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Verzuolo
Saluzzo
cappella
sussidiaria
San Bernardo
Parrocchia di SS. Filippo e Giacomo
Pianta; Pavimenti e pavimentazioni; Presbiterio; Altare principale; Facciata principale; Torre campanaria; Portico; Volte; Coperture; Tribuna
presbiterio - aggiunta arredo (anni '70 del XX secolo)
XVI - XVI(costruzione carattere generale); XVII - XVII(realizzazione decorazioni interne); 1860 - 1860(decorazione esterna facciata principale); 1861 - 1861(decorazione esterna facciata principale); 1897 - 1897(esistenza della cappella carattere generale); 1948 - 1948(esistenza della cappella carattere generale); 1986 - 1986(restauro intero bene)
Cappella di San Bernardo
Tipologia e qualificazione cappella sussidiaria
Denominazione Cappella di San Bernardo <Verzuolo>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (costruzione della chiesa)
maestranze cuneesi (restauro della chiesa)
Notizie Storiche

XVI  (costruzione carattere generale)

"Ancora da segnalare è l'esistenza della cappella di San Bernardo della fine del 1500" (Antonioletti L., Muncinelli A., 1991, p. 87)

XVII  (realizzazione decorazioni interne)

"all'interno conserva affreschi popolari dell'inizio '600, rappresentanti una Madonna con Bambino tra San Chiaffredo e San Bernardo da Mentone, le cui effigie è pure affrescata sul muro esterno" (Antonioletti L., Muncinelli A., 1991, p. 87)

1860  (decorazione esterna facciata principale)

"al di sotto della copertura a capanna della facciata principale, è presente una scritta inserita all'interno di un rettangolo affrescato con gli spigoli smussati. All'interno è riportato: "Roasio Giò Bactista detto Drgone in parti benefatori 1860" (n.d.c.)

1861  (decorazione esterna facciata principale)

"sul muro esterno della chiesa, adiacente al porticato di ingresso è presente un affresco raffigurante una Madonna con Bambino tra San Chiaffredo e San Bernardo da Mentone, con la scritta: "Mater divinae gratiae ora pro nobis- 1861"" (n.d.c.)

1897  (esistenza della cappella carattere generale)

"Verzuolo 23 ottobre 1897 (…) Nel territorio parrocchiale si trovano: (…) 3) S. Bernardo (in collina) funzionata dal cappellano" (Gisolo, 2015, p. 110)

1948  (esistenza della cappella carattere generale)

"Verzuolo (SS. Filippo e Giacomo) (…) Nel territorio parrocchiale si trovano cinque Cappelle: (…) 5) S. Bernardo che è officiata dal Rettore- Cappellano: Don Martino Domenico" (Gisolo, 2015, p. 202)

1986  (restauro intero bene)

"Restaurata a cura dell'ANA di Villanovetta nel 1986, la cappella offre una piacevole sosta durante una passeggiata nei boschi ed è facilmente raggiungibile imboccando la prima deviazione a destra sulla provinciale Valle Varaita" (Antonioletti L., Muncinelli A., 1991, p. 89)
Descrizione

Collocato nella zona collinare di Verzuolo, al confine con Pagno, l'edificio è costituito dalla chiesa, comprensiva di una sacrestia ed un locale accessorio, oltre alla canonica disposta sul fronte nord- ovest ed un eremo. Percorrendo Via San Bernardo, una strada tortuosa che, poco oltre la Parrocchia di Santa Maria in direzione ovest, conduce allo spiazzo ove è inserita la Cappella di San Bernardo. Qui si scorge la facciata principale dell'edificio,posta a sud- ovest, e tutto il caseggiato posto ad ovest. Lungo il fronte sud-ovest, si trova il porticato di accesso all'edificio, protetto da ringhiere in ferro battuto. Il porticato è formato sul fronte principale da tre archi, ove al centro è posto l'ingresso principale, il lato ovest è chiuso da un portoncino in ferro, mentre il lato est è cieco. Superato il portoncino del portico si scorge, al di sopra del portone in legno della chiesa, un affresco con la scritta "Mater divinae gratiae ora pro nobis- 1861", ove sono raffigurati una Madonna con Bambino tra San Chiaffredo e San Bernardo da Mentone. Tale rappresentazione è nuovamente visibile all'interno. Lo spazio interno è costituito da un'aula centrale ed una cappella di esigue dimensioni posta in direzione est. Al di sopra dell'ingresso principale vi è una tribuna in struttura e protezioni in legno, accessibile mediante una scala in legno senza corrimano. La cappella posta ad est è in buona parte occupata dalla struttura della caldaia con la presenza di una tubazione in lamiera che partendo da un lato attraversa tutto lo spazio in profondità al fine di raggiungere l'esterno, attraverso il muro perimetrale est. In questo spazio rimane infatti solo un confessionale in materiale ligneo. Il presbiterio è protetto da una balaustra in stucco con effetto marmo, medesima scelta effettuata per l'altare maggiore. Qui i segni del degrado fisico sono molto evidenti, in quanto l'umidità ha determinato un progressivo deterioramento delle superfici esterne. Dietro il muro al quale è addossato l'altare, si trova la sacrestia, nella quale sono presenti dei semplici arredi in legno ed alcune immagini sacre. Dal presbiterio, inoltre, è possibile accedere ad un locale accessorio ove è presente una scala in legno per salire alla torre campanaria, disposta in direzione ovest rispetto alla chiesa.
Pianta
Schema longitudinale di forma rettangolare con direzione Sud- Ovest (ingresso)- Nord- Ovest (presbiterio), navata unica suddivisa in tre campate con una cappella laterale (lungo il lato Est).
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento dell'aula e del presbiterio sono in lastre rettangolari di pietra, disposte parallelamente all'ingresso della navata. Tuttavia, lungo la parte est dell'aula, la pavimentazione è realizzata in listelli di legno disposti con il lato lungo parallelo all'ingresso, mentre nella cappella laterale il pavimento è in quadrotte di cotto disposte ortogonalmente ai listelli. La sacrestia presenta una pavimentazione in piastrelle di ceramica monocottura di colore bruno, mentre il locale accessorio presenta solamente un battuto di cemento.
Presbiterio
Coperto da volta a crociera costolonata con unghie minori rialzate, in cui sono inserite, ad est, una finestra, mentre ad ovest un trompe l'oeil raffigurante una finestra, il presbiterio è a pianta rettangolare. Esso si trova in continuità con l'aula centrale; per accedervi è necessario superare un gradino ed è delimitato da una balaustra in stucco, intonacata e dipinta con Effetto marmo. Dietro al presbiterio, in direzione nord, vi è la sacrestia, mentre lungo il lato est è presente un locale accessorio che porta alla torre campanaria e ad un ingresso laterale della chiesa.
Altare principale
al centro del presbiterio, di tipologia “alla romana”, decorato a finto marmo, possiede il Tabernacolo in legno dorato. Al momento del sopralluogo, l'altare risulta in parte danneggiato a causa dell'umidità dell'ambiente. Sono infatti visibili le numerose efflorescenze all'altezza del tabernacolo.
Facciata principale
Profilo a capanna, intonacata e tinteggiata di colore arancione, presenta nella parte alta una croce dipinta e superiormente una scritta: "Roasio Giò Bactista detto Drgone in parti benefatori 1860". Nella parte inferiore della facciata vi è un portico a tre archi, con l'ingresso posizionato al centro.
Torre campanaria
La torre, addossata alla copertura del locale accessorio posta in direzione rispetto al corpo centrale della chiesa, è di pianta quadrata. La copertura è a padiglione, con orditura in legno e manto in "lose". Lungo il fronte principale (sud- ovest), la torre presenta una monofora, ove si intravede la campana; al di sotto vi è un orologio di forma rotonda con quadrante bianco ed inoltre una monofora di forma particolare. Medesime aperture si ritrovano lungo il fronte ovest, ove tuttavia non è presente l'orologio, bensì un grande stemma, in parte deteriorato, con un sole posto in alto a sinistra. Il lato est presenta esclusivamente la monofora ove è visibile la campana, mentre il lato nord- ovest risulta totalmente cieco.
Portico
Facciata principale costituita da tre archi protetti da ringhiere ed un cancelletto tutt'altezza in ferro battuto. Il fronte est risulta cieco, ma è visibile come sia stato realizzato un tamponamento di una finestra con superiore arco a tutto sesto; sul lato ovest vi è una inferriata a tutta altezza a protezione di un eventuale secondo ingresso. Tuttavia, l'accesso è garantito esclusivamente dal fronte sud- ovest, di fronte al portone in legno della chiesa. Al fine di prevenire l'ingresso di corpi estranei (esempio volatili), ove sono state inserite le inferriate sono stati inseriti alcuni infissi provvisti di vetro.
Volte
Navata coperta tre volte a crociera costolonate, rivestite con intonaco a calce e tinteggiatura sui toni del rosa; gli elementi decorativi sono motivi floreali con raffigurazione di croci. Fa eccezione la volta del presbiterio che presenta al centro, su fondo azzurro, un calice di vino con rami d'ulivo e la scritta "Bernarde ad quid venisti". La copertura della sacrestia è una volta a botte di forma irregolare, intonacata e tinteggiata di colore bianco.
Coperture
Tetto a capanna per l'aula, mentre il portico, la cappella laterale ed il locale accessorio sono ad una falda unica. La torre campanaria presenta invece un tetto a padiglione. Le orditure principali e secondarie sono in legno ed il manto è in "lose" di pietra, come da tradizione costruttiva locale. Lattoneria in lamiera metallica brunita.
Tribuna
Al di sopra dell'ingresso principale, vi è una tribuna realizzata con una struttura lignea ancora, per un lato, al muro perimetrale della chiesa; è presente una protezione in legno massello dipinta e con tre cornici romboidali dentro alle quali sono stati realizzati dei motivi floreali. L'accesso è garantito mediante una scala in legno, senza corrimano di protezione, posta a destra appena superato l'ingresso.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (anni '70 del XX secolo)
Si tratta di un semplice inserimento di arredo mobile per consentire al celebrante di rivolgersi di fronte all'assemblea. Di fronte al vecchio altare addossato alla parete di fondo è stato posizionato l'altare: un semplice tavolo in legno modello anni 70 del XX secolo. Sono stati inoltre inseriti: un leggio in legno, una pedana lignea sopra la quale sono inserite due sedie in legno con seduta imbottita e rivestita con tessuto in cotone con motivi floreali. Nessuna richiesta formale è stata presentata per questo inserimento, nessuna progettazione ha preceduto i lavori che comunque non hanno comportato alcuna modifica agli elementi esistenti (né quelli fissi, né quelli mobili).
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