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Cava Santo Janni
Catanzaro
Catanzaro - Squillace
chiesa
parrocchiale
Maria Madre della Chiesa
Parrocchia di Maria Madre della Chiesa
Facciata; Pianta; campanile
presbiterio - intervento strutturale (1997)
2008 - 2012(costruzione esterno); 2008 - 2012(costruzione esterno)
Chiesa di Santa Maria Madre della Chiesa
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria Madre della Chiesa <Cava Santo Janni, Catanzaro>
Altre denominazioni Chiesa di Maria Madre della Chiesa
Ambito culturale (ruolo)
maestranze calabresi (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

2008 - 2012 (costruzione esterno)

L'istituzione della parrocchia è del 1989. Su terreno acquistato da alcuni abitanti del quartiere, nel 1992 iniziarono i lavori di costruzione della chiesa, inaugurata dall’arcivescovo emerito monsignor Antonio Cantisani nel dicembre del 1997.

2008 - 2012 (costruzione esterno)

Nata la necessità di realizzare un portico d'accesso, il comune di Catanzaro ha affidato l’incarico della direzione lavori alla R.T.P.: arch. Francesca Ferraro(capogruppo), l’acrh. Vincenzo Startari e l’ing. Paola Valeo che ha realizzato un nuovo progetto, con calcoli strutturali dell'ing. Francesco Mauro. Il progetto è stato portato a termine a dicembre 2011 e collaudato nel 2012
Descrizione

La chiesa è collocata in un'area di recente espansione edilizia, caratterizzata prevalentemente da villette e case basse. Ha un grande sagrato ed è pianta pentagonale irregolare, con due lati paralleli, con l'area presbiteriale caratterizzato dalla punta del pentagono e in cui una finestra, stretta e lunga, sembra voler eliminare lo spigolo, infondendo tanta luce all'interno. L'ingresso presenta un grande portico d'accesso, realizzato nel 2011 con quattro pilastri rivestiti in travertino e fasce orizzontali in rosso Verona. La chiesa ha una linea moderna ed è caratterizzata principalmente dalla presenza di tre campane.
Facciata
La facciata è dominata da un grande portico d'accesso, rialzato con gradinata per raggiungere il piano di campagna. Realizzato nel 2011, presenta con quattro pilastri rivestiti in travertino con ricorsi di strette fasce orizzontali in rosso Verona. Dal portico si accede, attraverso un grande portale all'interno. Il portale è arretrato rispetto alla parete della facciata e le due pareti ortogonali che lo incassano sono dotate di ulteriori due accessi. Lateralmente, a sinistra, attraverso una rampa a pendenza adatta per la percorrenza con le carrozzine, è presente un'ulteriore porta d'accesso. In alto, in corrispondenza del portale principale, sono presenti finestroni su pareti oblique e altre finestre sono presenti in alto, una a sinistra, in asse con una al piano basso, e a destra con una finestra d'angolo. Un'altra finestra, più piccola, è in asse con il portone della rampa. Al centro della veletta del portico campeggia la grande intitolazione "Madonna Madre della Chiesa", evidenziata dalla diversa texture del trattamento del travertino.
Pianta
Un'unica aula a pianta pentagonale irregolare caratterizza la grande aula, con due lati paralleli e la facciata a questi ortogonale. Vi è un ampio portico d'accesso a pianta rettangolare delimitato da quattro pilastri che si raccordano ad altrettanti pilastri addossati alla facciata; a sinistra una rampa consente l'accesso ai portatori di Handicap. L'ingresso è incassato nella facciata, con le pareti ortogonali dotate di due porte d'accesso simmetriche. L'area presbiteriale è rialzata e si presenta sulla punta del pentagono di base.
campanile
Il campanile, a pianta triangolare, si eleva nella parte posteriore della chiesa, a lato mancino, con pilastrini e solaio piano, sormontato da una croce in ferro e tre campane a vista che hanno un peso complessivo di 445 kg con diametro di millimetri 710,630 e 570, aventi come note musicali do re mi. Le decorazioni e iscrizioni poste sulle campane sono legate alla storia della comunità: un primo logo dedicato dall’arcivescovo emerito monsignor Antonio Cantisani a Gesù Cristo unico salvatore, rappresentato da un’immagine di Gesù Salvatore, un secondo logo raffigurante l’immagine della Madonna col Bambino, che ricorda l’inizio dell’opera di evangelizzazione del Movimento Apostolico, un terzo logo con l’effigie di San Giovanni Battista, quale segno di onore e venerazione della comunità di Santo Janni
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1997)
Nell'area presbiteriale sono presenti un Altare a Mensa, realizzato secondo le disposizioni del Concilio Vaticano II, con un grande elemento di sostegno a forma tronco-piramidale alla base con parallelepipedo sovrastante, delle dimensioni in pianta della base del tronco di piramide. Il materiale a sostegno della mensa è cemento a faccia-vista, che richiama le parti lasciate in cemento negli interni, mentre l'ambone è un leggio in metallo, del tipo amovibile.
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