chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Piobbico
Urbino - Urbania - Sant'Angelo in Vado
chiesa
parrocchiale
S. Maria in Val d'Abisso
Parrocchia di San Maria in Val d'Abisso
Coperture; Struttura
presbiterio - intervento strutturale (1972)
1000 - 1063(costruzione intero bene); 1478 - 1489(passaggio di proprietà intero bene); 1850 - 1850(ampliamento intero bene ); 1972 - 1975(restauro intero bene )
Chiesa di Santa Maria in Val d'Abisso
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria in Val d'Abisso <Piobbico>
Altre denominazioni S. Maria in Val d'Abisso
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (costruzione)
maestranze marchigiane (ampliamento )
maestranze marchigiane (restauro)
Notizie Storiche

1000 - 1063 (costruzione intero bene)

Nell'anno 1000 racconta una leggenda che l'immagine della Vergine fu rinvenuta da alcuni pastorelli che la trasportarono in paese. Nel luogo del ritrovamento fu eretta una prima cappella presente già nel 1063, denominata Santa Maria in Mavi (Amabilis).

1478 - 1489 (passaggio di proprietà intero bene)

Nel 1478 il conte Nicolò Brancaleoni lascia scritto di voler essere sepolto in questa chiesa. Nel 1489 la chiesa viene affidata all'Ordine dei Servi di Maria e viene citato il nuovo titolo di Santa Maria de Valle Abyssi. I conti Brancaleoni continuano ad essere sepolti qui fino al XIX secolo.

1850  (ampliamento intero bene )

Nel 1850 viene ampliata e parzialmente restaurata la chiesa. Sul lato sinistro viene costruita la cappella dedicata all'immagine venerata della Madonna.

1972 - 1975 (restauro intero bene )

Tra il 1972 e il 1975 viene eseguito un importante intervento di restauro in cui viene sistemato il tetto, la cappella di sinistra dedicata alla Madonna e viene eseguito l'adeguamento liturgico dopo il Concilio Vaticano II.
Descrizione

Santuario edificato su un colle a sud est di Piobbico, la chiesa è isolata e punto di partenza per escursioni e passeggiate. La facciata è filtrata da un portico sorretto da quattro colonne in pietra con capitelli rozzi. In corrispondenza dell'arco centrale si apre il portale con mostra in pietra bianca scolpita. Sullo stipite è inciso un esametro invocante protezione sui visitatori. Un rosone in asse col portale completa le decorazioni esterne. All'estremità destra dell'edificio si erge il campanile costruito su muri di pietra con cella campanaria in mattoni, coperta da tetto a padiglione. L'interno della chiesa ricorda chiese appartenenti agli ordini mendicanti: la pianta a navata unica fu modificata solamente nel 1850. Sulla parete destra sono fissati tre altari che nella parete di sinistra risultano due per l'apertura della cappella ottocentesca. La navata si chiude nel presbiterio che termina con abside curva. Tra gli altari a destra si aprono tre monofore che danno luce alla chiesa. Sopra l'ingresso è presente una cantoria priva di organo.
Coperture
La chiesa presenta diverse coperture: sulla navata si trovano cinque capriate a vista che sostengono l'orditura di travi secondarie. L'abside è coperta con volta a cupola semisferica, con costoloni in pietra. La cappella dedicata alla Madonna è voltata a botte con decorazioni a quadrati e losanghe.
Struttura
La struttura è quella tradizionale formata da murature portanti di notevole spessore costruite con pietra locale legata da malta. Il portico, costruito in epoca posteriore, è realizzato con archi centinati in mattoni, retti da colonne.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1972)
In occasione del restauro della chiesa l'altare originale è stato rimosso dalla sua posizione e poi, smontato e adattato, è stato riutilizzato. In questa occasione sono stati rimossi l'ambone e la balaustra.
Contatta la diocesi