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Catanzaro
Catanzaro - Squillace
chiesa
parrocchiale
SS. Salvatore
Parrocchia di Santissimo Salvatore
Pianta; Coperture; Struttura; campanile; Facciata
presbiterio - intervento strutturale (1980)
1971 - 2009(costruzione intero bene)
Chiesa del Santissimo Salvatore
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa del Santissimo Salvatore <Catanzaro>
Altre denominazioni Chiesa di Santissimo Salvatore
SS. Salvatore
Ambito culturale (ruolo)
maestranze calabresi (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1971  - 2009 (costruzione intero bene)

Nel Decreto di erezione Mons. Armando Fares il 6 agosto del 1971 così scriveva : ” …omissis decretiamo di erigere nella zona detta S. Antonio – Gagliano, la nuova parrocchia dedicata al SS. Salvatore…” con qualifica di Ente Ecclesiastico è civilmente e legalmente riconosciuto con decreto del Ministero dell’interno del 12/12/1986 pubblicata sulla G.U. n° 21 del 27/01/1987.Per dare assistenza spirituale alle tante famiglie che abitavano nel nuovo quartiere che prenderà il nome di rione De Filips. Con Bolla Arcivescovile dell’1 marzo 1981 don Vincenzo Zoccoli passa da Vicario Economico del Beneficio Parrocchiale di “S.Maria e tutti i Santi” nel rione De Filips a parroco della Parrocchia del SS. Salvatore in viale de Filips.
Descrizione

La Parrocchia SS. Salvatore ubicata nel quartiere rione De Filips è una struttura portante realizzata in cemento armato in buono stato di conservazione. Presenta uno schema planimetrico a navata unica, un portico di forma rettangolare immette all’interno dell’aula liturgica, a sinistra dell’ingresso una cappella conduce ad un vano con scale che porta alla cella campanaria che si presenta in un’ architettura cubica semplice e minimalista, con due aperture per le campane, mentre alla fine della navata centrale si trova la cappella del Santissimo. Dietro il presbiterio sollevato su tre gradini si accede alle sacrestie e ai servizi. La copertura è realizzata in c.a. con sovrastante manto di copertura in coppi, si presenta con andamento a due falde di cui una parte più alta copre la navata centrale, la cappella del Santissimo e le sacrestie, la seconda l’atrio la navata centrale e una cappella. La facciata presenta un corpo alto metri 3,80 corrispondente al portico chiuso da 5 pilastri e racchiuso da una recinzione in ferro con unico ingresso che da accesso alla navata centrale, il corpo basso prosegue per una parte della navata centrale che si presenta scandita da sette pilastri con sei vetrate, arretrato si innalza il corpo alto metri 6,65 che presenta pilastri e vetrate. A sinistra è posizionato il campanile di forma cubica.
Pianta
Schema planimetrico a navata unica,presenta un portico di forma rettangolare,a sinistra dell’ingresso una cappella che conduce ad un vano con scale che porta alla cella campanaria e una cappella del Santissimo, dietro il presbiterio sollevato su tre gradini si accede alle sacrestie e ai servizi.
Coperture
La copertura è realizzata in c.a. con sovrastante manto di copertura in coppi, si presenta con andamento a due falde di cui una parte più alta copre la navata centrale, la cappella del Santissimo e le sacrestie, la seconda l’atrio la navata centrale e una cappella.
Struttura
Struttura portante realizzata in cemento armato in buono stato di conservazione, senza lesioni
campanile
Posto nell'area della cappella a sinistra dell’ingresso. si accede tramite una porta con una scala a due rampe in c. a. presenta un’ architettura cubica semplice e minimalista, con due aperture per le campane.
Facciata
La facciata presenta un corpo alto metri 3,80 corrispondente al portico chiuso da 5 pilastri e racchiuso da una recinzione in ferro con unico ingresso che da accesso alla navata centrale, il corpo basso prosegue per una parte della navata centrale che si presenta scandita da sette pilastri con sei vetrate, arretrato si innalza il corpo alto metri 6,65 che presenta pilastri e vetrate. A sinistra è posizionato il campanile di forma cubica.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1980)
La chiesa è stata edificata secondo le indicazioni del Concilio Vaticano II, in materia di adeguamento liturgico.
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