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Corinaldo
Senigallia
chiesa
sussidiaria
S. Bartolomeo Apostolo
Parrocchia di San Pietro Apostolo
Coperture; Struttura
presbiterio - aggiunta arredo (1972)
XIII - XIV(costruzione intero bene); 1359 - 1389(passaggio di proprietà intero bene); 1452 - 1452(demolizione totale intero bene ); 1642 - XIX(ricostruzione intero bene ); 1934 - 1934(restauro intero bene)
Chiesa di San Bartolomeo Apostolo di Corinaldo
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Bartolomeo Apostolo di Corinaldo <Corinaldo>
Altre denominazioni Chiesa di San Bartolo
Chiesa di San Bartolomeo di Corinaldo
S. Bartolomeo Apostolo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (prima edificazione )
maestranze marchigiane (ricostruzione )
maestranze marchigiane (restauro generale)
Notizie Storiche

XIII - XIV (costruzione intero bene)

La chiesa di San Bartolo in località Fonte Ziccaro venne costruita tra la fine del Duecento e gli inizi del secolo successivo.

1359 - 1389 (passaggio di proprietà intero bene)

La chiesa è segnalata per la prima volta in un documento del 1359 e nel 1389 essa verrà consegnata dal vescovo Giovanni Faitani di Senigallia all'allora rettore della chiesa di San Pietro di Corinaldo, Pascucci di Cagli. Nemmeno questa donazione evitò alla chiesa di cadere in rovina.

1452  (demolizione totale intero bene )

L’ assegnazione di questa chiesa al rettore di San Pietro fu determinata dal grave stato di abbandono e distruzione in cui versava Corinaldo e con essa le sue chiese. Ma nonostante il passaggio sotto la nuova pieve di San Pietro la chiesa di San Bartolo cadde in rovina e nel 1452 essa era oramai distrutta.

1642 - XIX (ricostruzione intero bene )

La nuova chiesa di San Bartolo è ricordata dal Cimarelli nel suo libro stampato nel 1642 e in due documenti dei primi anni del XIX secolo. Nel secolo XIX si affermava che la chiesa spettava al comune di Corinaldo.

1934  (restauro intero bene)

Dopo alcuni minimi lavori di consolidamento, la chiesa venne riconsacrata nel 1934, come afferma una lapide commemorativa murata nella chiesa.
Descrizione

Costruita nel XIV secolo e poi rifatta nel XVII, non conserva alcuna testimonianza della sua lunga storia. La chiesa appare oggi una semplice costruzione, poco più ampia di una cappella. La facciata, più alta del resto della navata, è definita dal portale con arco a tutto sesto e da una monofora in asse, ricavata sotto il colmo del tetto. Addossato alla chiesa sulla sinistra c'è un corpo di fabbrica più basso e un campanile a vela a due fornici coperto da un timpano. L'interno è disadorno, e non presenta decorazioni particolari. Molto illuminato, presenta sei monofore ad arco oltre la prima aperta nella facciata. Due per ogni parete e due monofore aperte nella parete di fondo. Il presbiterio è rialzato sulla navata da un gradino ricoperto in marmo.
Coperture
La chiesa è coperta da un tetto prefrabbricato, sostenuto internamente da tre travi poste longitudinalmente sulla navata e da due capriate prive di puntone che sostengono le travi. All'esterno un manto di tegole ricopre il tetto.
Struttura
Muri portanti in mattoni e materiale lapideo, intonacato sia all'esterno che dentro la chiesa. Mattoni faccia a vista lasciati soltanto nell'elevazione del campanile a vela.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1972)
L'altare originale è stato asportato ed è stato posizionato il presente altare sorretto da quattro colonne in pietra bianca con ripiano in marmo. Il tabernacolo si trova su un tavolinetto realizzato con quattro colonnine che reggono un piano in pietra bianca.
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