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Corinaldo
Senigallia
chiesa
sussidiaria
S. Maria del Suffragio
Parrocchia di San Pietro Apostolo
Coperture; Impianto strutturale; Interno
nessuno
XV - XVI(preesistenze intorno); XVII - 1641(costruzione intero bene); XVII - 1779(ricostruzione intero bene )
Chiesa di Santa Maria del Suffragio
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Santa Maria del Suffragio <Corinaldo>
Altre denominazioni Chiesa del Suffragio
S. Maria del Suffragio
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (costruzione)
maestranze marchigiane (rifacimento)
Notizie Storiche

XV - XVI (preesistenze intorno)

Nel secoli precedenti l'edificazione della chiesa, si trovava qui un torrione di origine tardo medievale, risalente all'epoca sforzesca.

XVII - 1641 (costruzione intero bene)

Nel XVII secolo il Capitano Orlandi donò parte della sua casa per demolirla ed edificare la chiesa che prese il posto del torrione. La chiesa finita nel dicembre del 1640 fu consacrata il 6 Gennaio 1641 dal vicario Brunori.

XVII - 1779 (ricostruzione intero bene )

Già alla fine del secolo XVII la chiesa venne demolita. La sua ricostruzione terminò nel 1779.Ci fu una seconda consacrazione e venne riposizionato il dipinto del Veronese che ancora oggi adorna la chiesa.
Descrizione

La chiesa fu edificata al posto di un torrione difensivo. La forma della pianta si può ricondurre ad un ellissoide. La facciata in stile barocco è ripartita in tre ordini. Il timpano triangolare è tripartito da due paraste che partendo dal piano terra arrivano fino in alto. L'ordine secondo è dato da tre specchiature dove al centro si trova la finestra rettangolare che poi fu resa cieca. Il primo ordine è variamente scandito da paraste e colonne a tutto tondo. Al centro il portale è inquadrato in una mostra a sbalzo sormontata da un timpano. La facciata termina lateralmente raccordandosi con gli edifici limitrofi con due pareti concave. A destra del timpano si alza un modesto campanile a vela con due fornici che termina anch'esso con un timpano. Tutta la facciata è in cotto abilmente lavorato e modanato secondo i gusti del tempo. La pianta ellittica si sviluppa ortogonalmente rispetto all'ingresso. Il diametro inferiore si sviluppa quindi tra l'ingresso e l'altare maggiore.
Coperture
La chiesa è coperta con la tecnica tradizionale del tetto sostenuto da travi lignee. La cupola ellittica non è estradossata e il volume è contenuto in una classica muratura in mattoni visibile dall'esterno delle mura urbane.
Impianto strutturale
Muratura portante messa in opera con mattoni pieni. Edificata in luogo del torrione difensivo, le fondamenta poggiano sulla scarpata naturale su cui è stato eretto il primitivo giro delle mura.
Interno
L'interno è scandito da lesene e colonne con capitelli variamente decorati, riconducibili allo stile corinzio. Il tamburo è decorato con specchiature in tonalità di grigio e lesene sotto i cui capitelli sono raffigurate delle testine di putti. La cupola è cassettonata ed è illuminata da oculi che si aprono sui quattro lati.
Adeguamento liturgico

nessuno
Gli altari presenti sono ancora quelli originali rivolti alla parete.
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