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Settingiano
Catanzaro - Squillace
chiesa
sussidiaria
Convento
Parrocchia di San Martino Vescovo
Facciata; Pianta; Interno; Coperture
presbiterio - aggiunta arredo (1990)
XV - 1715(costruzione intero bene); 1715 - 1724(costruzione intero bene); 1783 - 1783(restauro intero bene); 2013 - 2013(restauro tetto)
Chiesa del Convento
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa del Convento <Settingiano>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze calabresi (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

XV - 1715 (costruzione intero bene)

Sorge accanto alla Chiesa Matrice, ma è di epoca più remota (sec. XV), già della Confraternita della Candelora.

1715 - 1724 (costruzione intero bene)

Nella visita pastorale effettuata da Mons. Spinelli nel 1715 la chiesa viene denominata Ecclesia seu Conventu RR.PP. S. Fran. de Assiso. Mentre nella visita pastorale sempre dello stesso Mons. Nel 1724 Ecclesia Veulis RR. PP. Minorum Conventualium S. Franci.

1783  (restauro intero bene)

I robusti setti murari interni fanno presumere che vi siano stati importanti consolidamenti a seguito del rovinoso terremoto del 1783.

2013  (restauro tetto)

Nel gennaio 2013 è stato completato il restauro del tetto e le capriate si mostrano attualmente a vista.
Descrizione

La Chiesa si presenta in forme molto sobrie e semplice, con facciata a capanna e campanile arretrato rispetto al timpano, posizionato a sinistra. L'interno è a unica navata con robusti setti murari interni che scandiscono lo spazio e presentano una forma rastremata verso l'esterno, a partire dall'altezza alla quale è impostata la cantoria che si organizza sopra l'ingresso.
Facciata
La facciata si presenta intonacata, con andamento a capanna e frontone con cornicione e timpano privo di decorazioni. A sinistra, leggermente arretrato, si vede il campanile a base quadrata. Sopra il portone d'accesso una robusta architrave è sormontata da uno stemma scolpito
Pianta
La pianta è ad aula unica, con area presbiteriale rialzata di un paio di gradini e abside rettilinea
Interno
Gli interni sono sobri, con modanature neoclassiche essenziali e i robusti setti murari caratterizzati da lesene binate terminanti con capitelli ionici. L'interno è intonacato e dipinto in colori tenui, mentre la parte sommitale, ove hanno posto le capriate a vista, è in muratura a vista.
Coperture
Le capriate del tetto sono a vista e la copertura è in laterizi, tipologia coppi della tradizione locale
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1990)
L'altare presenta un corpo centrale che regge la mensa con paliotto riproducente l'Ultima Cena. L'ambone è rappresentato da un semplice arredo mobile
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