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Sant'Angelo in Vado
Urbino - Urbania - Sant'Angelo in Vado
chiesa
sussidiaria
S. Donato in Palazzi
Parrocchia di San Michele Arcangelo
Elementi decorativi; Struttura; Coperture
presbiterio - intervento strutturale (1993)
1180 - 1180(costruzione intero bene); XIV - XIV(decorazioni pittoriche intero bene); 1985 - 1989(restauro intero bene); 1994 - 1994(rifacimento delle coperture intero bene)
Chiesa di San Donato in Palazzi
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Donato in Palazzi <Sant'Angelo in Vado>
Altre denominazioni S. Donato in Palazzi
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (costruzione)
maestranze marchigiane (decorazioni pittoriche)
maestranze marchigiane (restauro )
maestranze marchigiane (rifacimento delle coperture)
Notizie Storiche

1180  (costruzione intero bene)

La Bolla pontificia di Alessandro III del 1180 istituisce il Nullius di Mercatello del Metauro, che quindi dipese direttamente dal papa. Questo privilegio favorisce la nascita di chiese e fondazioni monastiche: tra queste è nominata Cappella Sancti Donati.

XIV  (decorazioni pittoriche intero bene)

Nella prima metà del XIV secolo la chiesa viene affrescata in alcune sue parti: la recente rimozione per restauri della pala d'altare seicentesca ha permesso di scoprire per intero il dipinto sulla parete di fondo, probabilmente opera di Guido da Camerino.

1985 - 1989 (restauro intero bene)

Nella seconda metà degli anni '80 del XX secolo la chiesa è stata parzialmente restaurata dalla comunità di Caresto, unione di famiglie che ha come centro la vicina chiesa di Cristo Sposo della Chiesa.

1994  (rifacimento delle coperture intero bene)

Nel 1994 don Cristoforo Amati insieme alla Curia arcivescovile ha disposto il rifacimento delle coperture. La struttura del tetto è stata rifatta in calcestruzzo armato ed è stata eseguita la coibentazione.
Descrizione

La piccola ma importante chiesa di San Donato si trova a metà strada tra Mercatello e Sant'Angelo. Semplice edificio con muri in pietra a vista, la nobiltà deriva dal suo apparato decorativo interno, di cui già nel 1782 veniva descritto dal vescovo per la sua ricchezza. La facciata è scarna, movimentata dal portale centinato, sopra il quale è una piccola nicchia oggi occupata dalla Madonna di Loreto. Sotto il colmo del tetto è una finestra quasi quadrata con architrave in legno. Sulle pareti laterali altre due finestre per lato danno luce alla chiesa. Il campanile a vela si trova sul lato destro del tetto, dove la chiesa si attacca alla sacrestia. L'interno è a base rettangolare, senza divisioni interne. Unico diaframma tra l'aula e il presbiterio è la balaustra in legno. Sulla parete sinistra, prima dell'altare, è la nicchia che ospita il fonte battesimale, con coperchio a cuspide. Su entrambi le pareti vediamo due altari minori, con pregevoli ornati in legno intagliato e dorato, provvisti di cimasa entro timpani spezzati. Sulla parete di fondo, ai lati dell'affresco sono aperte due passaggi diretti alla sacrestia e alla canonica. Sull'ingresso insiste la cantoria in legno, con balaustra riquadrata in scomparti.
Elementi decorativi
L'opera pregevole di questa chiesa è l'affresco attribuito a Guido da Camerino, risalente al primo Trecento. Scoperto per caso, rimuovendo la pala d'altare per un restauro, si ritiene sia collegato al fiorire della scuola giottesca, attribuibile anche a maestri riminesi che dipinsero il Crocifisso di Mercatello. La Crocifissione di Cristo è al centro dell'affresco: la parte inferiore del Cristo è asportata per la presenza della nicchia che ospitava il tabernacolo. Le figure di San Giovanni Evangelista e della Madonna sono ben disegnate e i loro volti rimandano anche alle storie di San Francesco di Assisi. Ai lati sono ritratti Sant'Antonio Abate e San Donato vescovo.
Struttura
La chiesa molto antica è costruita in muratura con conci di pietra di vario taglio e tipo legati con malta. Rari innesti di mattoni riquadrano il portale e la finestra posta in alto. Lo stesso materiale è utilizzato per costruire il campanile a vela.
Coperture
L'aula è voltata a botte, con soffitto in canniccio. Tra gli altari minori e le finestre del presbiterio è realizzato un arco in muratura di sostegno. La sezione scelta ha imposta ad arco ribassato. Durante i lavori di rifacimento del tetto in calcestruzzo armato si è scelto di mantenere le travature in legno, nonostante siano scariche dal punto di vista strutturale.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1993)
L'altare addossato è stato rimosso dopo che, per motivi di restauro, la tela è stata smontata, scoprendo il bellissimo affresco di cui non si aveva conoscenza.
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