chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Campiglia Marittima Massa Marittima - Piombino chiesa sussidiaria s. Antonio Parrocchia di San Lorenzo Martire Pianta; Impianto strutturale; Preesistenze; Elementi decorativi; Coperture; Elementi decorativi altare - aggiunta arredo (1970); aula - intervento strutturale (1970) 1400 - 1500(progettazione carattere generale); 1697 - 1705(progettazione carattere generale); 1700 - 1800(sopraelevazione carattere generale); 1970 - 1990(preesistenze carattere generale ); 2012 - 2014(restauro carattere generale)
Chiesa di Sant'Antonio
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di Sant'Antonio <Campiglia Marittima>
Altre denominazioni
s. Antonio
Ambito culturale (ruolo)
impianto medievale (costruzione)
Notizie Storiche
1400 - 1500 (progettazione carattere generale)
La presenza dell’edificio risulta documentata fin dal secolo XVI. La chiesa dedicata a Sant’Antonio abate fu eretta in un’area, esterna al perimetro delle mura cittadine, posta a nord rispetto al nucleo abitato di Campiglia, in corrispondenza della Porta di Sotto. L’analisi dei
paramenti murari rivela che l’edificio ha subito un processo di crescita diacronica su preesistenze edilizie medioevali. Il fianco posto ad ovest, ingloba i resti di una struttura edilizia che aveva uno sviluppo planimetrico quadrangolare. La tipologia delle monofore presenti sui fianchi dell’edificio,
caratterizzate da un profilo a sesto acuto, con ampie strombature, suggeriscono di ascrivere l’edificazione della chiesa ai secoli XIV-XV.
1697 - 1705 (progettazione carattere generale)
Una targa marmorea, ornata da eleganti girali fitomorfi, posta all’interno ricorda il contratto notarile, rogato dal fiorentino Ser Giovanni di Giuseppe de Querci da Cutigliano il 25 Agosto 1705 per prete Lorenzo donati che si impegnò a mantenerla, come aveva concordato il 25 marzo 1697 con il canonico Giovanni Ricci durante la visita pastorale. Tra il ‘700 e l’800 la chiesa fu meta delle processioni del Venerdì Santo e centro degli annuali festeggiamenti dedicati a Sant’Antonio Abate, le cui spese erano sostenute
dalla famiglia Del Mancino, che aveva il patronato della chiesa.
1700 - 1800 (sopraelevazione carattere generale)
La data presente sull’architrave del portale di ingresso (1732) permette di ascrivere al secolo XVIII, l’ultimo importante intervento di trasformazione edilizia della chiesa che determinò il rifacimento della facciata mediante crescita in altezza per sopraelevazione.
1970 - 1990 (preesistenze carattere generale )
Attorno alla seconda metà del Novecento la chiesa fu oggetto di un radicale intervento di rinnovamento. L’intervento determinò la sostituzione dell’altare originario con una mensa in travertino di gusto
neomedioevale. Furono rifatti gli intonaci interni e le pavimentazioni con sestino di cotto montato a spina di pesce. Le capriate lignee furono scatolate entro camice di legno. In facciata fu realizzata la lunetta con ghiera in laterizio e fu rimaneggiata la finestra circolare mediante il rifacimento della ghiera. Inoltre lo spazio del coro attestato in corrispondenza della parete di controfacciata fu rimodulato nella forma di disimpegno collegato all’aula centrale da tre porte in legno con specchiature. Questo spazio fu inoltre internamente foderato da lastre di legno stratificato.
2012 - 2014 (restauro carattere generale)
l'intervento di restauro ha comportato il risanamento completo esterno della chiesa, mediante asportazione delle essenze arboree radicate sulle murature, il consolidamento del paramento murario e la protezione dello stesso mediante realizzazione di intonaco a base di calce colorata e decapata ad ossido. L'intervento ha comportato il rifacimento completo della struttura di copertura mediante l'inserimento di cinque nuove capriate lignee e il ripristino dell'ordito originario a terzere. Il consolidamento del campanile a vela, l'inserimento di lattonerie in rame a protezione dei timpani presenti e il restauro della campana hanno completato il tutto.
Descrizione
Chiesa ad aula unica rettangolare, dalla forma planimetrica caratterizzata da numerosi flessi, segno di un processo di crescita edilizia per addizione cellulare. Presenza di un vano di disimpegno comunicante con l’aula centrale mediante tre porte in legno della seconda metà del secolo XX. Facciata con coronamento cuspidato a due spioventi del secolo XVIII, leggermente asimmetrica, ornata da lesene angolari e elementi di trabeazione. Portale di accesso principale in pietra arenaria calcarea recante la data 1732, sormontato da lunetta con ghiera di laterizio, entrambe della seconda metà del secolo XX. Finestra circolare posta in asse con il portale di ingresso con ghiera in mattoni della seconda metà del Novecento di colore rosato. Evidenti tracce murali di un intervento di accrescimento in altezza per sopraelevazione del fronte ascrivibile al secolo XVIII. Fianchi scanditi da otto monofore, sei delle quali del secolo XIV, di forma rettangolare oblunga coronate da arco a sesto acuto, con ampie strombature.
Paramenti murari esterni in muratura mista (pietra e mattoni) lasciati a faccia a vista. Presenza sul fianco ovest di lacerti dell’originario intonaco. Sul fianco Ovest tracce edilizie di strutture edilizie medioevali, forse appartenenti ad una struttura difensiva a torre.
Pareti interne intonacate, coloritura superficiale a calce bianca.
Altare della seconda metà del secolo XX, in pietra di travertino in forme neomedioevali.
Pavimentazione interna a sestino di cotto con posa a “spina di pesce della seconda metà del secolo XX.
Presenza sulle pareti laterali di numerose lapidi in marmo dei secoli XVI-XIX, di una acquasantiera in pietra calcarea senza incisione del secolo XVI e di una acquasantiera in pietra calcarea con incisione dei secoli XIV – XV secolo.
Copertura a capanna con due falde irregolari. Orditura lignea principale in capriate, orditura secondaria lignea, travicelli lignei, scempiato in mezzane. Le capriate lignee sono nascoste scatolari in pannelli di legno delle seconda metà del secolo XX. Manto di copertura in coppi ed embrici non originari
Infissi della seconda metà del Novecento.
Pianta
Chiesa ad aula unica rettangolare, dalla forma planimetrica caratterizzata da numerosi flessi,.segno di un processo di crescita edilizia per addizione cellulare. Presenza di un vano di disimpegno comunicante con l’aula centrale mediante tre porte in legno della seconda metà del secolo XX.
Impianto strutturale
L’edificio ha una struttura portante in muratura mista di pietra e laterizio, murata con malta di calce.
Preesistenze
L’analisi dei paramenti murari rivela che l’edificio ha subito un processo di crescita diacronica su preesistenze edilizie medioevali. Il fianco posto ad ovest, ingloba i resti di una struttura edilizia che aveva uno sviluppo planimetrico quadrangolare.
Elementi decorativi
Facciata con coronamento cuspidato a due spioventi del secolo XVIII, leggermente asimmetrica, ornata da lesene angolari e elementi di trabeazione. Portale di accesso principale in pietra arenaria calcarea recante la data 1732, sormontato da lunetta con ghiera di laterizio, entrambe della seconda
metà del secolo XX.
Coperture
Copertura a capanna con due falde irregolari. Orditura lignea principale in capriate, orditura secondaria lignea, travicelli lignei, scempiato in mezzane. Manto di copertura in coppi ed embrici non originari
Elementi decorativi
La presenza all’interno di numerose lapidi marmoree (secoli XVI-XX) dimostra la l’importanza devozionale avuta dalla chiesa nei secoli. Questa vitalità è testimoniata parimenti dalle numerose visite pastorali nei secoli XVI-XVIII.
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1970)
L’intervento della seconda metà del novencento determinò la sostituzione dell’altare originario con una mensa in travertino di gusto neomedioevale.
aula - intervento strutturale (1970)
lo spazio del coro attestato in corrispondenza della parete di controfacciata fu
rimodulato nella forma di disimpegno collegato all’aula centrale da tre porte in legno con specchiature.