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Serra Dèconti
Senigallia
chiesa
parrocchiale
Santa Maria de Abbatissis
Parrocchia di Santa Maria De Abbatissis
Impianto strutturale; Coperture; Interno
presbiterio - aggiunta arredo (1970); ambone - intervento strutturale (1970)
XIII - 1252(costruzione intero bene); 1432 - 1782(passaggio di proprietà intero bene); 1827 - 1854(rifacimento intero bene ); XX - 1925(costruzione della Cappella del Beato Gherardo ala sinistra); 1960 - 1969(restauro facciata); 2000 - 2007(restauro intero bene)
Chiesa di Santa Maria de Abbatissis
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria de Abbatissis <Serra de' Conti>
Altre denominazioni Chiesa di Santa Maria Assunta
Chiesa di Santa Maria Assunta de Abbatissis
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (prima edificazione )
maestranze marchigiane (rifacimento )
maestranze marchigiane (Costruzione della Cappella del Beato Gherardo)
maestranze marchigiane (Restauro della facciata)
maestranze marchigiane (restauro)
Notizie Storiche

XIII - 1252 (costruzione intero bene)

Nella prima metà del XIII secolo fu edificato il primo nucleo della chiesa che già nel 1252 compare tra i possedimenti della Abbazia Benedittina di Santa Croce a Sassoferrato. L'abate aveva facoltà di nominare un vicario.

1432 - 1782 (passaggio di proprietà intero bene)

Fino al 1432 l'abate di Sassoferrato ebbe giurisdizione sulla chiesa. In seguito, fino al primo seicento, questa facoltà passò all'abate commendatario che risiedeva a Barbara. Nel 1782 Papa Pio VI riconobbe finalmente l'importanza della chiesa e la elevò a Collegiata.

1827 - 1854 (rifacimento intero bene )

Un radicale cambiamento nell'architettura della Chiesa avvenne tra il 1827 e 1828. Non sappiamo quanto fu costruito ex novo o restaurato: la chiesa però assunse l'aspetto odierno con l'impianto a tre navate. Già nel 1854 furono necessari alcuni lavori di restauro e furono eseguite le cappelle sulla navata destra dedicate a Cristo Risorto e al Crocifisso.

XX - 1925 (costruzione della Cappella del Beato Gherardo ala sinistra)

Negli anni '20 del secolo XX ci furono diverse proposte per costruire una cappella dove alloggiarne la salma del Beato Gherardo. Nel 1925 l'opera fu portata a termine da un impresa locale su progetto presentato dall'architetto Luigi Garlatti Venturini.

1960 - 1969 (restauro facciata)

Negli anni '60 del secolo XX fu eseguito il restauro della facciata, che purtroppo coprì l'iscrizione originale della dedicazione "Mariae Sideribus Receptae". In seguito furono eseguiti i restauri degli interni.

2000 - 2007 (restauro intero bene)

Durante gli anni che vanno dal 2000 al 2007 la chiesa fu oggetto di lavori di restauro che riguardarono diverse parti dell'edificio sia sul piano strutturale che decorativo. In questa occasione è stato restaurato l'organo originale del XIX secolo.
Descrizione

La collegiata come appare oggi è frutto dei rimaneggiamenti consistenti effettuati tra il 1827 ed il 1925 quando fu ultimato il corpo di fabbrica che ospita la cappella dedicata al Beato Gherardo. La pianta della chiesa è una croce latina, sbilanciata verso sinistra dall'annessione della suddetta cappella. Sullo stesso lato si trova il campanile coperto da cupola. L'ampia facciata si allunga orizzontalmente, perduta la verticalità con l'aggiunta delle due navate laterali. Il portale rettangolare è ben inquadrato in una mostra lapidea di marmo bianco con trabeazione lineare. I portali laterali presentano la stessa decorazione ripetuta in cotto. In asse col portale centrale si trova una finestra rettangolare con mostra in marmo bianco. Sopra i portali laterali furono invece aperti due oculi di forma ellittica. La cappella, esternamente rivestita in mattoni come il resto della chiesa, ha un abside eptagonale di rimando romanico.
Impianto strutturale
Muratura perimetrale portante posta in opera con mattoni pieni. La chiesa ha tre navate separate da tre campate di archi a tutto sesto. La struttura si appoggia ad un declivio orientato trasversalmente, creando problemi di assestamento dei muri portanti.
Coperture
La navata centrale è coperta da un tetto a due falde sostenuto dai muri e dalla travatura in legno costruita in maniera tradizionale. Le navate laterali sono coperte da una falda che appoggia internamente sui pilastri che reggono gli archi. La copertura della cappelle laterali è indipendente così come il tetto a cupola del campanile. Un tiburio ottagonale riveste esternamente la cupola sulla cappella dedicata al Beato Gherardo. Una lanterna chiude il tetto del tiburio.
Interno
L'interno della chiesa è di stampo neoclassico, con lesene e colonne terminanti in capitelli corinzi. L'abside è arricchita da un coro intagliato in legno risalente al secolo XVIII, e da una pala d'altare con l'Assunzione della Vergine del secolo XVIII di Scuola romana. Sulle navate laterali si aprono delle cappelle votive. Sulla destra da notare quelle dedicate a Cristo Risorto e al Crocifisso.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970)
L'altare originale è stato rimosso ed al suo posto è stato installato l'attuale altare mobile. Questo è costituito da un ripiano in marmo sostenuto da quattro gambe modanate in materiale lapideo scuro.
ambone - intervento strutturale (1970)
Rimozione dell'ambone originale sostituito dal presente leggio in materiale analogo ai sostegni dell'altare.
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