"Villanovetta 27 novembre 1897 (…) nel territorio si trovano cinque Cappelle: (…) 5) S. Bernardo abate (Chiaravalle) in frazione Chiamina, si celebra la festa in agosto preceduta dalla novena" (Gisolo, 2015, p. 128)
"Villanovetta 29 marzo 1948 (…) nel territorio due Cappelle: 2) S. Bernardo Abate (Fraz. Chiamina)" (Gisolo, 2015, p. 201)
2011 (degrado intero bene)
nel corso dell'anno 2011, da indagine visiva, si registra un forte degrado dell'intonaco e della tinteggiatura sia all'esterno che all'interno della cappella (n.d.c.)
2013 (risanamento e restauro intero bene)
nel corso del 2013 sono stati condotti lavori di deumidificazione dei muri e decorazione degli interni e degli esterni della chiesa (indicazione pittorica sul muro esterno della facciata principale "2013 Restauro e decorazioni- Cherasco s.n.c. Dronero")
Descrizione
Collocato in località Chiamina, zona principalmente agricola posta a sud-est dell'abitato di Verzuolo, l'edificio è ubicato in posizione isolata rispetto agli edifici residenziali e rurali dell'area. Il campanile è situato all'angolo tra l'aula principale ed il corpo accessorio, in corrispondenza del lato Nord. A lato del campanile sorge, infatti, una costruzione tradizionale più bassa che svolge la funzione di sacrestia. L'edificio consta di un'aula principale di esigue dimensioni e forma rettangolare, coperta da volte a botte con testa di padiglione; l'aula termina con il presbiterio, in continuità di livello rispetto all'aula (non vi sono scalini). Qui l'abside è retto con una leggera sagomatura alta posta centralmente, al fine di ospitare una tela. Lateralmente al presbiterio, in direzione Nord, si apre la sacrestia con solaio piano. Questo spazio ha una pianta a forma rettangolare e presenta altezza esigua. Qui si trovano arredi lignei quali armadiature, panche e sedute di scarso valore, oltre agli impianti a servizio della cappella. Lungo il fronte est della sacrestia, vi sono due porte. La prima, più a nord, consente l'uscita verso l'area di parcheggio posta frontalmente all'intero complesso della cappella, la seconda consente l'accesso al campanile.
Pianta
Schema longitudinale di forma rettangolare con direzione Est (ingresso)-Ovest (presbiterio), navata unica con sacrestia laterale.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento dell'aula è in piastrelle ceramiche con colori sul tono del marrone; nella navata centrale le piastrelle che lo compongono sono di forma rettangolare, tinta unita e disposte orizzontalmente rispetto all'ingresso alla cappella, mentre nel presbiterio hanno forma esagonale con lati parzialmente curvi ed in due tonalità di marrone. Nella sacrestia la pavimentazione è in piastrelle rettangolari, di dimensioni maggiori, con disegno sovrastante e disposte longitudinalmente al fronte est (ingresso secondario e ingresso alla cappella).
Struttura
Strutture portanti verticali dell'edificio: murature in laterizio. Strutture portanti del campanile: laterizio.
Coperture
Tetto a capanna per l'aula principale, ad una sola falda per la sacrestia; con orditura in legno e manto di copertura in coppi come da tradizione costruttiva rurale. Lattoneria (grondaie, pluviali, faldali) in lamiera metallica brunita. Il manto di copertura del campanile è in lastre metalliche brunite di tipologia liscia.
Facciata principale
La facciata principale, posizionata come un elemento a sé stante rispetto al corpo edilizio e di altezza superiore rispetto ad esso, è realizzata in laterizio, rivestimento in intonaco e tinteggiatura superficiale. Le lesene sottolineano la struttura verticale della cappella arrivando fino alla base del frontone triangolare di facciata. La parte superiore è, infatti, costituita da un timpano che denuncia la geometria del tetto a capanna. All'interno del frontone si trova incorniciato il nome del santo protettore della cappella. Tali elementi risultano sottolineati dalle colorazioni offerte dalla tinteggiatura.
Abside
Su pianta rettangolare, voltata con volta a botte lunettata, senza affreschi.
Presbiterio
Il presbiterio non è delimitato da alcuna balaustra. Tuttavia l'altare presenta un basamento in marmo con funzione di piedistallo; al lato destro guardando l'altare vi è un passaggio che consente di raggiungere la sacrestia. Al lato sinistro dell'altare, si trova invece incassato nel muro il tabernacolo con anta in legno dorata ed al di sotto una nicchia per contenere gli oli santi. Al culmine del presbiterio si ha, invece, una nicchia per conservare le scritture sacre, un leggio da tavolo ed i ceri.
Altare principale
Posizionato al centro del presbiterio, è di tipologia “alla romana"; posto su un piedistallo in marmo con botola centrale in legno, l'altare presenta frontalmente due colonnine in marmo a sostegno del piano superiore di appoggio.
Volte
Navata principale coperta con volte a botte a testa di padiglione in laterizio, intonacate e tinteggiate; sacrestia coperta da solaio piano in laterizio e putrelle in ferro, intonacato e tinteggiato.
Campanile
Campanile a base quadrata addossato al lato Nord dell'edificio, con struttura muraria in laterizio, con cornici marcapiano e tinteggiatura a sottolineare gli elementi strutturali essenziali. Ogni lato presenta due aperture: l'inferiore chiusa da una lastra di vetro, mentre la sovrastante è quasi interamente coperta dall'orologio. Copertura in lastre metalliche lisce e di colore bruno. Al culmine della copertura vi è una croce in ferro.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (anni '70 del XX secolo)
Si tratta di un semplice inserimento di arredo mobile per consentire al celebrante di rivolgersi di fronte all'assemblea. Al centro del presbiterio è stato collocato un altare in marmo (sopra una pedana in marmo), mentre non è presente nessun leggio per eventuali animatori. Sono stati aggiunti arredi, quali sedie in legno dorato con seduta imbottita e fodera in velluto di color bordeaux poste in prossimità del tabernacolo incassato lungo la parete sud. Nessuna richiesta formale è stata presentata per questo inserimento, nessuna progettazione ha preceduto i lavori che comunque non hanno comportato alcuna modifica agli elementi esistenti (né quelli fissi, né quelli mobili).