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Chiesa di San Bartolomeo Apostolo di Monterado
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di San Bartolomeo Apostolo di Monterado <Corinaldo>
Altre denominazioni
Chiesa di San Bartolo di Monterado Chiesa di San Bartolomeo di Monterado S. Bartolomeo Apostolo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (prima edificazione )
maestranze marchigiane (ricostruzione )
Notizie Storiche
1140 - 1219 (proprietà intero bene)
Chiesa edificata prima del 1140, apparteneva al monastero di San Pietro in Massa vicino a Cagli. Innocenzo II conferma al priore Berardo la proprietà su questa chiesa e di altre vicine.
Il possesso è ribadito con Bolla di Clemente III nel 1188 e da Onorio III nel 1219.
1514 (passaggio di proprietà intero bene)
Nel 1514 Papa Leone X assegna la chiesa alla proprietà diretta del Vescovo di Cagli Tommaso degli Albizzi. Per mancanza di precise indicazioni si deve credere che la chiesa di San Bartolo è proprio questa e non l'altra dedicata allo stesso santo. Infatti nel 1514 l'altra chiesa era ancora in stato di rudere dopo le distruzioni del XV secolo.
1585 (passaggio di proprietà intero bene )
Nel 1585 Papa Sisto V dona la chiesa alla erigenda Collegiata di San Medardo di Arcevia.
1949 - 2006 (ricostruzione intero bene )
Nel 1949, passata la furia della seconda Guerra Mondiale, la chiesa fu ricostruita. Nel 2006 in seguito ad una grazia ricevuta, una parrocchiana fece aprire sulla parete di fondo una trifora per meglio illuminare il presbiterio.
Descrizione
La chiesa come appare oggi è frutto di rielaborazione recente. Ricostruita a partire dal 1949 la chiesa si rifà allo stile romanico dei secoli passati. Così come in Sant'Isidoro un pronao introduce all'edificio principale. Il porticato è sorretto da pilastri realizzati in mattoni che rivestono pure l'intero fabbricato. L'ingresso è dato da un portale rettangolare con stipite lineare. Al di sopra del pronao si apre un rosone diviso in otto porzioni. La linea del tetto è sottolineata da una teoria di archetti che poggiano su peduncoli in rilievo sulla parete. Alla sinistra della chiesa si innalza il campanile che riprende le medesime decorazioni della facciata.
Coperture
La chiesa è coperta con tetto a falde che poggiano su una struttura in cemento. Questa all'interno è sostenuta da una crociera con arco ogivale rivestito di mattoni. Dei setti triangolari collegano le arcate alle falde del tetto. Due catene in metallo tengono in tensione la struttura. All'esterno la copertura è rivestita da un manto di coppi.
Impianto strutturale
La struttura è in muratura portante realizzata in maniera tradizionale.
Esternamente i muri sono rivestiti di mattoni, mentre all'interno sono intonacati. Il campanile è interamente realizzato in muratura di mattoni.
Interno
L'interno è a navata unica con una abside appena pronunciata. Le pareti sono intonacate e verniciate di bianco. L'interno è illuminato dal rosone, da due monofore con arco a sesto acuto aperte sulle pareti laterali e dalla trifora aperta di recente sopra l'abside.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1968)
Rimosso l'altare originale, la chiesa è stata dotata di un altare mobile sorretto da quattro colonne rivestite in marmo bianco. Il tabernacolo è murato e riposto nella parete a sinistra dell'altare.