chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Riolo Terme Imola chiesa parrocchiale S. Stefano d. e m. S. Martino v. Parrocchia dei Santi Stefano e Martino della Costa Facciata; Pianta; Coperture; Campanile presbiterio - aggiunta arredo (1998) XII - XII(preesistenza chiesa); 1627 - 1627(rifacimento battistero); 1690 - 1690(ricostruzione chiesa); 1880 - 1883(costruzione campanile); 1950 - 1950(restauro chiesa)
Chiesa dei Santi Stefano e Martino della Costa
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa dei Santi Stefano e Martino della Costa <Riolo Terme>
Altre denominazioni
S. Stefano d. e m. S. Martino v.
Ambito culturale (ruolo)
architettura contemporanea (costruzione chiesa)
Notizie Storiche
XII - XII (preesistenza chiesa)
l'attuale tempio deriva dall'unione di due chiese antiche: S. Martino di Gallisterna, risalente appunto al XII secolo, e S. Stefano di Paganico.
1627 (rifacimento battistero)
costruito nel 1583 e andato distrutto nel 1599, viene riedificato nel 1627.
1690 (ricostruzione chiesa)
l'edificio attuale viene nuovamente eretto sul finire del XVII secolo e viene ampliato di coro e presbiterio.
1880 - 1883 (costruzione campanile)
è mons. Bagnara a finanziarne l'edificazione, ultimata nell'arco di tre anni.
1950 (restauro chiesa)
fortemente danneggiata in seguito alla seconda guerra mondiale, subisce interventi di restauro.
Descrizione
la chiesa dedicata ai santi Stefano e Martino, è situata in via Costa Vecchia nella località di Borgo Rivola ed è il risultato dell'unione di due vecchie chiese, quella intitolata a San Martino di Gallisterna e a Santo Stefano di Paganico, risalente al XII secolo. Tale appellativo permane fino al XVI secolo, quando inizia a essere denominata della Costa. Il vecchio tempio aveva una navata laterale con diversi altari eretti in onore di Sant'Antonio Abate e di Santa Maria di Mirolo; era interamente affrescato e l'altare maggiore era collocato sotto una volta dipinta. L'edificio attuale, con facciata rivolta ad ovest, viene ricostruito a volta nel 1690 e ampliato di coro e presbiterio. Misura 23x6,80 metri e presenta cinque altari: il primo dedicato a San Filippo Neri, con un quadro appartenente alla scuola bolognese, il secondo alla Beata Vergine del Rosario; in questa cappella vi è una statua raffigurante la Madonna stessa. L'altare maggiore, di scagliola, ha le mensole e il tabernacolo provenienti dalla soppressa chiesa di San Giuliano di Imola ed è sovrastato da una tela che rappresenta il martirio di Santo Stefano. Il quarto altare è intitolato a San Martino, mentre il quinto alla Natività della Vergine e presenta un quadro con cornice dorata. La chiesa, la cui struttura è in muratura in sasso, ha un'abside poligonale e un interno intonacato di azzurro, fatta eccezione per gli elementi decorativi, come gli archi, il cornicione e le paraste, che sono tinteggiati di bianco.
Facciata
intonacata e tinteggiata di colore giallo, scandita da quattro paraste tinteggiate di grigio. Ha un frontone triangolare con trabeazione e un portone centrale arricchito da una cornice grigia. Non sono presenti finestre ma vi sono due elementi concavi simmetrici e una finta cornice sopra al portale.
Pianta
rettangolare, con una sola navata.
Coperture
caratterizzate da volte a botte e nello specifico due delle volte della navata centrale, sono contraddistinte da unghie.
Campanile
a base quadrata e interamente intonacato, è collocato in fondo alla chiesa, sul lato destro. E' dotato di quattro campane fuse dalla ditta Brighenti di Bologna.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1998)
permane il vecchio altare a muro e ne viene aggiunto un altro, utilizzando la pietra antica d'altare quattrocentesca, rinvenuta durante la ristrutturazione della chiesa medesima.