chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Zagarise
Catanzaro - Squillace
chiesa
sussidiaria
Ritiro
Parrocchia di Santa Maria Assunta
Pianta; Facciata; Preesistenze; Elementi decorativi
altare - aggiunta arredo (1980)
XV - XIX(costruzione intero bene); XIX - XX(ricostruzione intero bene)
Chiesa del Ritiro
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa del Ritiro <Zagarise>
Altre denominazioni Chiesa di Madonna del Rosario o del Ritiro
Ambito culturale (ruolo)
maestranze calabresi (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

XV - XIX (costruzione intero bene)

La Chiesa fu costruita intorno al XV secolo, dai padri Domenicani e dotata di convento. Il complesso ebbe vita grazie a Costanza d’Avalos d’Aquino, duchessa di Francavilla e Contessa di Acerra, la quale nel 1500 aveva ottenuto dal Re la contea di Belcastro che comprendeva anche il territorio di Zagarise. L’altare maggiore, in stucco lucido lavorato con volute barocche e altri elementi aggiunti, testimoniano le sovrapposizioni avvenute nel corso del tempo. Verso il 1700, assieme al Convento, la Chiesa passò ai Filippini che vi restarono fino al 1870.

XIX - XX (ricostruzione intero bene)

Nel 1870 la Chiesa e il Convento divennero proprietà governativa e vennero assegnati al Comune che li vendette nel 1876 a un certo Tulelli per la somma di lire 3490. Nel dopoguerra, un’alluvione provocò il crollo del campanile e seri danni strutturali alla Chiesa e il restauro successivo eliminò molta parte delle decorazioni esterne, lasciando come unico elemento di pregio il portale in tufo; i ruderi del convento furono rimossi per edificare al suo posto l’attuale edificio scolastico.
Descrizione

La Chiesa è caratterizzata da un antico portale cinquecentesco in tufo ornato dagli stemmi della fondatrice del convento, Costanza d’Avalos d’Aquino, duchessa di Francavilla e Contessa di Acerra. Anche un importante arco trionfale in pietra locale è testimonianza della struttura originaria. Lo stemma è composto da due colonne doriche, poggianti su alti basamenti e con due angeli in rilievo.
Pianta
Planimetria ad unica navata con area presbiteriale delimitata da arco trionfale in pietra di tufo e abside rettilinea
Facciata
La facciata è caratterizzata dall’antico portale in tufo caratterizzato da due colonne doriche, poggianti su alti basamenti e due angeli in rilievo. In alto, si delinea una cornice a triglifi e a metope. L'arco che iscrive il portone è affiancato da due bassorilievi raffiguranti angeli; sormontano il tutto due semplici volute con cartella centrale.
Preesistenze
Il ricco Altare Maggiore è della fine del 1600, realizzato in stucco lucido, lavorato con diverse volute barocche. In fondo all'aula si staglia un bell'arco trionfale in tufo a colonne lisce e capitelli corinzi
Elementi decorativi
Delimita la navata, in alto, una cornice in pietra di tufo. L’altare maggiore, del XVII sec., è in stucco lucido lavorato con volute barocche. Sulla parete alle spalle dell’altare, spicca il dipinto del XIX secolo raffigurante la Madonna del Rosario, di autore anonimo. Sotto le decorazioni ottocentesche si intravedono alcuni dipinti murali risalenti alla metà del Cinquecento, ciascuno collocato all’interno di una nicchia. Sempre nella Chiesa del Rosario furono ritrovati alcuni dipinti oggi ospitati nel Museo di Arte Sacra, uno dei quali rappresenta San Domenico circondato da scene che raffigurano i suoi miracoli.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1980)
Negli anno 80 è stato costruito un Altare removibile, in legno, rivolto verso il popolo secondo i dettami del Concilio Vaticano II, di fattura semplice, di forma parallelepipeda con ai bordi due semicolonne per lato che reggono la Mensa, anch’essa in legno. Anche l'Ambone è in legno e removibile.
Contatta la diocesi