| Tipologia e qualificazione | chiesa parrocchiale |
| Denominazione | Chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo <San Chirico Raparo> |
| Altre denominazioni | Chiesa Madre Chiesa di Santi Apostoli Pietro e Paolo |
| Ambito culturale (ruolo) |
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| Notizie Storiche | XVI - XX (costruzione intero bene) La monumentale struttura attuale, riedificata dal 1814 al 1854, su preesistenze risalenti al XV secolo, ad opera dell’Arciprete don Pasquale M. Bentivenga e con il contributo economico di Ferdinando I di Borbone, su progetto dell’Architetto Nicolò Germino di Spinoso. La chiesa, ha una pianta a croce latina e l’aula liturgica si presenta a tre navate. Entrando, sulla destra, si trova un Battistero in pietra del 1559. Nelle navate laterali cinque cappelle dedicate a vari Santi e una adibita a battistero nel 1969. Nel transetto destro si trova l’altare marmoreo di Santa Sinforosa, fatto erigere nel 1910 dagli emigrati in America, con pregevole statua del Settecento e lipsanoteca contenente la reliquia del Sangue della Santa. A sinistra dell’altar maggiore, nell’abside centrale, è collocato un polittico attribuito a Simone da Firenze, dipinto intorno al 1520 e proveniente anch'esso dalla Badia di Sant'Angelo. |
| Descrizione |
La chiesa parrocchiale degli apostoli Pietro e Paolo è a croce latina con tre navate di cui quella centrale, separata dalle laterali da due ampi archi a tutto sesto, è voltata a botte unghiata, mentre le laterali sono votate a crociera con altari votivi dedicati a Santi. All'incrocio della navata con i transetti laterali si erge una cupola semisferica che delimita l'area presbiterale con l'aula. L'area absidale è semicircolare è voltata a vela.
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| Adeguamento liturgico |
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