chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Bellocchi Fano Fano - Fossombrone - Cagli - Pergola chiesa sussidiaria San Sebastiano Parrocchia di San Sebastiano Facciata; Pianta; Coperture; Elementi decorativi presbiterio - intervento strutturale (2012) XI - 1502(preesistenze intero bene); XIX - XIX(costruzione intero bene); 1925 - 1925(ampliamento intero bene); 1926 - 1926(decorazione presbiterio); 2010 - 2012(restauro intero bene)
Chiesa di San Sebastiano
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di San Sebastiano <Bellocchi, Fano>
Altre denominazioni
Chiesa di San Sebastiano vecchia
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (costruzione)
Notizie Storiche
XI - 1502 (preesistenze intero bene)
la chiesa è situata nella frazione fanese di Bellocchi conosciuta storicamente come Villa Bellocchiorum (villa dei Bellocchi), dal nome della nobile famiglia fanese che aveva in questo luogo molti terreni. La chiesa originaria, precedente quella ottocentesca, fu costruita sul fondo Albignani, di proprietà dei Bellocchi, e consacrata nel 1502. La chiesa cinquecentesca, a sua volta, sorgeva in prossimità di un'altra e più antica chiesa, sempre dedicata a San Sebastiano, risalente all'XI secolo. A questo edificio sono riconducibili frammenti di fregi in arenaria che nel Cinquecento vennero murati nella facciata della nuova chiesa e che oggi, invece, sono conservati nella moderna parrocchiale di San Sebastiano. Si tratta di bassorilievi raffiguranti motivi zoomorfi e fitomorfi tipici di quell'arte figurativa ampiamente diffusa dagli scultori comacini nei secoli XI-XII.
XIX (costruzione intero bene)
la vecchia chiesa parrocchiale di San Sebastiano nella struttura odierna risale all'Ottocento. Fu costruita in muratura mista di laterizi e pietre squadrate.
1925 (ampliamento intero bene)
negli anni 1925-26 la chiesa è stata oggetto di diversi interventi come ricorda una lapide in marmo presente in sito. In particolare, nel 1925 l'aula fu ampliata con la costruzione dell'abside "per concorde volontà e contributo del parroco e del popolo".
1926 (decorazione presbiterio)
nel 1926 il sacerdote Luigi Betti di Mondavio fece decorare il catino absidale dal pittore ferrarese Guido Cavazzini con un dipinto murale raffigurante il Martirio di San Sebastiano.
2010 - 2012 (restauro intero bene)
recentemente si è intervenuti sull'edificio con una serie di opere volte in primo luogo a realizzare il consolidamento statico dell'abside e il rifacimento della copertura. Si è proceduto inoltre a rinnovare tutti gli intonaci interni ed esterni, esclusa la facciata, a ricucire le fessurazioni esistenti e a realizzare un cordolo tirante alla sommità delle strutture murarie. Il progetto architettonico ha previsto anche il rifacimento di tutti gli impianti: sanitario, elettrico e di riscaldamento.
Descrizione
la chiesa, affacciata direttamente lungo la via principale dell'abitato, presenta una pianta trapezioidale per la non ortogonalità dell'asse longitudinale con la strada. Il volume della chiesa è stretto a sud-est dal volume a due piani dell'ex canonica e a nord-ovest da alcuni locali accessori a un piano che costituiscono con la chiesa un'unica particella catastale. Sul retro, in corrispondenza del maschio murario che separa l'aula liturgica dall'abside, si erge un campanile con struttura a L in mattoni. La facciata a capanna si caratterizza per il paramento in mattoni e il portale modanato originario sormontato da un occhio centrale vetrato di più recente fattura. L'aula liturgica è a una sola navata con due cappelle laterali, una per lato, collocate in fondo prima dell'abside a pianta semicircolare.
Facciata
la facciata è l'unica parte della chiesa con paramento in mattoni faccia a vista. Delimitata lateralmente da due lesene angolari a tutta altezza, si caratterizza nella sua sostanziale semplicità per la presenza di un portale modanato e coronato da una tettoia di breve sporgenza, appoggiata su mensole a volute. Sia il portale che la tettoia sono realizzati in laterizio. Sopra il portale corre un corso di mattoni a sbalzo a simulare un sottile marcapiano che divide in due la superficie della facciata. Nella parte superiore, al centro, troviamo un'apertura a occhio finestrata, caratterizzata da un anello interno in arenaria lavorato a bassorilievo e da una cornice circolare più esterna in laterizio. La facciata si conclude con un frontone compreso tra un cordolo triangolare in cemento e una cornice in laterizio. Al centro del timpano si apre una finestra cruciforme.
Pianta
all'aula liturgica si accede dalla strada superando tre gradini antistanti il portale. Si sviluppa in senso longitudinale e consiste di una sola navata che si apre verso il fondo in due cappelle laterali poco profonde, una per lato, immediatamente precedenti l'area absidale. La cappella di sinistra è preceduta da una cantoria in cemento armato realizzata nel 1925, con l'arco d'ingresso a parete tamponato nel 2011. La navata è separata dall'abside da un gradino e da un finto arco sorretto da due colonne in cemento su basamento, con capitelli decorati con motivi fitomorfi. L'abside ha pianta semicircolare e termina con un catino absidale dipinto ma esternamente non se ne percepisce la geometria del volume in quanto è compresa nel parallelepipedo murario del resto dell'edificio. Al centro dell'abside è presente un altare in muratura dipinto a finto marmo.
Coperture
la copertura è stata completamente rifatta, durante i lavori di restauro del 2010-2012, sostituendo la vecchia struttura fatiscente con un sistema a capriate e un nuovo manto in coppi. Internamente gli elementi lignei e le pianelle di recupero sono stati lasciati e a vista.
Elementi decorativi
sulla parete sinistra della navata, a metà altezza, si trova una cantoria in cemento armato del 1925 sostenuta da mensole a volute. Il dipinto murale del catino absidale raffigura il Martirio di San Sebastiano.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (2012)
per ampliare l'area presbiteriale e consentire un agevole svolgimento delle funzioni liturgiche si è provveduto alla rimozione delle balaustre.