chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Mercatello sul Metauro Urbino - Urbania - Sant'Angelo in Vado chiesa confraternale S. Croce Parrocchia di Santa Veronica Giuliani Coperture; Struttura nessuno XIII - XIV(costruzione intero bene); XVI - XVII(passaggio di proprietà intero bene); 1781 - 1781(restauro intero bene); 1795 - 1850(rifacimento della facciata intero bene )
Chiesa di Santa Croce
Tipologia e qualificazione
chiesa confraternale
Denominazione
Chiesa di Santa Croce <Mercatello sul Metauro>
Altre denominazioni
Chiesa di San Sebastiano Chiesa di Santa Croce detta di San Sebastiano S. Croce
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (costruzione)
maestranze marchigiane (restauro)
maestranze marchigiane (rifacimento della facciata)
Notizie Storiche
XIII - XIV (costruzione intero bene)
Come testimoniato dalle tracce degli archi ogivali nella parete destra, la chiesa ha origini medievali. Non abbiamo date precise, ma la costruzione è compresa tra la fine del secolo XIII e la prima metà del XIV. All'interno dell'urna dipinta nel '500 da Giorgio Picchi, si conserva il corpo flessibile di Cristo Morto, realizzato in cuoio conciato risalente al '200.
XVI - XVII (passaggio di proprietà intero bene)
Nel secolo XVI la chiesa diventa sede della Confraternita della Santissima Croce. Del 1595 è la pala d'altare raffigurante il Miracolo della Vera Croce. Nel secolo XVII viene ulteriormente decorata all'interno.
1781 (restauro intero bene)
Dopo il 1781, in seguito a un rovinoso terremoto che sconvolge tutta la zona, la chiesa viene restaurata e consolidata.
1795 - 1850 (rifacimento della facciata intero bene )
Nel 1795 viene concluso il lavoro di restauro e di consolidamento: la facciata viene ridisegnata. Le porte e finestre gotiche vengono tamponate. Nel 1850 è costruito l'organo, opera di Raffaele Paoli di Campi Bisenzio.
Descrizione
La chiesa si trova in centro a poche centinaia di metri dal convento delle Clarisse, dove visse Santa Veronica Giuliani. La facciata si apre su una modesta rientranza della strada mentre sulla via di Santa Croce si aprono gli archi e le finestre originali della prima costruzione. Il portale è inserito in una cornice di pietra arenaria, con stipiti modanati. Un timpano triangolare chiude la facciata, inserendosi a sinistra nell'edificio confinante.
L'interno della chiesa si sviluppa su pianta rettangolare, con pareti scandite da lesene dotate di capitelli ionici. Sulle pareti laterali insistono due altari con tele centinate inserite in cornici di stucco. Opposta all'ingresso laterale è una porta che conduce alla sacrestia. Il presbiterio è sollevato sull'aula da un gradino. Ha pianta quadrata e ai lati presenta due panche in legno modanato con schienali decorati. Sulla parete di fondo è addossato l'altare maggiore con cornice in legno delimitata da colonne e timpano spezzato. Ai lati dell'altare, entro due nicchie con vetro, sono riposte le statue della Madonna Addolorata e di San Giovanni Evangelista. Le nicchie sono inserite in pregevoli cornici in marmo, opera di Elio Righetti da Brescia e risalenti al 1911. Sopra l'ingresso principale è la cantoria, con andamento curvilineo, sorretta da travi in legno. Al centro è installato l'organo con mostra in legno decorato da lesene e riccioli e da fregio in legno intagliato.
Coperture
La chiesa è interamente voltata a botte: la sezione ad arco è tuttavia piuttosto schiacciata. In corrispondenza degli altari laterali sono
presenti due finestre sulla base dell'imposta della volta. Questa è decorata con cornici in stucco e specchiature. Al centro della volta,
dentro un ellisse, è applicata una croce raggiata.
Struttura
L'edificio è costruito su spessi muri portanti, realizzati in pietra e mattoni, intonacati sia all'interno che fuori e verniciati. Parte
dell'edificio è addossato ad altre costruzioni limitrofe alle quali si appoggia. Parte del muro esterno destro è evidentemente fuori piombo, divaricando verso l'esterno.
Adeguamento liturgico
nessuno
La chiesa non ha subito le modifiche suggerite dal Concilio Vaticano II in materia di spazio ed arredo liturgico.