chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Fano Fano - Fossombrone - Cagli - Pergola chiesa sussidiaria San Cristoforo Parrocchia di San Cesareo Struttura presbiterio - aggiunta arredo (1970); fonte battesimale - aggiunta arredo (1970) 1290 - 1290(preesistenze intero bene); XIV - XIV(preesistenze intorno); 1738 - 1751(preesistenze intorno)
Chiesa di San Cristoforo
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di San Cristoforo <Fano>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (costruzione)
Notizie Storiche
1290 (preesistenze intero bene)
l'ex chiesa parrocchiale di San Cristoforo non consente una precisa datazione per i rimaneggiamenti subiti all'interno e all'esterno, l'ultimo alquanto dozzinale. Comunque l'origine è antichissima; risulta da fonti archivistiche che la pieve di "S. Christophori de Castellari" era attiva già nel 1290. Anche in questo luogo la comunità cristiana aveva dato vita ad una confraternita: quella del Rosario; ne è testimonianza la tela seicentesca con la Vergine incornicita dai Misteri.
XIV (preesistenze intorno)
Magliano è ubicato tra le valli del Torrente Arzilla e del fiume Metauro, a 173 metri di quota. E' un minuscolo centro delle colline fanesi, posto tra Monte Giove e San Cesareo. La struttura del piccolo nucleo abitato è rimasta immutata nel corso del Novecento perchè la sua posizione collinare e decentrata non ha consentito alcuno sviluppo, nemmeno nel secondo dopoguerra. Il toponimo di origine prediale (fundus Manlianus, da Manlius) attesta l'antichità della frequentazione del luogo. La Villa, costituita da una dozzina di case e dalla chiesa, esisteva anche nel medioevo: nel secolo XIV il luogo è menzionato come Castrum Magliani, quindi doveva essere fortificato come lo erano i vicinissimi castelli di Carignano e di Beltrame.
1738 - 1751 (preesistenze intorno)
l'oratorio di San Francesco di Paola, costruito nel 1738 nel territorio di Magliano dal Capitano Giuseppe Tomassini, di famiglia nobile fanese e napoletana, non esiste più: sul posto c'è un'edicola di recente fattura, abbandonata e con la nicchia vuota. La statua del Santo, in origine posta nell'oratorio, è oggi collocata nella chiesa di San Cristoforo insieme alla lapide che ricorda il legato di messe (1751).
Descrizione
la chiesa sorge su una piccola altura circondata da alberi. E' un modesto edificio senza pregi architettonici, che attualmente si trova in un cattivo stato di conservazione dovuto a localizzati problemi di umidità di risalita e di infiltrazioni d'acqua dal tetto. Sul retro un volume a due piani, restaurato di recente, ospita i locali della ex canonica, oggi adibita a luogo di accoglienza. Al fianco destro della chiesa è addossata una costruzione più bassa, lasciata allo stato grezzo; sullo stesso lato si erge il campanile a vela. La chiesa ha muratura portante in mattoni rivestiti con intonaco civile. La facciata è caratterizzata unicamente dal profilo a capanna e dalla presenza di uno stilizzato portale d'ingresso. L'interno è a navata unica di forma rettangolare coperta da un controsoffitto piano che cela alla vista le capriate lignee del tetto. Sulla parete destra, in prossimità dell'ingresso, si aprono la nicchia del fonte battesimale e una cappella. Lungo la navata, addossate alle pareti, si allineano due file di banchi, volte verso il luogo eminente della celebrazione eucaristica. Il presbiterio è compreso nel confinato spazio di una piccola pedana in muratura, sopraelevata di un gradino rispetto all'aula. L'arredo è essenziale; punto focale è la mensa d'altare in marmo, a forma di tronco di piramide rovesciata. La stessa pietra è stata usata come rivestimento della parete di fondo, al centro della quale è murato il tabernacolo del Ss. Sacramento, ben visibile a tutta l'assemblea riunita. La luce naturale proviene da tre finestre con infissi in legno che si aprono sul fianco sinistro della navata.
Struttura
la chiesa ha muratura portante in mattoni rivestiti con intonaco civile. All'interno il controsoffitto piano cela alla vista le capriate di legno che sorreggono il tetto. Il manto di copertura è in coppi.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1970)
il presbiterio è compreso nel confinato spazio di una piccola pedana in muratura, sopraelevata di un gradino rispetto all'aula. L'arredo è essenziale; punto focale è la mensa d'altare in marmo, a forma di tronco di piramide rovesciata. La stessa pietra è stata usata come rivestimento della parete di fondo, al centro della quale è murato il tabernacolo del Ss. Sacramento, ben visibile a tutta l'assemblea riunita. In evidenza anche il Crocifisso appeso al di sopra del tabernacolo.
fonte battesimale - aggiunta arredo (1970)
il fonte è collocato, secondo tradizione, in prossimità dell'ingresso della chiesa come miglior spazio per il sacramento che introduce nella comunità cristiana.