di Gesù, a destra la cappella dedicata alla Madonna. Sulla parete di controfacciata si trova una cantoria lignea, ove è collocato l'organo a canne costruito da Achille Baldi. La volta della navata centrale presenta ricco apparato decorativo ottocentesco, con medaglione centrale raffigurante la Vergine e i due patroni di Alpignano San Giacomo e San Martino. L'edificio ha struttura in muratura portante, intonacata sia internamente che esternamente. Il tetto è a falde, con struttura lignea e manto di copertura in coppi. La facciata è a ordini sovrapposti, raccordati da volute insistenti sulle navate laterali, e conclusa con timpano triangolare. Centralmente si apre il portone d'ingresso, riquadrato da cornice lapidea; due portoni, più piccoli, anch'essi riquadrati da cornici, si aprono in corrispondenza delle navate laterali. Nell'ordine superiore sono presenti tre mosaici, raffiguranti il Buon Pastore al centro, angeli ai lati; al di sopra dei mosaici sono posti timpani triangolari. Al centro del timpano di facciata un medaglione polilobato riquadra il mosaico raffigurante il Dio Padre. Nel piazzale della chiesa, in posizione distaccata da essa, si trova la torre campanaria, di proprietà comunale; essa si eleva su quattro piani, con pianta a base quadrata, in muratura mista a vista. La cella campanaria si apre su tutti i lati con bifore. La chiesa presenta buono stato conservativo e di manutenzione sia interno che esterno.
pianta
La chiesa ha pianta rettangolare, suddivisa in tre navate. La navata centrale si compone di sei campate e termina con abside semicircolare; le navate laterali sono composte da sette campate, di cui le ultime tre, ai lati del presbiterio, occupate da cappelle.
facciata
La facciata è rivolta ad ovest. Presenta ordini sovrapposti, raccordati da volute insistenti sulle navate laterali, e conclusa con timpano triangolare. Gli ordini sono suddivisi da trabeazioni a doppia cornice. La facciata è verticalmente suddivisa in cinque campi da sei paraste; le paraste, a livello della trabeazione, risultano accoppiate. In posizione assiale si apre il portone d'ingresso, in legno a due battenti; al di sopra dell'ingresso è posta una lapide commemorativa, con incisa l'iscrizione "TEMPLUM HOC ERECTUM - A CONFRATERNITATE SANCTAE CRUCIS - L.MUSSINO PRAEP AMPLIAVIT - J.VITROTTI PRAEP EXORNANDUM CURAVIT - A.D. MCMLV - J.BAPTISTA ROSSI EP CONSECRAVIT". In corrispondenza delle navate laterali si aprono due ulteriori ingressi, più piccoli di quello principale, anch'essi in legno a due battenti. Le tre aperture sono riquadrate da cornici in pietra. Nell'ordine superiore sono presenti tre mosaici, riquadrati da cornici e sormontati da timpani triangolari: nel campo centrale è raffigurato il Buon Pastore, ai lati due angeli. I campi alle estremità sono conclusi con volute. Al centro del timpano, entro medaglione polilobato, è raffigurato a mosaico il Dio Padre. La facciata presenta finitura ad intonaco, tinteggiata con cromie rosate, con tonalità chiara per gli sfondati, più scure per gli elementi architettonici in rilievo; alla base è presente una zoccolatura in pietra.
prospetti laterali
I prospetti individuano la conformazione volumetrica dell'edificio, con la navata centrale più alta delle laterali. Il cleristorio si eleva al di sopra degli spioventi che coprono le navate laterali; su di esso si aprono finestre rettangolari sul solo lato sud. Sulle navate laterali si aprono finestre a lunetta; la navata nord ha altezza maggiore di quella a sud, con finestre rettangolari che si aprono anche al livello superiore. I prospetti sono tinteggiati sul solo lato nord, con la stessa tonalità della facciata; il lato sud è intonacato, con parti di lesene e di cornici lasciate in muratura a vista.
Impianto strutturale
L'edificio ha struttura in muratura portante, intonacata sia internamente che esternamente. La navata centrale è coperta da volte a botte unghiate, l'abside da semicupola a tre spicchi; le navate laterali sono coperte da volte a vela in corrispondenza delle prime quattro campate, mentre le ultime due da volte a botte semplice sulla navata destra, unghiate a sinistra. Il tetto è a falde, con struttura lignea e manto di copertura in coppi.
interni
La navata centrale presenta dimensioni in larghezza e altezza maggiori rispetto le laterali. Le navate laterali si aprono sulla centrale mediante arcate impostate su pilastri. Il volume della navata centrale è verticalmente diviso da una alta trabeazione che corre lungo il perimetro, interrotta sulla parete di controfacciata. Le campate sono tra loro divise da arconi, impostati sulla trabeazione e su paraste, accoppiate in corrispondenza delle ultime due campate e dell'abside. La navata sul lato sinistro termina con la cappella feriale, dedicata al Sacro Cuore di Gesù. La cappella si compone di tre campate, di cui la prima (quinta campata) affaccia sul presbiterio mediante balaustra marmorea; sulla parete opposta è collocata una grande tela, realizzata da Adriano Trovato negli anni settanta del Novecento, raffigurante l'Ultima Cena. Sulla parete di testata è collocato un altare in legno, dipinto finto marmo, rialzato di un gradino e separato dalla restante aula con balaustra in marmo; al di sopra dell'altare, entro nicchia, è collocata la statua del Sacro Cuore di Gesù. La navata sul lato destro termina con la cappella della Madonna. La cappella, come quella opposta, si compone di tre campate, di cui la prima affaccia sul presbiterio; ma, a differenza dell'altra, ha dimensioni in larghezza inferiore. Sulla parete di testata è collocato l'altare, con dossale in marmo, al cui centro è ricavata una nicchia con statua della Madonna, opera di Stefano Maria Clemente. Nella prima campata della navata sinistra, al centro di una grande nicchia semicircolare, è posta una statua di San Giacomo, patrono di Alpignano. Sulla parete di controfacciata è presente una cantoria lignea, occupata dall'organo a canne. Tra la terza e quarta campata della navata centrale, sul lato sinistro, è posto un pulpito ligneo, con accesso dalla navata laterale mediante scala curvilinea, anch'essa in legno.
presbiterio
Il presbiterio è collocato nella quinta campata, rialzato di due gradini rispetto all'aula e da essa parzialmente separato mediante balaustra in marmo. Al termine della quinta campata si trova l'altare storico, in marmo, affiancato da due passaggi architravati, sormontati da statue di angeli. Sull'altare è posto il tabernacolo. Al di sopra dell'altare è posizionato un Crocifisso in legno settecentesco, realizzato dallo scultore Carlo Giuseppe Plura. Dietro l'altare, nell'area absidale, è collocato un coro ligneo. La finestra nel catino absidale è chiusa da vetrata artistica raffigurante San Martino a cavallo.
apparato pittorico
Le superfici verticali presentano finitura decorativa a tinta unita, nella tonalità rosate utilizzate per la facciata, con cornici ed elementi in rilievo di colore bianco. Le paraste sono decorate con elementi a motivo geometrico-floreale, di colore bianco; motivo similare è riproposto per le pareti dell'intera area presbiteriale e absidale, nonché per le campate occupate dalle cappella laterali. La fascia centrale della trabeazione della navata centrale è di colore rosso, con elementi decorativi in rilievo dorati. Le volte della navata centrale sono riccamente decorate, nelle cromie dei gialli e dei beige, con elementi floreali e geometrici, nonché elementi ecclesiastici e simboli biblici; nel medaglione centrale della volta, sono rappresentanti la Vergine e i due patroni di Alpignano San Giacomo e San Martino. In corrispondenza delle unghie del cleristorio, sul lato sinistro, sono presenti trompe l'oeil raffiguranti finestre.
pavimentazione
La navata centrale, quelle laterali e l'area absidale presentano pavimentazione in bargioline; l'area occupata dal presbiterio ha pavimentazione in marmi policromi.
apparato liturgico
L'assemblea è ordinata in panche a battaglione conformemente al volume dell'aula e al suo orientamento. Lungo le navate laterali sono presenti due confessionali lignei: uno nella prima campata a destra, l'altro nella seconda campata a sinistra. Un terzo confessionale è presente nella cappella feriale, al di sotto della tela dell'Ultima Cena.
campanile
La torre campanaria, di proprietà comunale, è distaccata dalla chiesa, collocata all'ingresso della piazza, sul lato sinistro. Presenta pianta a base quadrata, con lesene angolari e cornici in laterizio di mattoni pieni, mentre le specchiature sono in muratura mista a vista. Si eleva su quattro piani, con registri divisi da cornici aggettanti: il basamento è in parte intonacato; sul secondo registro si aprono delle monofore centrali su tutti i lati; sul registro superiore sono posti, a lati alterni, i quadranti dell'orologio; l'ultimo registro è costituito dalla cella campanaria, aperta su tutti i lati con bifore.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1980 ca.)
Rimozione parziale della balaustra.
presbiterio - aggiunta arredo (1980 ca.)
Aggiunta di nuovi arredi, mensa, ambone e sedie del celebrante, posizionati in corrispondenza del presbiterio storico, di fronte all'altare originario. La mensa è in legno; l'ambone è costituito da un leggìo in legno su basamento centrale; tre sedie sono anteposte all'altare storico, in legno dorato con seduta e schienale in velluto rosso.
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