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Busca
Saluzzo
cappella
sussidiaria
San Sebastiano
Parrocchia di Maria Vergine Assunta
Pianta; Pavimenti e pavimentazioni; Struttura; Coperture; Facciata principale; Presbiterio; Volte; Torre campanaria; Preesistenze; Elementi decorativi
altare - intervento strutturale (2005)
XII - XII(preesistenze intero bene); XIII - XIII(ampliamento intero bene); XV - XV(ampliamento intero bene); 1494 - 1494(datazione affreschi); XVIII - XVIII(ampliamento intero bene); XVIII - XVIII(rifacimento pavimento); 1770 - 1770(preesistenze intero bene); 1771 - 1771(costruzione campanile); 1888 - 1888(restauro tetto); 1888 - 1888(restauro intero bene); XX - XX(lavori intero bene); 1948 - 1948(realizzazione dipinti); 2005 - 2010(restauro intero bene); 2011 - 2011(rinvenimenti affreschi)
Cappella di San Sebastiano
Tipologia e qualificazione cappella sussidiaria
Denominazione Cappella di San Sebastiano <Busca>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze cuneesi (decorazione prospetto meridionale)
maestranze cuneesi (campanile)
maestranze cuneesi (costruzione dell'edificio)
Notizie Storiche

XII  (preesistenze intero bene)

Il primo impianto tardo-romanico, costituito dalla prima “Sala” su cui si appoggia l'abside a catino semicircolare, risale probabilmente al finire del sec. XII, in essa sono presenti tracce di decorazione di sapore romanico.

XIII  (ampliamento intero bene)

La successiva fase edilizia della chiesa occupa la parte centrale del complesso, ed è ben visibile sul lato meridionale. Si notano gli archetti a dente di sega di forma rudimentale che richiamano quelli più elaborati nei segnapiano dell'antico campanile della parrocchia, risalente al secolo XIII. Il vano fu aggiunto in epoca marchionale, probabilmente durante qualche pestilenza ed ha conservato alcune caratteristiche stilistiche romanico- gotiche. Questo vano doveva essere coperto con capriate a vista. (Fino, 1992, p. 194)

XV  (ampliamento intero bene)

In tempi successivi, intorno alla prima metà del sec. XV, la cappella è stata oggetto di trasformazione edilizia con l’aggiunta di una seconda "Sala" in prosieguo della prima. Detto nuovo corpo di fabbrica é caratterizzato dall'impianto tipicamente gotico della volta a crociera che accoglie il ciclo pittorico da cui la dedicazione della Cappella. Il ciclo, risalente alla seconda metà del sec. XV, presenta un’importante valenza artistica e documentaria. Qui vengono illustrati in sette episodi la Vita ed il Martirio di S. Sebastiano, in aderenza alla narrazione latina di Jacopo da Varagine nella Legenda Aurea.

1494  (datazione affreschi)

Durante i lavori di restauro agli affreschi in corso nel mese di giugno 2016 è comparsa la data di realizzazione, 1494 (ndc). La data giunge a conferma di quanto ipotizzato nel 2008 da Massimo Bartoletti: "Potrebbero essere anche posteriori al 1490 le pur ridipinte storie del titolare nella cappella di San Sebastiano di Busca, per via dei clipei bordati di alloro contenenti i busti degli Evangelisti [...]" (Bartoletti in R. Allemano, S. Damiano e G. Galante Garrone, 2008, p. 178)

XVIII  (ampliamento intero bene)

Un terzo significativo momento di ristrutturazione ed ampliamento della Cappella è databile intorno alla fine del sec. XVIII. Questo intervento coinvolge il catino absidale con la sopraelevazione di questo per creare una piccola sacrestia collegata all'interno dell'abside con una ripida scala. Da questa sacrestia si imposta il campanile che viene innalzato sul muro perimetrale e su un arco di distribuzione di carico. Inoltre, nel corso di quest'ultima operazione, viene interessata radicalmente la facciata con la realizzazione di un portico antistante.

XVIII  (rifacimento pavimento)

Sempre a fine ‘700 è stata operata un'importante trasformazione all'interno della Cappella consistente nella sopraelevazione del piano pavimento cui si accedeva scendendo alcuni gradini. (Questa notizia, pervenuta dalla tradizione orale e confortata dalle attuali altezze di imposta delle volte, è stata confermata dal ritrovamento del pavimento originale a seguito dei lavori del 2005).

1770  (preesistenze intero bene)

Da un disegno datato 2 marzo 1770 per la realizzazione della strada verso Villafalletto, si scorge la sagoma della cappella, in cui si nota ancora l’abside originaria semicircolare.

1771  (costruzione campanile)

Un cartiglio in cima al campanile testimonia la data di costruzione. (ndc)

1888  (restauro tetto)

Si legge nell’archivio storico della città di Busca che nell’agosto 1888 vennero eseguiti dei lavori di riparazione al tetto, con sostituzione di coppi, costane e listelli.

1888  (restauro intero bene)

Nell’archivio storico della città di Busca si apprende, da una “Perizia delle opere occorrenti al riparo della cappella di S. Sebastiano” datata 12 settembre 1888, che la cappella ha subito danni al muro di mezzogiorno dovuti all’umidità causata dalle acque di irrigazione dei fondi contigui. Viene proposta la formazione di un fossato lungo il suddetto muro, lo scrostamento del muro interno e la successiva reintonacatura.

XX  (lavori intero bene)

Nel corso del ‘900 è stata eseguita una serie di interventi quali la realizzazione di un marciapiede sul lato esterno, la ripresa della facciata laterale con intonaci cementizi non traspiranti e la messa in opera di una zoccolatura in pietra sul medesimo lato (nord), che hanno contribuito a creare seri inconvenienti quali la risalita di umidità.

1948  (realizzazione dipinti)

Sulla volta della prima sala - sopra l'altare - la decorazione attuale risale al 1948 ad opera di un decoratore locale. (tradizione orale raccolta da abitanti del posto, ndc)

2005 - 2010 (restauro intero bene)

Dal 2005 al 2011 sono stati eseguiti diversi interventi di restauro: anzitutto è stato eseguito il rifacimento della copertura, il cui pessimo stato di conservazione era motivo del principale degrado degli affreschi a causa delle infiltrazioni di acqua meteorica; sono quindi state consolidate le volte che presentavano alcune lesioni passanti mediante la sovrapposizione di una calotta collaborante. Nel corso di questi primi lavori si è provveduto anche al risanamento del paramento esterno del campanile. Sul “fronte” interno alla cappella, è stata eseguita la rimozione del pavimento esistente realizzato in mattonelle di gres ceramico (realizzato negli anni ’50) e presa visione della situazione antecedente e delle tracce di fondazione affiorate all’interno della cappella a seguito degli scavi, si è decisa l’esecuzione della nuova pavimentazione con mattonelle in cotto a mano, analoghe a quelle ritrovate, mantenendo un unico piano di posa su idoneo sottofondo a vespaio aerato e con dispos

2011  (rinvenimenti affreschi)

A seguito dei lavori di consolidamento è stata effettuata una campagna di saggi stratigrafici sulle pareti e sulle volte dell’edificio, al fine di determinare la presenza di apparati decorativi nascosti. La zona absidale e le pareti di tamponamento laterale della sala con volta a crociera affrescata non hanno dato esiti positivi, mentre sono emerse parti decorate nel sottarco di facciata e nel sottarco del fianco destro della cappella. Il sottarco di facciata, più ricco di dipinti, è stato stamponato parzialmente per mettere in evidenza i dipinti rinvenuti. Per quanto riguarda i sottarchi laterali, quello nord presenta solo dei lacerti di affresco, che sono comunque stati messi in evidenza con il medesimo sistema. Il sottarco della facciata meridionale, presentando tracce di affresco più consistenti, estese a tutta larghezza, è stato aperto per un’altezza di circa 140 centimetri e successivamente tamponato con una lastra di vetro sostenuto da una cornice in acciaio sagomata ad arco in
Descrizione

L’antica Cappella di S. Sebastiano è posta al di fuori del centro abitato, sulla strada che da Busca porta a Villafalletto. Le strade dell’antica rete viaria convergevano proprio in questo punto per imboccare l’unico ponte che, anticamente, portava entro le mura. Questo fece sì che per lungo tempo la Cappella fosse punto obbligato di incontro e di controllo, luogo ideale per la riscossione di tasse e gabelle. L’edificio è posizionato parallelamente alla strada, da cui si discosta di una decina di metri, con asse ovest (ingresso) – est. Il fronte nord prospetta su uno spazio in parte pavimentato con blocchetti cementizi ed in parte a ghiaia, il fronte opposto è lasciato a verde, mentre l’abside confina con una strada vicinale ed il portico d’ingresso poggia sul muro di confine con un’altra proprietà. L’interno, molto semplice, consta di una singola aula, divisa in tre parti, secondo le successive fasi di ampliamento. Oltre l’ingresso troviamo la parte caratterizzata dall'impianto tipicamente gotico della volta a crociera: essa accoglie il ciclo pittorico relativo a S. Sebastiano (risalente alla seconda metà del sec. XV) che presenta un’importante valenza sia artistica che documentaria. In esso vengono illustrati (in sette episodi) la vita ed il martirio di S. Sebastiano, nel racconto tratto dalla Legenda Aurea di Jacopo da Varagine. Segue una seconda volta ascrivibile ai lavori settecenteschi ed infine la parte absidale, a catino semicircolare, che costituisce il nucleo del primo impianto tardo-romanico. Da una porta aprentesi su un lato dell’abside, si accede alla piccola sacrestia posta sul catino stesso e collegata all'interno dell'abside con una breve e ripida scala. Dalla sacrestia si innalza sul muro settentrionale il campanile (cartiglio con data 1771, all’ultima cornice superiore) che viene impostato sul muro perimetrale e su un piccolo arco di distribuzione del carico.
Pianta
La pianta dell’edificio è molto semplice: un’abside semicircolare attaccata ad una navata rettangolare preceduta da un portico aperto. L’abside è stata incorporata nel settecento nelle trasformazioni edilizie di ampliamento e sopraelevazione.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento dell’aula, realizzato con i lavori di restauro dell’ultimo decennio, è realizzato in mattonelle di laterizio; queste sono di forma quadrata nella parte relativa alla volta quattrocentesca e disposte a losanga, mentre nel resto della cappella sono rettangolari, disposte ortogonalmente alle pareti laterali.
Struttura
Le strutture portanti verticali sono principalmente murature in pietrame e calce o miste (pietrame e laterizi), le volte sono in laterizi così come la struttura del campanile.
Coperture
Il tetto è a capanna, con una testa di padiglione in corrispondenza del porticato d’ingresso. Le coperture sono il coppi su struttura lignea, le lattonerie in rame.
Facciata principale
La facciata principale, sotto il portico occidentale, si presenta interamente intonacata con uno zoccolo in pietra e due lesene ai lati. L’ingresso è costituito da una semplice porta con ai lati due piccole finestre. Sopra la porta è presente un affresco raffigurante il martirio di San Sebastiano.
Presbiterio
Il presbiterio ha pianta semicircolare con volta a catino, non è separato dal resto dell’aula.
Volte
Sono presenti una volta a crociera a costoloni di epoca quattrocentesca, una seconda volta a crociera settecentesca ed il catino absidale semicircolare.
Torre campanaria
Il campanile, a base quadrangolare, si erge dal muro di mezzanotte; ha struttura in muratura di mattoni lasciati faccia a vista. Presenta una scansione data dalle cornici marcapiano e da lesene poste agli angoli. Sono presenti due piccole aperture in corrispondenza dei primi due “piani” ed una apertura ad arco per latoin corrispondenza della campana.
Preesistenze
Il fianco meridionale mostra le fasi costruttive della cappella: sono presenti due contrafforti, gli archetti a dente di sega di forma rudimentale (che richiamano quelli più elaborati nei segnapiano dell’antico campanile della parrocchia), le tracce dell’arco ribassato dell’aula centrale.
Elementi decorativi
L’impianto decorativo visibile all'interno della chiesa, steso con la tecnica “a fresco”, ricopre la totalità della volta quattrocentesca. Questi affreschi, risalenti alla seconda metà del sec. XV, non sono firmati, ma sono sicuramente attribuibili ai pittori della Famiglia Biazaci da Busca (Matteo e Tomaso) che in quel tempo erano particolarmente attivi sul territorio cuneese e ligure. Il ciclo pittorico illustra, in sette episodi, la vita ed il martirio di S. Sebastiano, nel racconto tratto dalla Legenda Aurea di Jacopo da Varagine. Particolare interessante e degno di approfondimento è dato dal contenuto dei cartigli riportanti i dialoghi fra i personaggi raffigurati: non in latino ma bensì in un dialetto piemontese arcaico. La seconda volta presenta una decorazione, probabilmente a tempera, risalente alla metà del ‘900. Infine all’esterno dell’edificio, sul contrafforte di destra della facciata, è presente una “Maestà” (riquadro di circa cm. 95 x 180). L'affresco rappresenta la Madonna in trono con il Bambino la cui esecuzione è tipica dello stile tardo-gotico piemontese.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (2005)
In seguito ai lavori di restauro iniziati nel 2005 è stato realizzata una mensa in muratura con ripiano in pietra. La zona presbiteriale è posta al medesimo piano del resto dell'aula.
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