Le CHIESE delle Diocesi ITALIANE Chiesa di San Nicola Vescovo <Gasperina> - - Gasperina - Catanzaro - Squillace

Chiesa di San Nicola Vescovo

Tipologia e qualificazione

chiesa parrocchiale

Denominazione	Chiesa di San Nicola Vescovo <Gasperina>
Altre denominazioni	S. Nicola Vescovo

Ambito culturale (ruolo)

maestranze serresi (costruzione chiesa)

Notizie Storiche

XVI - XX (costruzione intero bene)

La Chiesa, situata in piazza Umberto I, risale al ‘500, costruita su suolo donato dalla famiglia Spadea. Le cappelle sono decorate con finissimi marmi: Maria SS. del Rosario, del Purgatorio, di Sant’Innocenzo M., dell’Addolorata. L’Altare del Rosario reca l’iscrizione “Fundata 1608 – De novo erecta 1750”. L’Altare Maggiore porta la data 1696. Sul portale d’ingresso è riportata la data A.D. 1652, sui muri a Nord A.D. 1640, a Ovest A.D. 1861. La Chiesa fu benedetta dal Priore di serra San Bruno e consacrata nuovamente l’8 dicembre del 1732, dal vescovo di Nicastro don Francesco Loiero, come risulta dall’iscrizione di una lapide.

Descrizione

La Chiesa presenta una facciata in cui è presente un portale del 1652, in materiale lapideo, mentre sono evidenti i rifacimenti di gusto neoclassico, con un intonaco obliterante la struttura muraria precedente. La facciata è a due salienti, con campanile inglobato sul lato destro e impianto longitudinale a tre navate. Molte le iscrizioni con relative datazioni, soprattutto nell’interno, rimandano a diversi interventi intervenuti nel corso del ‘600.

Facciata

La facciata, con rifacimenti neoclassici, presenta un intonaco ricoprente la muratura, con unico portale d’accesso e finestre poste in alto, in corrispondenza delle navate laterali. A due salienti, è organizzata su due livelli scanditi da lesene ed è conclusa da timpano, con campanile inglobato nella facciata e posto sul lato a destra. Il piano superiore presenta un maggior numero di lesene e finestroni simmetrici, laterali all’asse del portale. Il portale d’ingresso, del 1652, di gusto rinascimentale, è in pietra locale.

Elementi decorativi

L’altare maggiore a portelle, di gusto barocco, reca la data 1696 ed è attribuito a maestranze messinesi, mentre le portelle e le sovrastanti statue di San Nicola e di San Bruno sarebbero opera di maestranze serresi del ‘700. Paliotto e spalliera sono in marmi policromi, così come il ciborio connotato da due registri e cuspide bulbiforme. Di gusto barocco e in marmi policromi sono pure i quattro antichi altari delle navate laterali. All’ingresso due acquasantiere marmoree a forma di conchiglia presentano un particolare motivo detto teriomorfo. Stucchi del ‘700 e dell’800 ornano l’interno in cui un arco trionfale divide la navata centrale dal coro. Del ‘700 è ritenuto il dipinto ovale raffigurante San Nicola, la tela del Purgatorio databile tra l’800 e il ‘900 è attribuita a Carmelo Zimatore, quella della Pentecoste è del 2003 ed è opera di Francesco Verola. Alcune sculture sono lignee, così come i settecenteschi stalli corali, le panche e il pulpito.

Interno

A pianta longitudinale a tre navate, delimitate da dodici pilastri granitici a pianta ottagonale, con copertura della navata centrale con volta a botte lunettata.

campanile

Il campanile è inglobato nel lato destro della facciata, è a pianta quadrata e presenta andamento cuspidato nella copertuta e in cui sono collocate tre campane bronzee del 1686. Le tre campane portano la stessa data di fusione, 1686 con diverse incisioni. “Opus Josephi Neapolitani regy fundatoris faciebat” è l’iscrizione riportata su una campana, sulla più piccola è riportata l’incisione “Verbum Caro factum est – Venite fily, audite me, obbedite praeposits vestris quia coram Christo Judice testus ero. A.D. MDLXXXVI”

Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1990)

L'altare è una mensa consistente in un arredo mobile, realizzata con elementi portanti in metallo molto esili che lasciano trasparire il prezioso Altare Maggiore e le sue tarsie marmoree. L'ambone è realizzato in legno color mogano.

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