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Pian Belfè
Ala di Stura
Torino
cappella
sussidiaria
San Vito
Parrocchia di San Nicola Vescovo
pianta; facciata; prospetti laterali; Impianto strutturale; interni; presbiterio; apparato liturgico; campanile
nessuno
XVIII - XVIII(costruzione intero bene); 1769 - 1769(visita pastorale intero bene); 1866 - 1866(testimonianza grafica intero bene); 1985 - 1985(relazione storica intero bene); 1985 - XXI inizi(apparato iconografico interno); XXI inizi - XXI inizi(realizzazione soffitto interno )
Cappella di San Vito
Tipologia e qualificazione cappella sussidiaria
Denominazione Cappella di San Vito <Pian Belfè, Ala di Stura>
Ambito culturale (ruolo)
architettura alpina (costruzione)
Notizie Storiche

XVIII  (costruzione intero bene)

Non si conosce la data precisa della costruzione della cappella, ma studi storici tendono a ricondurre l'intero edificio al XVIII secolo. Data la sua conformazione a pianta rettangolare di ridotte dimensioni e viste le sue caratteristiche costruttive come la struttura in muratura di pietra, il fronte a capanna e il tetto a doppia falda con manto in lastre irregolari, l'edificio può essere ricompreso tra gli esempi tipici di cappelle pastorali presenti nelle Valli di Lanzo.

1769  (visita pastorale intero bene)

Nella sua relazione di visita, l'arcivescovo Luserna Rorengo di Rorà citò la cappella di "San Vito Martire in Belfè , con immagine di San Vito dipinta sul muro, con altare dipinto in luogo di pallio, con paramenti decenti, con un atrio satis decens sull'ingresso".

1866  (testimonianza grafica intero bene)

Nelle mappe del Catasto Rabbini l'edificio è rappresentato nella sua conformazione attuale a pianta rettangolare, sito nella località denominata Belfè.

1985  (relazione storica intero bene)

La cappella, oggetto di studi storici sui numero si ex-voto posti al suo interno, è così descritta: "presenta sia all'esterno che all'interno la struttura originaria e non ha subito rimaneggiamenti", contrariamente a numerosi altri esempi di edifici religiosi in Valle.

1985 - XXI inizi (apparato iconografico interno)

La cappella presentava più di un centinaio di ex voto dipinti, la cui datazione, nella maggior parte dei casi, andava dalla seconda metà del XVIII secolo alla prima metà del XIX, pochi quelli della seconda metà dell'Ottocento e ancor meno quelli di inizi Novecento. I soggetti dei quadri si riferivano, salvo qualche eccezione, a guarigioni da malattie e oranti. Tutto l'apparto iconografico venne trafugato agli inizi del XXI secolo.

XXI inizi  (realizzazione soffitto interno )

Viene realizzato soffitto in perlinato di legno a copertura dell'aula interna della cappella.
Descrizione

La cappella si trova nella frazione di Belfè, a 1280 metri s.l.m., rivolta verso la valle e verso i santuari di Santa Cristina e la cappella di San Giacomo di Moia nel territorio di Ceres. E' raggiungibile attraverso una strada sterrata che sale dalla stazione di partenza della seggiovia che conduce agli impianti sciistici in quota, prima di entrare in Ala di Stura. La cappella sorge isolata rispetto agli edifici circostanti, con facciata rivolta a est. Il fronte è a capanna, sull'asse centrale è collocata la porta di ingresso affiancata da due finestre rettangolari. Al centro del prospetto è presente un'apertura rettangolare. La struttura portante è in muratura di pietra intonacata, sia sul lato interno che esterno. La copertura, a doppia falda, presenta orditura in legno e manto in lastre di pietra irregolari, le "lose". E' presente campaniletto, a base rettangolare, che si eleva dalla falda di copertura, posto in corrispondenza dello spigolo sud-es della struttura. Anch'esso è realizzato in muratura di pietra intonacata e alla sommità presenta cella campanaria aperta su due lati. Non si riscontrano dissesti, ma unicamente alcune fessurazioni in corrispondenza della facciata e della parete di fondo, all'interno. Vengono rilevati alcuni fenomeni di degrado causa l'umidità parietale. L'edificio presenta nel complesso un discreto stato di conservazione. La cappella è officiata in occasione della festa dell'intitolazione.
pianta
L'edificio ha pianta rettangolare ad aula unica.
facciata
Il fronte è a capanna: sull'asse centrale è collocata la porta di ingresso, in legno a un battente, affiancata da due finestre rettangolari, anch'esse in legno a un battente e corredate da grate in ferro. Al centro del prospetto è posizionata un'apertura rettangolare, con serramento ligneo. La superficie presenta finitura ad intonaco liscio, tinteggiato di bianco, sono evidenti fenomeni di degrado. Ai lati dell'ingresso sono posizionate due sedute in muratura di pietra.
prospetti laterali
I prospetti laterali e la parete di fondo sono realizzati in muratura di pietra e rifiniti in intonaco grezzo, lasciando intravedere in alcuni punti la tessitura muraria sottostante. La parete laterale sinistra presenta un'apertura rettangolare, posta in corrispondenza della sacrestia.
Impianto strutturale
La struttura portante è in muratura di pietra intonacata, sia sul lato interno che esterno. La copertura, a doppia falda, presenta orditura in legno e manto in lastre di pietra irregolari, le "lose". All'interno l'aula è coperta da soffitto in perlinato di legno
interni
Le superfici verticali interne sono trattate ad intonaco liscio e tinteggiate di colore bianco. La pavimentazione è realizzata in assito di legno.
presbiterio
Il presbiterio risulta rialzato di un gradino rispetto alla restante parte dell'aula, ed è separato dall'assemblea mediante balaustra a colonnine in legno. L'altare storico è a gradini in muratura con paliotto frontale dipinto a motivi floreali e con al centro la Croce. Sulla parete di fondo è presente dipinto murale raffigurante la Vergine col Bambino e ai lati San Vito e Sant'Antonio Abate. Ai lati dell'altare sono collocate due aperture rettangolari, coperte da tende, che mettono in collegamento con uno spazio retrostante, a base rettangolare, adibito a sacrestia.
apparato liturgico
L'assemblea è ordinata in panche a battaglione conformemente al volume dell'aula e al suo orientamento.
campanile
E' presente campaniletto, a base rettangolare, che si eleva dalla falda di copertura, posto in corrispondenza dello spigolo sud-es della struttura. Ha struttura in muratura di pietra intonacata e alla sommità presenta cella campanaria con aperture rettangolari su due lati contrapposti.
Adeguamento liturgico

nessuno
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