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Colbordolo
Urbino - Urbania - Sant'Angelo in Vado
chiesa
parrocchiale
San Giovanni Battista
Parrocchia di San Giovanni Battista
Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Impianto strutturale; Arredi
presbiterio - intervento strutturale (1970)
XV - XV(preesistenze intero bene); 1573 - 1573(demolizione parziale cappelle laterali); XIX - 1928(preesistenze aula ); 1920 - 1920(rifacimento interno bene); 1928 - 1928(rifacimento facciata e pavimentazione intero bene); 1970 - 1970(rifacimento presbiterio); XII-XIII - XII-XIII(costruzione intero bene)
Chiesa di San Giovanni Battista
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Giovanni Battista <Colbordolo>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (ricostruzione)
maestranze marchigiane (riconstruzione facciata e pavimentazione)
Notizie Storiche

XV  (preesistenze intero bene)

Nella documentazione relativa a lasciti ed elargizioni si fa riferimento al campanile e all'edificio in cui erano presenti l'altare maggiore, due cappelle sepolcrali a carattere gentilizio, note come cappella di S. Antonio e Cappella di "Mazanti".

1573  (demolizione parziale cappelle laterali)

Il Vescovo Tiranni nella visita pastorale si riferisce al solo altare maggiore e all'altare di S. Sebastiano.

XIX - 1928 (preesistenze aula )

Sono riscontrabili tracce di sepolture terragne all'interno dell'edificio.

1920  (rifacimento interno bene)

Restauro seguito al terremoto del 1916.

1928  (rifacimento facciata e pavimentazione intero bene)

Il Parroco Don Michele Pirazzini commissionò il rifacimento della facciata, della zona absidale della pavimentazione.

1970  (rifacimento presbiterio)

Rifacimento della pavimentazione e del relativo impianto della zona absidale.

XII-XIII  (costruzione intero bene)

Nonostante le citazioni delle fonti siano riferibili alla fine del XIII sec., si suppone una costruzione collocata nel periodo compreso tra la seconda metà del XII sec. e la prima metà del successivo.
Descrizione

La Chiesa di San Giovanni Battista a Colbordolo PU presenta uno stile neoromanico e si sviluppa secondo un impianto ad aula unica, in cui la zona absidale è soprelevata e accessibile tramite tre gradini. La copertura è di tipo ligneo con capriate principali sopra la navata e orditure secondarie che intersecano le stesse fino sopra l'altare, zona ricoperta dall'abside poligonale che nasconde il tetto ligneo a unica falda. La zona absidale costituisce l'ingresso secondario ai locali parrocchiali. Nelle pareti laterali dell'abside, ad un'altezza di circa 4 metri dal calpestio, si sviluppano arcate che costituiscono la cantoria. La facciata principale, esposta verso il centro del paese, è realizzata in mattoni rossi e finiture chiare nelle linee di gronda; essa si struttura in tre corpi, uno principale al centro e due minori laterali, a cui non corrisponde una interna suddivisione in navate. A ciascun corpo corrisponde un'apertura, bifora per la parte centrale e monofora per le laterali. Le facciate laterali intonacate hanno due finestre ben visibili e dal lato sinistro si sviluppa la casa parrocchiale, mentre dall'altro la torre campanaria, anch'essa in muratura e in stato di conservazione non ottimale; sono infatti visibili alcune fessure e i rivestimenti sono ammalorati. Il retro è stato unito ai locali parrocchiali aggiungendo un edificio in latero cemento intonacato chiaro con tetto piano, come locale per la catechesi ed eventuale ripostiglio-garage a un livello più basso del piano di ingresso della chiesa.
Pianta
Schema planimetrico ad aula unica con coperture a capriate lignee. Sono presenti due nicchie nelle pareti laterali, in corrispondenza dell'ingresso, una delle quali sede del fonte battesimale e l'altra di una scultura. Il presbiterio, rialzato rispetto al piano di calpestio, si conclude con l'abside poligonale a volta. La zona absidale presenta l'ingresso alla sacrestia e ai locali parrocchiali. Il campanile a forma rettangolare si staglia tra la navata principale e il presbiterio sul lato destro, la pianta in questo punto si allarga per inglobare all'estremità i locali della sacrestia e l'edificio moderno per la catechesi.
Coperture
Tetto a due falde sulla navata centrale, tetto a più falde giustapposte sull'area absidale con prolungamenti a ridosso del campanile e locali parrochiali retrostanti. Tetto piano su stanza catechesi.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione in rettangoli di pietra Trani posti a correre su tutta la superficie interna, riquadrata nelle giunture absidali da pietra bianca. Pavimentazione in gres chiaro su zone sacrestia e catechesi.
Impianto strutturale
Muratura portante in mattoni pieni, intonacata e tinteggiata nelle parti interne ed esterne, profili superiori esterni in mattoni posti in diagonale per mensola linea di gronda.
Arredi
La Chiesa presenta un ricco arredo di dipinti riferibili alla scuola baroccesca e zuccaresca, espressione della cultura artistica diffusa nel territorio urbinate lungo il XVI e XVII sec. In particolare si segnala nel presbiterio la tela Madonna con Bambino e i Santi Giovanni Battista e Domenico attribuita ad anonimo pittore baroccesco; la tela Madonna con Bambino e i Santi Domenico e Rocco, con Misteri del Rosario dipinta da Claudio Ridolfi nel 1605; la tela Immacolata Concezione e Santi dipinta da Giovan Giacomo Pandolfi nel 1615.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1970)
L'adeguamento liturgico ha previsto un nuovo assetto del presbiterio con la collocazione di una nuova mensa d'altare e il rifacimento della relativa pavimentazione.
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