chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Venasca Saluzzo cappella sussidiaria San Carlo Parrocchia di Maria Vergine Assunta Pianta; Pavimenti e pavimentazioni; Struttura; Coperture; facciata principale; presbiterio; altare principale; volte; campanile presbiterio - aggiunta arredo (anni '70 del XX secolo) 1632 - 1632(costruzione della cappella intero bene); 1776 - 1776(libro dei Conti a partire dal 1776 carattere generale); 1827 - 1827(utilizzo come deposito cantiere del ponte intero bene); 1843 - 1843(assenza campaniletto a vela e tetto a due falde intero bene); 1849 - 1849(costruzione scala tribuna e lavori esterni intero bene); 1849 - 1892(opere pittoriche datate arredo interno); 1873 - 1942(uso della cappella come stazione militare carattere generale); 1956 - 1958(lavori di riparazione intero bene); 1974 - 1974(nuovi banchi arredo interno); 1979 - 1979(costruzione nuovo altare presbiterio); 2004 - 2004(lavori di restauro navata ingresso altare); 2007 - 2007(lavori di restauro facciata e muri esterni)
Sulla facciata principale una lapide riporta il seguente testo: “Divo Carolo – Saeviente Iam peste – Pristinae restituta Incolum.ti – Venaschae Universitas – Votivae Memor Gratiae – Patrono suo – Sacellum hoc – Dicavit – Sub Sindicatu – Constantii Frigagliae Notarij – et Constantii Quagliae – Anno M.D.C.XXXII” (n.d.c.). “Durante l’epidemia, la comunità civile di Venasca fa voto di erigere una chiesa ad un santo canonizzato di recente (nel 1610), a San Carlo Borromeo, arcivescovo di Milano, che si era prodigato generosamente durante la peste milanese del 1576. Il fatto è alquanto originale, in quanto, in casi del genere, si faceva voto ai santi tradizionalmente venerati in zona contro le epidemie, cioè a San Rocco e a San Sebastiano” (Ponso, 2004, pp. 64 e 139). nell’archivio comunale sono depositati i disegni di “Progetto della Cappella di S. Carlo Borromeo in Venasca”, senza data, ma riportano chiaramente l’apertura del porticato che in seguito è stato tamponato (n.d.c.)
1776 (libro dei Conti a partire dal 1776 carattere generale)
il Libro dei Conti inizia ad annotare le spese a partire dal 1776 (n.d.c.)
1827 (utilizzo come deposito cantiere del ponte intero bene)
“nel 1827 la cappella viene usata come deposito degli attrezzi atti alla costruzione del vicino ponte sul Varaita” (Ponso, 2004, p. 139)
1843 (assenza campaniletto a vela e tetto a due falde intero bene)
Il disegno paesaggistico di Clemente Rovere che ritrae Venasca nel 1843, evidenzia a destra la cappella di S. Carlo, che differisce da oggi per l’assenza del campaniletto a vela e per la copertura a due falde, in luogo di quella attuale che è del tipo “a padiglione” (n.d.c., il disegno è riprodotto in Ponso, 2004, p. 79)
1849 (costruzione scala, tribuna e lavori esterni intero bene)
"1849 - Pagato per fattura scala in massoneria L. 10,00 - Pagato per N. 13 gradini di pietra L. 6,70 - Pagato per N. 300 mattoni L. 12,00 - Pagato per ringhiera di ferro L. 13,00 - Pagato per parapetto di bosco L. 2,00 - Pagato per calce L. 14,50 - Pagato per l'escavazione e muro intorno alla cappella L. 16,00" (Archivio Storico Parrocchia di Venasca, "Conti della Capella di San Carlo")
Un ex voto e un quadro collocati nell’atrio di ingresso della cappella riportano rispettivamente le date 1849 e 1892 (con firma di Borgna?) (n.d.c.)
1873 - 1942 (uso della cappella come stazione militare carattere generale)
Due documenti segnano un utilizzo della cappella come stazione militare per un lungo periodo di tempo. Il primo documento è datato 1873 ed intitolato: “cessione della cappella di San Carlo ad uso di stazione per le Guardie della 3a compagnia alpina” (Archivio Storico Parrocchia di Venasca, ASPV / 601), ed il secondo è datato 19 settembre 1942 ed intitolato: “Verbale di consegna della cappella sconsacrata di San Carlo dal sottotenente Vittorio Fiorasi del 113° reggimento fanteria, al parroco di Venasca (Archivio Storico Parrocchia di Venasca, ASPV / 602)
1956 - 1958 (lavori di riparazione intero bene)
"1958 - per riparazione necessaria ed urgente ai muri, facciata, gradinata interna all'impresa Fiorina Basilio per opere murarie L. 430000 - alla ditta Garneri fabbri L. 118000 - alla Ditta Bianco per vetri, canali, etc. L. 58000 - alla Ditta Marchetti falegname L. 2000 - alla ditta Testa decoratori L. 75000" (Archivio Storico Parrocchia di Venasca, "Conti della Cappella di San Carlo" e "Lavori di riparazione alla Cappella di San Carlo")
1974 (nuovi banchi arredo interno)
“nel 1974 viene dotata di sei nuovi banchi. Vi si celebra la festa di San Carlo il primo sabato di novembre” (Ponso, 2004, p. 139)
1979 (costruzione nuovo altare presbiterio)
1979 - Restauro presbitero e Altare nuovo: lastre pietra: Barra Brossasco L. 130000 - Cemento e calce ecc. L. 15000 - Muratore Viviano Bartolomeo L. 160000" (Archivio Storico Parrocchia di Venasca, "Conti della Cappella di San Carlo")
2004 (lavori di restauro navata, ingresso, altare)
2004 - Stonacatura navata (ditta muratori locali Boschero Giuseppe) € 2000 - Rasatura navata ed ingresso, tinteggiatura completa, restauro altar maggiore € 16000 - Restauro Pala dell'Altare Maggiore producente S. Carlo Borromeo (ditta Rosso Luigi di Villanovetta) € 1500 - Nuovo impianto di illuminazione (ditta Peano Paolo) € 1500" (Archivio Storico Parrocchia di Venasca, "Conti della Cappella di San Carlo")
2007 (lavori di restauro facciata e muri esterni)
“2007 - Acconto lavori di facciata e muri perimetrali (restauro con antisale, materiale antiumido, rasatura, tinteggiatura, scavo fino alle fondamenta per isolare la cappella con pannelli antiumido € 10000 - 2a ed ultima rata dei lavori di restauro della facciata e dei muri perimetrali € 20000" (Archivio Storico Parrocchia di Venasca, "Conti della Cappella di San Carlo")
Descrizione
L'edificio sorge poco prima dello storico ponte che attraversa il torrente Varaita che dà il nome all'intera vallata alpina, in una posizione esterna al centro storico di Venasca e tuttavia su una importante e storica via di comunicazione.
La cappella consta di un solo ambiente, un tempo più ridotto di dimensioni, ed in seguito ampliato con il tamponamento dei tre archi dell'atrio di ingresso e la costruzione della soprastante tribuna. Il campanile è del tipo a vela ed è costruito al centro della facciata principale.
Pianta
ingresso a Sud e presbiterio a Ovest, la pianta è di tipo rettangolare
Pavimenti e pavimentazioni
pavimentazione interna in lastre di pietra "a correre", come da tradizione costruttiva locale
Struttura
i muri sono realizzati in pietra frammista a calce, ed il campaniletto a vela in mattoni a vista, entrambe le tecniche appartengono alla tradizione costruttiva locale
Coperture
l'orditura del tetto è in legno, mentre il manto di copertura è in lose (lastre di pietra), come da tradizione costruttiva locale; la geometria del tetto è "a padiglione"
facciata principale
il portoncino di ingresso è affiancato da due finestrelle e sovrastato da un ampio finestrone polilobato; sulla sommità della facciata è impostato il campaniletto a vela
presbiterio
ospita l'altare, non ha abside né coro, è delimitato da uno scalino e da un differente tipo di volta rispetto all'aula
altare principale
quello storico è addossato al muro di fondo della chiesa, realizzato in muratura decorata a finto marmo
volte
l'aula è coperta da una calotta emisferica a sesto ribassato, mentre presbiterio e ingresso hanno una volta del tipo "a vela"
campanile
è del tipo "a vela", impostato al centro della facciata principale, copertura in lose e sovrastato da una croce metallica; è realizzato in mattoni a vista
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (anni '70 del XX secolo)
è stata demolita la sola mensa del vecchio altare, mentre se ne è mantenuta l'ancona, la cornice e il tabernacolo. Un nuovo semplice altare in pietra è stato collocato di fronte a quello vecchio, ed un ambone mobile in legno alla sinistra di chi osserva l'altare