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Catanzaro
Catanzaro - Squillace
chiesa
sussidiaria
S. Maria della Stella
Parrocchia di Santa Maria Assunta Nella Cattedrale
Facciata; Interno; campanile; Elementi decorativi; Prospetti; Arredi
presbiterio - aggiunta arredo (1999)
1585 - 1588(costruzione intero bene); XIX - XX(restauro intero bene); 1999 - 1999(restauro intero bene)
Chiesa di Santa Maria della Stella
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Santa Maria della Stella <Catanzaro>
Altre denominazioni S. Maria della Stella
Ambito culturale (ruolo)
maestranze calabresi (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1585 - 1588 (costruzione intero bene)

La chiesa e l'annesso convento sarebbero stati realizzati, secondo Luise Gariani e Giovanni Fiore, nel corso del pontificato di Sisto V, vescovo Nicolò Orazi. XVI secolo, convento delle Clarisse Francescane Cappuccine, quarto monastero femminile costruito in città. Nell'area del Vescovato, tra le parrocchie che all'epoca erano quelle di S. Biagio e di S. Maria de Meridei, venne data la denominazione di Stella a tutta la zona .

XIX - XX (restauro intero bene)

Ampliamenti della chiesa, con la realizzazione di brevi cappelle laterali sormontate da archi, in seguito a rifacimenti post-terremoto del 1783 che aveva gravemente danneggiato la chiesa. Nell'Ottocento fu orfanotrofio della città con la denominazione “Conservatorio delle Verginelle”, Ente Morale fondato con Regio Decreto di Re Ferdinando I°, il 1822 . Con Regio Decreto 8.11.1938, l’Amministrazione dell’Istituto venne affidata all’orfanotrofio cittadino “Giuseppe Rossi” (poi acquisito dal Comune di Catanzaro) e reso poi autonomo con Dpr. 1.10.1951

1999  (restauro intero bene)

Restauri per riaprire la chiesa al culto, dopo il crollo parziale della volta che ha distrutto anche alcune pitture
Descrizione

È una chiesa annessa al quarto convento femminile costruito a Catanzaro, quello dell’Ordine delle Clarisse Francescane Cappuccine. Si trovava nel quartiere del Vescovato in una zona che venne in seguito chiamata Stella. L'impianto planimetrico è a navata unica.
Facciata
Facciata con terminazione a timpano circondata da cornicione, serrata da alte paraste lisce e capitelli compositi, di gusto neoclassico. Il portale si apre al centro, sormontato da un fastigio decorativo con timpano ad arco flesso, ribassato e spezzato.
Interno
L’interno è a pianta longitudinale ad ampia ed unica navata, è stato ristrutturato in forme neoclassiche, nel corso del XVII secolo, con ampliamenti e l’inserimento nelle brevi cappelle laterali di altari sormontati da fastigi lignei con colonne dorate. La cantoria, collocata nel piano superiore dell'ingresso, è sorretta da due colonne lisce con capitelli neoclassici, compositi e sormontati da doppio dado di raccordo con la trabeazione.
campanile
Campanile posto in facciata, a pianta quadrata.
Elementi decorativi
L’altare maggiore è in legno dorato e argentato con fastigio decorativo in stucco e tela con l’immagine dell’Assunta. Le cappelle, tre per lato, hanno decorazioni tardo barocche in stucco e presentano tracce di fastigi decorativi in legno, di epoca precedente. Il crollo della volta del finire del XX sec., in prossimità della cantoria, ha fatto perdere alcuni dipinti. Restano quelli realizzati dall’artista locale Guido Parentela, realizzati nel ‘900, che rappresentano Santa Fara, protettrice delle Messi, della Stella Maris ed il giro degli Angeli sull’Altare maggiore. Nel corso di un restauro, nel 1999, fu trovata la traccia di un affresco e resti di cornici modanate acantiformi e nastri.
Prospetti
A parte la facciata, esposta ad Est su via Guglielmo Pepe, l'unico prospetto non inglobato nell'edificio conventuale è quello Sud, su vicolo II Pepe, che si presenta spoglio di decorazioni, con in vista solo le alte finestre della navata
Arredi
L’altare maggiore è in legno dorato e argentato con fastigio decorativo in stucco e tela con l’immagine dell’Assunta.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1999)
Altare e leggio in legno. L'altare è realizzato con arredo riutilizzato, in legno dipinto bianco con dorature. Il leggio è di fattura moderna
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