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Chiesa di Maria Santissima Annunziata
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Maria Santissima Annunziata <Castelvetrano>
Altre denominazioni
Chiesa della Badia Maria SS.Annunziata
Autore (ruolo)
De Pasquale, Vincenzo (nuova edificazione)
Ambito culturale (ruolo)
tardo barocco siciliano (preesistenza)
architettura moderna (nuova edificazione)
Notizie Storiche
XIV (preesistenza intorno)
Nel 1345, in prossimità dell'attuale chiesa e dove oggi sorge un plesso scolastico, veniva completata una prima chiesa dedicata a San Gandolfo.
XVI (preesistenza intorno)
Si apprende dall'atto del 5/5/1520 del notar Baldassare Dionisio che la chiesa di San Gandolfo veniva ricostruita, in adiacenza alla preesistente ormai totalmente diroccata. Contemporaneamente venne edificato accanto alla chiesa, un monastero domenicano. Sia la chiesa che il monastero furono dedicati sia a San Gandolfo che a Maria SS. Annunziata. Il regredire del culto di San Gandolfo portò nel tempo a dedicare i due edifici religiosi solamente a Maria SS. Annunziata.
1704 - 1712 (prima edificazione intero bene)
Nel 1704, le monache domenicane che risiedevano nel convento adiacente alla chiesa, chiesero l'allora vescovo di Mazara Mons. Castelli, il consenso per avviare i lavori di una nuova chiesa. Ricevuto il consenso, diedero inizio ai lavori della nuova chiesa dedicata a Maria SS. Annunziata, che si conclusero nel 1712.
1968 (demolizione parziale intero bene)
Nel 1968, la chiesa, danneggiata dal terremoto che colpì la Valle del Belice, venne frettolosamente demolita, risparmiando soltanto il primo ordine della facciata principale di gusto barocco.
1984 - 1995 (rifacimento intero bene)
Nel 1984-85 si avvia la ricostruzione della chiesa e della casa canonica su progetto dell'architetto Vincenzo de Pasquale di Mazara del Vallo.
Descrizione
La chiesa ha una superficie di circa 550 mq con forma irregolare e presenta un doppio accesso, uno lungo la via XX Settembre ed uno monumentale che ingloba le preesistenze del primo ordine della facciata barocca. Realizzata con struttura intelaiata in calcestruzzo di cemento armato con copertura costituita da nove travi a grande luce in legno lamellare sovrastate da una tavolatura continua. Il prospetto sulla via XX settembre, di gusto moderno, è foderato con lamelloni di tufo perfettamente squadrati e presenta sette incassonature in corrispondenza di sette dei nove pilastri portanti; il bordo superiore è delimitato da una semplice cornice. La facciata monumentale su piazza Ruggero Settimo è costituita dal primo ordine del prospetto della chiesa settecentesca e presenta sei paraste poggianti sui rispettivi plinti emergenti dallo zoccolo in arenaria. Il portale di ingresso, con soprastante timpano curvo spezzato che accoglie un tondo in pietra a bassorilievo, è incorniciato da due nicchie con le statue di S. Benedetto e S. Francesco da Paola, ormai quasi del tutto distrutte. la facciata culmina con un'alta trabeazione a triglifi e metope lisce in arenaria. Internamente tra la struttura moderna fanno capolino alcune vestigia della preesistente chiesa settecentesca: l'inizio della navata e una colonna.
Pianta
irregolare
Coperture
copertura lignea con travi in legno lamellare e soprastante tavolato
Pavimenti e pavimentazioni
in lastre di marmo bicromo.
Impianto strutturale
struttura intelaiata in calcestruzzo di cemento armato e copertura lignea con travi in legno lamellare e soprastante tavolato
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (1995)
Trattasi di edificio post conciliare realizzato secondo le prescrizioni liturgiche previste dal Concilio Vaticano II. L'altere in legno presenta un bassorilievo dorato raffigurante l'ultima cena; l'ambone, anch'esso ligneo, presenta la raffigurazione dei quattro evangelisti.