chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Scarnafigi Saluzzo cappella sussidiaria Trinità Parrocchia di Maria Vergine Assunta Pianta; Pavimenti e pavimentazioni; Struttura; Coperture; Facciata principale; Abside; Presbiterio; Altare principale; Elementi decorativi altare - intervento strutturale (anni '70) 1239 - 1239(citazione intero bene ); 1276 - 1276(citazione intero bene ); 1438 - 1438(citazione intero bene ); 1487 - 1487(conferimento intero bene ); 1664 - 1664(descrizione intero bene); 1681 - 1681(citazione intero bene); XVIII - XVIII(curiosità intero bene); 1751 - 1751(descrizione intero bene); 1840 - 1840(interdizione intero bene); 1897 - 1897(restauro intero bene); 1966 - 1966(restauro intero bene); 1981 - 1981(restauro intero bene)
Cappella della Trinità
Tipologia e qualificazione
cappella sussidiaria
Denominazione
Cappella della Trinità <Scarnafigi>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (costruzione edificio)
Notizie Storiche
1239 (citazione intero bene )
"allorché il 15 aprile 1239 Enrico, marchese di Busca , su richiesta di Otta, badessa delle monache di San Pietro in Torino, ordina a parecchi privati di preparare la consegna delle terre appartenenti al monastero di Staffarda, nel luogo di Scarnafigi, e costoro la eseguono, vi si riscontra per le varie proprietà l'indicazione precisa della loro superficie, nonché di quella dei loro confinanti. Qui gli accenni alla chiesa della Trinità sono ripetuti." (Dao, Piccat, 1981, p 9)
1276 (citazione intero bene )
"il 22 marzo 1276 Fioretta, vedova di Oberto Buella di Scarnafigi, dona all'abazia di Staffarda alcuni beni che si trovano sul territorio di Scarnafigi. Indicandone le coerenze, è detto:" iornatas VI terre culte iacentes ubi dicitur in Gerbola; coheret eis via et hermitanio et terra sancte Trinitatis". (Dao, Piccat, 1981, p 9)
1438 (citazione intero bene )
"l'atto di ricongiungimento e di consegnamento del feudo di Scarnafigi da Corradino de Ponte al figlio Moschetto avvenuto il 10 marzo 1438 menziona per ben 2 volte, fra le varie coerenze del feudo, la via e la proprietà della Santissima Trinità". (Dao, Piccat, 1981, p 10)
1487 (conferimento intero bene )
"il 22 ottobre 1487 la chiesa della Trinità sita in territorio di Scarnafigi, viene conferita dal Vescovo di Torino a fra Pietro Morelli della religione(ordine) del Santo Sepolcro Gerosolimitano)". (Dao, Piccat, 1981, p 10)
1664 (descrizione intero bene)
"detta cappella viene pure ricordata nella visita compiuta a Scarnafigi dal vescovo Begiano il 17 - 18 ottobre 1664:" vidit aliam capellam campestrem sub titulo S.me Trinitatis cuius altare preter lapidem sacrum et bradellam eget alijs paramentis et ornamentis ad eius ornatum et missarum celebrationem sub fornice picto ceterum dicte capelle est sub tecto rudi cum muris devastatis sine pavimento". (Dao, Piccat, 1981, p 13)
1681 (citazione intero bene)
"menzione della stessa cappella viene fatta nella visita del 1681; vi si legge che il vescovo l'ha trovata "sufficienter ornatam ut in precedenti visitatione". (Dao, Piccat, 1981, p 14)
XVIII (curiosità intero bene)
"appartenne per molti secoli (fino al sec. XVIII) alla Commenda dei Cavalieri di Malta con sede presso la Madonna della Pieve di Cavallermaggiore". (Battisti, Gullino, 2008, p 46)
1751 (descrizione intero bene)
"nella relazione della visita pastorale compiuta dal vescovo Roero nel 1751 si legge:"Capella pubblica propria degli Ecc.mi S.ri Cavalieri di Malta dinominata La Trinità. Facciata a ponente chiusa con muro, porta, chiave a serratura, due finestre laterali ferrate, portico avanti coppi, il corpo della cappella a legno, l'altare a volto, quadro sul muro rappresentante l'Augustissima Triade [sic], mensa di mattoni provista sufficientemente de necessari arredi; ...". (Dao, Piccat, 1981, p 14)
1840 (interdizione intero bene)
"nel 1840 a seguito della visita pastorale di mons. Gianotti, il parroco, teol. Zmiglio, riceve la comunicazione che la cappella della Santissima Trinità, non avendo il proprietario provveduto alla pulizia, è colpita da interdetto fino alla sua ristorazione. (Dao, Piccat, 1981, p 14)
1897 (restauro intero bene)
"in occasione della visita di mons Mattia, nel 1897, il parroco di Scarnafigi, teol Vincenti, dichiara che, dopo 50 anni di interdetto, la cappella della Santissima Trinità è stata ristorata con il concorso generoso della famiglia Botto, dei fedeli del cantone e di tutta la parrocchia; ...". (Dao, Piccat, 1981, p 14)
1966 (restauro intero bene)
"nel 1966 il parroco don Lingua, ben consapevole dell'importanza della cappella sotto il profilo artistico ne promuoveva il restauro. (Dao, Piccat, 1981, p 14)
1981 (restauro intero bene)
"altri importanti lavori di recupero del prezioso documento d'arte locale sono stati promossi … nel 1981 dal Parroco don Ettore Dao". (Battisti, Gullino, 2008, p 46)
Descrizione
L'edificio si trova a nord-ovest dell'abitato di Scarnafigi. La chiesa è raggiungibile da una strada sterrata che si dirama dalla via che collega il centro abitato con Cervignasco. E' collocata su un piccolo dosso inerbito che emerge rispetto alle circostanti distese pianeggianti di terreni coltivati. A sud della cappella, a breve distanza, è presente un piccolo nucleo abitato ricavato dalla ristrutturazione di una cascina. L'ingresso conduce all'aula che termina con l'abside semicircolare.
Pianta
A schema longitudinale, di forma rettangolare con direzione est-ovest; l'aula termina con l'abside semicircolare.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione interna dell'aula e del presbiterio è realizzata in mattonelle di cotto di forma rettangolare.
Struttura
Le strutture portanti verticali dell'edificio sono costituite da muratura di mattoni. La superficie esterna sono contraddistinte dal laterizio a vista. Il tetto in coppi è sorretto da una orditura lignea.
Coperture
Il tetto dell'aula è a capanna; le due falde si raccordano in corrispondenza dell'abside. Il manto di copertura è in coppi su orditura lignea.
Facciata principale
La facciata principale è rivolta a ovest ed è caratterizzata dal laterizio a vista. L'ingresso, posto al centro, è affiancato simmetricamente da due finestre con inferriata in ferro battuto. Immediatamente al di sotto del colmo si trova una piccola campana ancorata alla parete. Conclude la facciata una piccola croce metallica posta in sommità, all'incontro delle falde.
Abside
E' a pianta semicircolare, con una copertura voltata a semicatino. Nella parete absidale si aprono tre minuscole monofore a tutto sesto.
Presbiterio
Il presbiterio è a pianta semicircolare e occupa interamente lo spazio absidale. E' delimitato posteriormente e lateralmente dalle pareti perimetrali dall'abside; verso l'aula non presenta soluzione di continuità, fatta eccezione per la pavimentazione che è rialzata di un gradino.
Altare principale
E' costituito da un basamento in muratura di mattoni lasciati a vista a sostegno di una lastra in materiale lapideo.
Elementi decorativi
L'impianto decorativo visibile all'interno della chiesa ricopre la totalità dei muri perimetrali e della volta dell'abside. Sulle pareti laterali sono ormai solo presenti delle tracce dei dipinti che sono databili al Quattrocento.
Adeguamento liturgico
altare - intervento strutturale (anni '70)
Al centro del presbiterio è stato costruito un altare per consentire al celebrante di rivolgersi di fronte all'assemblea. E' realizzato in muratura di mattoni a vista ed è provvisto di una mensa costituita da una lastra in pietra di Luserna.