chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Dozza Imola chiesa sussidiaria B.V. Addolorata della Pianta Parrocchia di Santa Maria del Carmine Impianto strutturale; Facciata; Coperture; Abside presbiterio - aggiunta arredo (anni 70-80 del 1900) XIV - XIV(preesistenza chiesa); 1742 - 1742(restauro chiesa); 1784 - 1784(costruzione chiesa)
Chiesa della Beata Vergine Addolorata della Pianta
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa della Beata Vergine Addolorata della Pianta <Dozza>
Altre denominazioni
B.V. Addolorata della Pianta
Ambito culturale (ruolo)
architettura barocca (costruzione chiesa)
Notizie Storiche
XIV (preesistenza chiesa)
vanta antichissime origini, risalenti al 1300, datazione sicura grazie alla lapide sepolcrale che era posta davanti all'altare maggiore e che indicava il 1321.
1742 (restauro chiesa)
subisce interventi di restauro su ordine del vescovo d'Imola Marelli.
1784 (costruzione chiesa)
l'edificio viene nuovamente eretto, sui resti del precedente tempio trecentesco, con interventi, fra gli altri di Cosimo Morelli.
Descrizione
a fianco della via Medesano, che congiunge la via Emilia alla San Vitale, è ubicata la chiesa dedicata alla Vergine della Pianta, titolazione che risale solo alla metà del XVI secolo, benché il più antico edificio risalga al XIV secolo. Tale datazione risulta certa in virtù della lapide posta davanti all'altare maggiore che indicava il 1321. La chiesa è stata tenuta per cinque secoli dagli agostiniani, che dopo essere stati incorporati con quelli di Imola, l'hanno lasciata ad un cappellano del clero secolare. Nel 1742 il tempio ha subito interventi di restauro, su ordine del vescovo di Imola Marelli, per poi essere nuovamente innalzato nel 1784. L'attuale costruzione, in stile barocco, ben visibile all'interno, è ampia ed alta, si presenta a volto reale e con cappelle tutte dipinte, dotate di altari laterali oltre al maggiore in scagliola marmorizzata. Nell'unica navata della chiesa, sono poi collocati dodici banchi dell'erede della contessa Bolognini del 1785, caratterizzati da uno stemma con due cavalli rampanti. L'interno è contraddistinto da colonne con capitelli di ordine ionico che sorreggono un'arcata attraverso cui si accede al presbiterio, rialzato di alcuni gradini rispetto al piano dei fedeli. Di notevole pregio è un quadro del XVII secolo, oggetto di grande venerazione, in cui è rappresentata la Vergine che tiene nel grembo il Cristo morto: autore dell'opera è Girolamo Contoli, dipinto che ha sostituito una tela precedente con la stessa raffigurazione. La chiesa è dotata anche di un campanile a forma di medaglia, con due campane, integrato nella struttura dell'edificio.
Impianto strutturale
l'edificio si presenta in mattoni a vista.
Facciata
a salienti, in mattoni a faccia vista e non intonacata, è ripartita su due livelli da un cornicione centrale che separa il portale in legno dalla finestra di forma rettangolare.
Coperture
caratterizzate da volte a botte.
Abside
a pianta rettangolare, sormontata da una cupola, interamente decorata.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (anni 70-80 del 1900)
permane il vecchio altare a muro in marmo e ne viene aggiunto un altro, di fattura lignea, orientato verso il popolo.