chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Gravina in Puglia Altamura - Gravina - Acquaviva delle Fonti chiesa parrocchiale Madonna delle Grazie Parrocchia di Madonna delle Grazie Facciata; interni; Pavimenti e pavimentazioni; Pavimenti e pavimentazioni altare - aggiunta arredo (1990); cattedra - aggiunta arredo (1990); ambone - aggiunta arredo (1990) 1602 - 1602(completamento intero bene); 1652 - 1652(rifacimento intero bene); 1734 - 1950(variazione d'uso intero bene); 1951 - 1951(variazione d'uso intero bene); 1980 - 1980(restauro intero bene); 1996 - 1997(restauro facciata)
Chiesa della Madonna delle Grazie
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa della Madonna delle Grazie <Gravina in Puglia>
Altre denominazioni
Chiesa Madonna delle Grazie
Ambito culturale (ruolo)
maestranze pugliesi (costruzione)
Notizie Storiche
1602 (completamento intero bene)
S.E. Mons. Vincenzo Giustiniani, genovese, ma nativo di Chio (Egeo), vescovo di Gravina (1593-1614), eresse dalle fondamenta questo “insigne tempio” come una cattedrale, dedicandolo a “Santa Maria della Grazia” e ampliando una cappella esistente dedicata alla Madonna;
1652 (rifacimento intero bene)
Ricostruzione: Mons. Cennini abbassò la volta del presbiterio con volta di tufi, formando un arco a tutto sesto, realizzò cappelle laterali e coprì quattro medaglioni degli apostoli al fine di ricavare, tra la volta e il presbiterio, alcune stanze
1734 - 1950 (variazione d'uso intero bene)
Occupazione dalle truppe austriache e durante la seconda guerra mondiale servì da caserma alla fanteria motorizzata italiana, quindi utilizzata per custodire motociclette
1951 (variazione d'uso intero bene)
Riapertura al culto dal vescovo di Gravina Giovanni Maria Sanna che l'anno dopo la eresse in parrocchia
1980 (restauro intero bene)
Restauro a seguito del terremoto, riportando alla luce alcuni medaglioni, i capitelli dell’attuale arco di trionfo e lo stesso arco; ripristino dei muri e delle colonne laterali
1996 - 1997 (restauro facciata)
Restauro della facciata
Descrizione
L'attuale chiesa di Madonna della Grazia in Gravina nell’omonima via si presenta a navata unica con dodici cappelle laterali. La semplicità interna dà la giusta cornice di sacralità alle tele e alle statue presenti, tra cui nella seconda cappella a sinistra, la tela ottocentesca della Madonna della Grazia con ai piedi la Maddalena penitente, opera di un artista locale, Giovanni Donadio. La cappella successiva è dedicata ai caduti in guerra e ospita una statua bronzea del Cristo deposto, opera del mantovano Giuseppe Menozzi.
Facciata
La facciata si articola in due parti: nella sottostante è rappresentato un castello merlato e nella sovrastante è rappresentata un’aquila reale.
La porta centrale ha un architrave a bugnatura, a sagoma rotonda con capitelli corinzi, sull'architrave un rotolo di pietra, spiegato. Al di sopra un timpano triangolare con cornicioni spioventi, laterali, che chiudono la corsa lineare della trabeazione. Tracciando idealmente un asse dalla punta della mitra al vertice del timpano del portale, si nota una perfetta simmetria di tutta la facciata, fatta eccezione del collo dell’aquila. Le due parti in cui si articola la facciata sono perfettamente uguali.
La staticità della parte inferiore è data sia dalla figura geometrica del rettangolo, sia dal bugnato fitto delle mura del castello e delle sue torri. Completa la facciata un timpano monco triangolare in cui campeggia una mitra in tufo arricchita da pezzi di vetro variopinto, la cui punta sostituisce il vertice.
interni
La chiesa è costituita un’unica navata con dodici cappelle laterali, volte a vela, spartite da arcate lunate a tutto sesto. Ai lati di queste vi sono medaglioni in pietra degli Apostoli.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è realizzato con lastre di pietra chiara lucida
Pavimenti e pavimentazioni
La chiesa possiede una pianta tradizionale con ampia navata unica e dodici altari, (sei a destra e sei a sinistra). La zona presbiteriale è ampia, comprendendo dietro l’altare anche l’organo.
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1990)
Altare ridimensionato e rivestito in marmo
cattedra - aggiunta arredo (1990)
Sede fissa in legno che si integra con la parete dell’organo
ambone - aggiunta arredo (1990)
Ambone in pietra decorata con leggio in pietra sul lato destro del presbiterio