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Corinaldo
Senigallia
chiesa
sussidiaria
S. Apollonia vergine e martire
Parrocchia di San Pietro Apostolo
Struttura; Coperture
altare - aggiunta arredo (1974)
1090 - 1090(prime notizie intorno); 1155 - 1290(proprietà intorno); 1389 - XVI(passaggio di proprietà intero bene ); XIX - 1914(ricostruzione intero bene )
Chiesa di Sant'Apollonia
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Sant'Apollonia <Corinaldo>
Altre denominazioni S. Apollonia vergine e martire
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (costruzione)
maestranze marchigiane (ricostruzione in altro luogo)
Notizie Storiche

1090  (prime notizie intorno)

La prima menzione di una chiesa nell'attuale contrada Sant'Apollonia risale al 1090 quando viene citata una donazione per la costruzione di una chiesa dedicata alla Vergine. Questa prima chiesa viene denominata Santa Maria delle terre. La chiesa apparteneva a Santa Maria del Piano.

1155 - 1290 (proprietà intorno)

Le testimonianze sono presenti durante l'arco dei secoli. Nel 1155 e nel 1290 viene citata la chiesa per le Rationes che il parroco don Lombardo paga per questa chiesa.

1389 - XVI (passaggio di proprietà intero bene )

Nel 1389 dopo la crisi demografica che colpì l'Europa, alcune chiese rurali vennero accorpate nella proprietà di San Pietro di Corinaldo che le acquisì giuridicamente. Nel XVI Cimarelli cita la chiesa come Santa Maria degli Olmi grandi, appartenente alla parrocchia di Corinaldo.

XIX - 1914 (ricostruzione intero bene )

Nel XIX alcuni parrocchiani misero agli atti la volontà di voler costruire una nuova chiesa al posto del rudere ormai cadente. Negli stessi anni venne rinominata la chiesa dedicata a Sant'Apollonia, per la presenza di una statua che da tempo era collocata nella primitiva chiesa. Nel 1914 si procedette alla costruzione della chiesa attuale.
Descrizione

La chiesa si rifà ad un vago stile neogotico che nei primi del novecento prese piede in tutta Italia. La facciata presenta diversi caratteri che fanno pensare a questa tendenza. Il fronte principale termina con una spiccata verticalità accentuata dalle tre cuspidi in pietra che prolungano idealmente le paraste e il colmo del tetto. Un arco a tutto sesto con ghiera in mattoni posti di taglio disegna ulteriormente la facciata. Racchiusi dall'arco si trovano il rosone e il portale che termina con arco a tutto sesto. L'interno è lineare, e non riflette apertamente le caratteristiche presentate in facciata. Il soffitto è voltato con un leggero arco a sesto ribassato e le lesene sono soltanto dipinte. L'altare di marmo richiama ad un linguaggio funerario più che ecclesiastico.
Struttura
La chiesa si appoggia su una platea in cemento, costruita negli anni della prima Guerra Mondiale. I muri portanti sono rivestiti di mattoni esternamente mentre all'interno sono intonacati.
Coperture
La copertura, internamente voltata ad arco ribassato, è del tipo tradizionale con travi e correnti in legno. All'esterno è stato steso un manto di tegole.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1974)
L'altare originale è stato scomposto e ridotto in profondità. Il nuovo altare mobile in legno scolpito e modanato è stato inserito su un gradino in marmo rosso.
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