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Capralba
Crema
chiesa
parrocchiale
S. Andrea Apostolo e S. Zenone Vescovo
Parrocchia di Sant'Andrea Apostolo
Interni; Facciata; Struttura; Elementi decorativi; Campanile
mensa - aggiunta arredo (1990); ambone - aggiunta arredo (1990); seduta celebrante - aggiunta arredo (1990); altare - aggiunta arredo (1994)
XII - XIV(inizio carattere generale); XVI - XVIII(costruzione intero bene); XVIII - 1933(rifacimento intero bene); 1933 - 1944(nuova costruzione intero bene ); 2014 - 2015(sistemazione copertura parziale bene)
Chiesa di Sant'Andrea Apostolo e San Zenone Vescovo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Sant'Andrea Apostolo e San Zenone Vescovo <Capralba>
Altre denominazioni S. Andrea Apostolo e S. Zenone Vescovo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lombarde (costruzione)
Notizie Storiche

XII - XIV (inizio carattere generale)

Secondo lo Zavaglio ( Terre Nostre, p 104 ss.), le prime notizie di Capralba ( dal punto di vista etimologico “capo d’alveo”, capo di fonte per la presenza di molti fontanili) ci vengono fornite da documenti di carattere religioso dai quali si desume che tra il sec. XI e XII esistevano due Oratori, il più antico ( sec. IX-X) dedicato a San Zeno o Zenone, vescovo di Verona (il cui culto si può far risalire al tempo della giurisdizione del Patriarcato di Aquileia), l’altro dedicato all’Apostolo Sant’Andrea. E’ probabile che, sorgendo la chiesa vicino a un monastero benedettino, il culto di tale Apostolo sia stato introdotto proprio dai monaci Benedettini, i quali nella vicina città di Crema reggevano una chiesa dedicata a Sant’Andrea. Questa chiesa dedicata a sant’Andrea, retta anch’essa dai monaci Benedettini, assurse ben presto al ruolo di chiesa parrocchiale

XVI - XVIII (costruzione intero bene)

Dopo il 1370, anno in cui i Monaci Benedettini abbandonarono il monastero capralbese (essendo i suoi beni trasformati in commenda), le due chiese caddero in rovina. Ma, perché la memoria dei primi titolari di Capralba, S. Zenone e S. Andrea, non andasse perduta, sulla fine del sec. XIV fu eretta a occidente del villaggio una chiesa dedicata ad entrambi, molto semplice nelle linee, ma capace di contenere la popolazione.

XVIII - 1933 (rifacimento intero bene)

Nel 1580 Crema è elevata a diocesi. In osservanza delle direttive emanate dalle Visite Apostoliche dei vescovi Castelli (1579) e Regazzoni (1583), la chiesa venne ristrutturata e abbellita nelle linee classicheggianti. Documento di questo intervento è un particolare della pala dipinta dal pittore cremasco Gio Battista Botticchio nel 1647, che rappresenta sullo sfondo la chiesa di Capralba con la facciata rifatta.

1933 - 1944 (nuova costruzione intero bene )

L’ 11 ottobre 1933, risultando ormai angusta e fatiscente la vecchia chiesa (che in seguito sarà demolita) viene posta la prima pietra di una chiesa nuova, su progetto dell’ ingegner Cavallotti. La nuova costruzione in stile neo romanico è a tre navate divise da colonne, con una facciata in cotto a capanna con due salienti. E’ stata consacrata il 17 giugno 1944.

2014 - 2015 (sistemazione copertura parziale bene)

La copertura a due falde, poste su due livelli differenti è costituita da un doppio strato di coppi ( canali e coperti). Nel sopralluogo di indagine è emerso un diffuso sviluppo di muschio sulla falda bassa posta a nord che ha intasato i canali di gronda e di pluviali ed ha generato numerosi ristagni di acqua con conseguenti infiltrazioni. L'intervento proposto prevede quindi il ripasso del manto di copertura, la rimozione e pulizia dei coppi, la loro rimessa in posa, la sostituzione di quelli rotti con coppi nuovi, la sostituzione di tutti i canali e pluviali esistenti, la stesura sui solai di copertura di un prodotto isolante a protezione contro le infiltrazioni d’acqua.
Descrizione

La Chiesa parrocchiale di Capralba è stata costruita in stile neo romanico tra il 1933 e il 1944. E’ un edificio in mattoni a vista con facciata piana e concluso dalla linea curva dell’abside. Esso appare di notevoli dimensioni in quanto si affaccia su una angusta piazza quadrata di cui costituisce un intero lato.
Interni
interno a pianta basilicale, a tre navate, divise tra loro da due file di quattro grosse colonne di granito poggianti direttamente sul pavimento. La navata centrale si conclude in un ampio presbiterio sormontato da una cupola.
Facciata
facciata a capanna a due salienti; il portale centrale è sormontato da una quadrifora e i due laterali da una bifora.
Struttura
struttura verticale in muratura di mattoni pieni; struttura orizzontale della navata centrale e delle navate laterali suddivisa in quattro campate con volte a botte; catino absidale e volta delle cappelle laterali a botte.
Elementi decorativi
pareti interne, intonacate, con elementi decorativi rappresentati da mattoni a vista pieni; facciata in mattoni a vista con fasce in pietra grigia.
Campanile
di pianta quadrata, sul fianco sinistro della chiesa, in cotto, ha una cella campanaria con due bifore per lato.
Adeguamento liturgico

mensa - aggiunta arredo (1990)
Mensa di marmo giallo oro di Verona su pavimento in marmo rosso di Verona con lo stelo scolpito raffigurante l’incontro di Gesù con la Samaritana al pozzo, collocata centralmente all'area celebrativa del presbiterio. Autore: Mario Toffetti; realizzato nel 1990
ambone - aggiunta arredo (1990)
Collocato alla sinistra del presbiterio, in marmo giallo di Verona, presenta un bassorilievo raffigurante Gesù che insegna alle genti. Autore: Mario Toffetti; realizzato nel 1990.
seduta celebrante - aggiunta arredo (1990)
Si compone di tre semplici elementi delle stesse dimensioni: due sgabelli di marmo giallo di Verona, collocati ai lati di uno centrale che si distingue dagli altri per la presenza dello schienale. Autore: Mario Toffetti; realizzata nel 1990.
altare - aggiunta arredo (1994)
Ancona di marmo giallo oro di Verona, con la funzione, oltre a quella di ospitare il tabernacolo, di separare la zona presbiterale da quella absidale. Di forma piramidale, presenta diversi gruppi scultorei: nella parte inferiore un piccolo altare con la Cena di Emmaus; nella parte centrale un bassorilievo con l’Annunciazione; nella parte superiore la figura a tutto tondo di Gesù Maestro che insegna ai suoi discepoli. Autore: A. Togni; realizzato nel 1994.
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