Chiesa di Maria Santissima Ritornata <Lavina, Aci Bonaccorsi>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze siciliane (edificazione)
Notizie Storiche
1408 (preesistenze carattere generale)
Una colata lavica originatasi a nord del monastero benedettino di Nicolosi, dopo avere attraversato i territori di Pedara e Trecastagni, viene a fermarsi in territorio di Jaci dove si costruisce una cappelluzza.
1592 (preesistenze carattere generale)
Il primo Eremita va a stabilirsi presso la "cappelluzza" in Lavina e intraprende la costruzione della prima chiesa.
1634 (preesistenze carattere generale)
Nell'inventario antico è sottolineato che la chiesa era molto scomoda e povera.
1733 (preesistenze carattere generale)
La chiesa di Lavina è "visitata" dall'autorità diocesana e si menziona un solo altare.
1778 (preesistenze carattere generale)
In un documento si parla della "Venerabile Cappella di Santa Maria La lavina"
1804 (preesistenze carattere generale)
Un grande quadro raffigurante la S. Anna, S. Gioacchino e la piccola Maria viene portato solennemente da Aci Bonaccorsi nella chiesa di Lavina.
1838 (preesistenze carattere generale)
Viene ritrovato il quadro di Maria SS. della Lavina che era stato rubato per la seconda volta (la prima pare nel m1830). Nasce il culto ufficiale a Maria SS. Ritornata di Lavina. L'immagine raffigura la Madonna Bambina con un assai espressivo volto di Maria su lastra d'ardesia. Nel dipinto Maria sembra volgersi
come se stesse osservando qualcuno che sopraggiunge e al tempo stesso mostra il candore della sua età enfatizzato dalla leggera flessione del suo capo. Un impercettibile sorriso aleggia sulle sue labbra.
1852 (preesistenze carattere generale)
Si pensa di stabilire il cimitero accanto alla Chiesa di Lavina.
1876 (preesistenze carattere generale)
L'interno della Chiesa viene adibito a cimitero.
1903 (inizio lavori fondazioni)
Il 7 giugno del 1903 viene posta la prima pietra per la costruzione della chiesa "grande" accanto a quella "piccola" di Lavina. Il progetto, che prevedeva una chiesa a tre navate con campanile in stile medioevale, non è stato mai completato.
1932 (completamento intero bene)
Viene ultimata la "seconda versione" della chiesa "piccola" di Lavina. Ma la chiesa "grande" rimane incompleta.
1940 (completamento intero bene)
Viene concessa l'autorizzazione a completare i lavori della Chiesa.
1940 (completamento intero bene)
Viene concessa l'autorizzazione a completare i lavori della Chiesa.
2012 (restauro copertura)
A causa degli agenti atmosferici e degli eventi alluvionali dell'autunno 2011, si manifesta uno stato di degrado sulla volta del presbiterio e nell’area della calotta absidale. I tratti della volta e la calotta absidale presentano diffusi segni di umidità con derivante sviluppo di colonie di microorganismi vegetali tipici dei fenomeni di imbibizione degli intonaci.
2012 (restauro copertura)
Si è proceduto con il contributo dell'8x1000 e dei fedeli del luogo al restauro. Si è proceduto alla rimozione del manto di tegole allo smontaggio della piccola e grossa orditura del tetto. È stato ricostituito il tetto con il previo restauro delle copertine murarie perimetrali. Infine è stato costituito il nuovo manto di tegole siciliane formate a mano e cotte in fornaci lignee. Per quanto concerne la volta si è intervenuti con la rimozione dei detriti e del guano che gravano sulla stessa. Dopo questo processo di pulitura si sono consolidati i tratti ammalorati di volta finta mediante la formazione di cappa realizzata con cappa realizzata con malta strutturale fibrorinforzata con fibre di PVA sull'estradosso.
Descrizione
La chiesa Maria SS. Ritornata di Lavina è sita nel Comune di Aci Bonaccorsi. Si tratta di una chiesa più grande accostata ad una più piccola preesistente che custodisce la miracolosa immagine della Madonna, più volta trafugata e ritrovata (da qui il nome "Ritornata"). L'attuale chiesa "grande" è ad un unica navata e si conclude con l'abside. L'esterno richiama un stile medievale con una facciata a finti mattoni rossi sormontati da un rosone centrale.
Struttura
L'attuale chiesa "grande" è ad un unica navata e si conclude con un breve tratto presbiteriale ed un’abside che ospita l'altare tridentino sormontato da un grandioso crocifisso ligneo.
Prospetto principale
Il prospetto è in stile gotico medievale con finti mattoncini rossi. Al centro della porta principale vi è una finestra a modo di rosone. Il prospetto della chiesa piccola è sormontato dal quadrante dell'orologio e da una cappellina ospitante una statua in gesso della Vergine Maria.
Coperture
La copertura esterna è a coppi siciliani, mentre l'interno ha il soffitto con volta. Quest’ultima, appare come una finta volta con orditura principale e secondaria di centine lignee. Gli interspazi, sono realizzati in rete tipo “Stauss” e malta di calce idraulica mista a sabbia vulcanica.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è in marmo.
Elementi decorativi
Le pareti laterali ospitano dei bassorilievi in terracotta risalenti agli anni '80 e raffiguranti le scene della vita della Beata Vergine Maria opera dell'artista locale Adamantino
Preesistenze
La chiesetta laterale che ospita sul presbiterio la Sacra Immagine della Madonna Ritornata di Lavina è rivestita nella parte sottostante il quadro da pietra lavica.
Adeguamento liturgico
altare - intervento strutturale (1970-1980)
Mensa in marmo fissa al centro del presbiterio.
ambone - intervento strutturale (1970-1980)
In marmo fisso posto lateralmente.
presbiterio - intervento strutturale (1970-1980)
Rimozione delle balaustre e posizionamento laterale a chiusura del presbiterio.
cattedra - aggiunta arredo (1970-1980)
Realizzazione sede in legno a modello di quelle conservate nella Cappella Maggiore del Seminario Diocesano.