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San Barnaba
Busca
Saluzzo
cappella
sussidiaria
San Barnaba
Parrocchia di Maria Vergine Assunta
Pianta; Pavimenti e pavimentazioni; Struttura; Coperture; Facciata principale; Altare principale; Volte; Torre campanaria; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (Anni ‘70 del XX secolo)
1629 - 1633(costruzione intero bene); 1633 - 1633(descrizione intero bene); 1640 - 1640(donazione terreno carattere generale); 1660 - 1660(cappella ruinata intero bene); 1680 - 1697(ricostruzione intero bene); 1995 - 1999(lavori di manutenzione intero bene)
Cappella di San Barnaba
Tipologia e qualificazione cappella sussidiaria
Denominazione Cappella di San Barnaba <San Barnaba, Busca>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze cuneesi (costruzione dell'edificio)
Notizie Storiche

1629 - 1633 (costruzione intero bene)

La cappella fu costruita fra il 1629 ed il 1633, con molte difficoltà a causa della peste del 1630. (Fino, 1992, p.624)

1633  (descrizione intero bene)

Nel 1633 il Vescovo visitandola constata che in essa non vi è alcun “vestigio” per cui si possa celebrare ed è “omnino deformis” cioè non conforme alle regole liturgiche. Ordina pertanto di demolirla se non dovesse essere riparata e dotata degli arredi sacri necessari. (Fino, 1992, p.624)

1640  (donazione terreno carattere generale)

Nel 1640 un ricco possidente donò alla cappella una giornata di terreno. (Fino, 1992, p.624)

1660  (cappella ruinata intero bene)

Nel 1660, secondo il Vicario Antonio Nazario, essendo la cappella “ruinata”, i frutti del terreno erano goduti dalla parrocchia. (Fino, 1992, p.624)

1680 - 1697 (ricostruzione intero bene)

Il vicario Giuseppe Celebrino precisa che il terreno è tornato della cappella in quanto questa era stata ricostruita dai massari. (Fino, 1992, p.624)

1995 - 1999 (lavori di manutenzione intero bene)

Sul finire degli anni ‘90 del XX secolo si è intervenuti con alcune opere di manutenzione: il rifacimento del tetto, degli intonaci esterni e la realizzazione di una controparete interna per cercare di risolvere forti problemi di umidità.
Descrizione

La cappella di San Barnaba si trova nella omonima frazione, prospettando sulla strada provinciale n° 188 che conduce a Tarantasca. La facciata principale, rivolta verso nord, è separata da uno spazio esiguo, pavimentato in asfalto, dalla strada provinciale. I fianchi laterali prospettano su strette vie frazionali, mentre il lato posteriore confina con una proprietà privata. Il campanile si eleva dallo spigolo posteriore sinistro, impostato sui muri perimetrali dell’aula. L’interno si sviluppa secondo uno schema molto semplice a navata unica chiusa da abside piatta. A lato dell’altare, addossato alla parete di fondo, sono presenti due aperture, quella di sinistra comunica con lo spazio retrostante, adibito a sacrestia, mentre quella di destra risulta tamponata in quanto l’ambiente retrostante è adibito a centrale termica.
Pianta
Schema longitudinale di forma rettangolare con direzione Nord (ingresso) - Sud (presbiterio), navata unica senza altari laterali. Dietro l’altare principale si accede alla piccola sacrestia e ad un vano adibito a centrale termica.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento dell’aula e della sacrestia è in cementine esagonali, fatta eccezione per la predella dell’altare che è in marmo.
Struttura
La struttura non è mai evidente in quanto interamente intonacata, ma si suppone costituita da muratura mista in pietre e laterizi.
Coperture
Tetto a due falde, orditura in legno, copertura in coppi; la sacrestia è coperta da un’unica falda sempre in coppi. Copertura della cuspide del campanile in lamiera. Lattoneria in lamiera metallica preverniciata testa di moro.
Facciata principale
La facciata principale, intonacata come tutto l’edificio, è rivolta a Nord. Il portale, una semplice apertura rettangolare, è affiancato da una finestra per lato; queste aperture hanno cornici in pietra sottile. Al centro della facciata è presente un affresco, affiancato da due dipinti di epoca recente. Sopra i dipindi, in posizione centrale, è presente un’apertura a quadrifoglio. Due lesene appena accennate incorniciano la facciata e sostengono il timpano triangolare.
Altare principale
"Posizionato contro la parete di fondo, è realizzato in muratura intonacata; presenta un tabernacolo in legno dorato ed un paliotto."
Volte
L’aula è coperta da una volta a botte lunettata, la sacrestia ha soffitto piatto.
Torre campanaria
Il campanile si eleva dallo spigolo posteriore sinistro, impostato sui muri perimetrali dell’aula, in corrispondenza del muro di divisione fra presbiterio e sacrestia. Presenta pianta quadrata e superfici intonacate, diviso in tre piani da esili cornici marcapiano. Al piano “di mezzo” è presente uno sfondato per lato in cui è collocato il quadrante dell’orologio, al piano superiore, in corrispondenza della cella campanaria, le monofore a tutto sesto.
Elementi decorativi
L’impianto decorativo, steso con tecnica a tempera, copre l’intera volta con personaggi biblici, decorazioni fitomorfe e pannellature in finto marmo. Le pareti presentano qualche riquadratura e pannellature in finto marmo in corrispondenza delle lesene.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (Anni ‘70 del XX secolo)
Si tratta di un semplice inserimento di arredo mobile per consentire al celebrante di rivolgersi di fronte all'assemblea. Di fronte al vecchio altare in muratura è stata realizzata una pedana lignea sulla quale è stato posizionato un altare in legno e metallo, mentre più avanti, sulla sinistra per chi guarda, è collocato un leggio, anch’esso in legno e metallo. La sede è costituita da semplice sedia in legno con seduta imbottita cui sono affiancati, uno per lato, due sgabelli, il tutto posizionato sul fianco sinistro, contro la parete laterale.
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