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Monticiano
Siena - Colle di Val D'Elsa - Montalcino
chiesa
sussidiaria
Natività di Maria
Parrocchia di San Michele Arcangelo a Iesa
Pianta; Coperture; Struttura
nessuno
XVI sec. - XVI sec.(costruzione intero bene); 1821 - 1821(testimonianza intero bene); 1858 - 1858(restauro intero bene)
Chiesa della Natività di Maria
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa della Natività di Maria <Monticiano>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

XVI sec.  (costruzione intero bene)

Dall'analisi dei caratteri tipologici e dal tipo di produzione di affreschi, si può far risalire la chiesa al XVI secolo.

1821  (testimonianza intero bene)

Nel Catasto Particellare Toscano del 1821, nel luogo dell'attuale edificio è presente una chiesa. Dall'esame delle particelle dei terreni circostanti la chiesa (rimaste sostanzialmente quasi invariate fino alla data della mappa catastale del 1940) si può presumere che essa coincida con la chiesa attuale. Comunque, al 1821, la chiesa non risulta immediatamente prospiciente la strada, la quale può presumibilmente aver subito in seguito una variazione del tracciato.

1858  (restauro intero bene)

Una lapide all'interno testimonia il restuaro effettuato nel 1858.
Descrizione

L'edificio sacro della Natività di Maria è anche conosciuta come "chiesa del Castello di Tocchi", proprio per la sua localizzazione geografica. Esternamente è molto semplice e non lascia nemmeno intuire la sua funzione, se non fosse per un elemento sporgente riconducibile all'abside, o per meglio dire alla nicchia interna. L'edificio è esternamente intonacato, con copertura a capanna: si accede dal fianco sinistro da una porta rettangolare, ma permane il segno di un grande arcone in laterizio. Internamente è a pianta rettangolare, ad aula unica, con un arcone a sesto acuto che scandisce lo spazio. La piccola chiesa non lascia supporre dall'aspetto modesto dell'esterno la bella decorazione pittorica che la arricchisce all'interno. Nella lunetta sopra l'altar maggiore è raffigurata la "Madonna col Bambino tra Santa Lucia e un Santo re"; a fianco del gruppo centrale sono raffigurati "San Rocco" a sinistra e "Sant'Antonio Abate" a destra. Sebbene alterate dagli interventi di restauro, le pitture rivelano una notevole qualità compositiva che rimanda alla produzione senese di fine Cinquecento. Due lapidi testimoniano due eventi: una ricorda la terribile pestilenza che invase le campagne toscane intorno al 1630 e che lasciò indenni gli abitanti di Tocchi. L'altra attesta il restauro dell'edificio effettuato nel 1858.
Pianta
L'impianto è ad aula unica rettangolare.
Coperture
La copertura, a capanna, è in travi di legno e mezzane in laterizio.
Struttura
La struttura è in muratura portante continua.
Adeguamento liturgico

nessuno
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