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Sant'Angelo in Vado
Urbino - Urbania - Sant'Angelo in Vado
chiesa
sussidiaria
Cristo Sposo della Chiesa in Caresto
Parrocchia di San Michele Arcangelo
Struttura; Coperture
presbiterio - intervento strutturale (1972)
1180 - 1637(costruzione intorno); XVII - 1781(ricostruzione in altro luogo intorno); 1782 - 1945(costruzione intero bene); 1968 - 1993(restauro intero bene); 1970 - 1972 (rifacimento delle coperture intero bene)
Chiesa di Cristo Sposo della Chiesa in Caresto
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Cristo Sposo della Chiesa in Caresto <Sant'Angelo in Vado>
Altre denominazioni Eremo di Caresto
Chiesa di San Sisto in Caresto
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (costruzione)
maestranze marchigiane (ricostruzione in altro luogo)
maestranze marchigiane (ricostruzione)
maestranze marchigiane (restauro)
maestranze marchigiane (rifacimento delle coperture)
Notizie Storiche

1180 - 1637 (costruzione intorno)

Un tempo dedicata a San Sisto era parrocchia insieme a San Michele di Bacciuccaro e Sant'Andrea di Valcasula. Sorta intorno al 1180 passa alla Diocesi di Sant'Angelo in Vado nel 1636. Questa prima chiesa era situata in cima al campo di San Sisto, fuori dal castello. Nel 1637 il vescovo Onorati la visita e descrive che è senza pavimento e che quindi viene utilizzata una seconda chiesa all'interno del castello.

XVII - 1781 (ricostruzione in altro luogo intorno)

Con l'aggravarsi della stabilità statica della prima chiesa viene costruita una seconda chiesa all'interno del borgo di Caresto, dove oggi è l'orto, accanto alla casa Brandi. Nel primo quarto del XVII secolo viene già preferita alla antica parrocchiale. Nel 1781 il terremoto più volte citato demolisce la chiesa.

1782 - 1945 (costruzione intero bene)

La chiesa attuale viene edificata dopo il 1782 con i fondi elargiti da Pio VI. Questa chiesa venne poi affidata ai frati che la officiarono fino al 1968. La condizione generale dello stabile deteriora già dopo la fine della Seconda Guerra.

1968 - 1993 (restauro intero bene)

Grazie all'opera di don Piero Pasquini, che era direttore dell'oratorio maschile, la chiesa fu restaurata a partire dal 1968. Nel 1972 venne riaperta dopo un restauro dell'intero complesso di Caresto. Il 18 Giugno 1993 il Vescovo Donato Bianchi la dedicò a Gesù Cristo Sposo della Chiesa.

1970 - 1972  (rifacimento delle coperture intero bene)

Il soffitto in legno e il tetto in latero-cemento sono opere recenti, realizzate durante gli ultimi restauri eseguiti nei primi anni '70 del XX secolo.
Descrizione

Modesta per dimensioni e semplice nelle forme, la chiesa si trova in cima ad un colle, parte di un complesso architettonico che era nucleo del castello di Caresto. La facciata si apre su un vasto piazzale, ombrato da querce. I muri in pietra fanno sembrare la chiesa più antica mentre la stessa risale alla fine del Settecento. Esternamente è priva di elementi decorativi. Il semplice portale e la finestra soprastante sono sormontati da architravi in mattoni disposti a coltello. Sul lato sinistro del tetto, dove la chiesa si congiunge alla casa attigua, si eleva un modesto campanile a vela a due fornici provviste di campane. L'interno è ad aula unica, con pareti intervallate da lesene in muratura intonacata e verniciata. Due altari opposti sono inseriti sotto archi ricavati nella muratura. Sulla parete di fondo, lasciata parzialmente in pietra a vista, è una cornice in stucco che riquadra una tavola di Antonio Pio Faresin, autore pure delle icone poste nella arcata destra. Sempre a destra entro una nicchia è conservato il tabernacolo.
Struttura
L'edificio è realizzato in muratura portante, costituita per la maggior parte da conci di pietra di varie dimensioni unite con malta. Le pareti laterali sono inchiavate con tiranti in acciaio che ne stabilizzano la tenuta.
Coperture
La chiesa ha soffitto in legno, con tavoloni lasciati al naturale, sorretti da travi. Il tetto è realizzato con struttura in latero-cemento, coperto da tegole.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1972)
L'altare originale è stato rimosso ed è stato realizzato un nuovo altare con base in legno. Il tabernacolo è murato sulla parete di destra dove un tempo era addossato un secondo altare.
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